LIU•JO Volley Carpi: A spasso nel… Tempo con Rino Astarita
Autore: Lega Volley Femminile
8 Aprile 2010

La sua storia è la storia del club di Carpi, che anche quando diventerà il club della proivincia rimarrà carpigiano nel cuore

I suoi sogni: essere battuto dai fratelli Marchi nella gara a chi è più tifoso e abbracciare tutti i tifosi al PalaPanini per un sogno che continua.

”E’ Tempo di personaggi”….si, iniziero così questa intervista, perché “Lui”, Rino Astarita, è senza dubbio “il Personaggio”, la mente, il cuore, la voce, la passione, la fantasia della pallavolo a Carpi, l’anima della LIU•JO Volley Carpi.

Rino Astarita, il Presidente, che ama cantare, anche dopo le sconfitte,
perché aiuta a scaricare le tensioni e, soprattutto. perché “squadra che non sa cantare, non sa vincere …”.

Presidente, raccontaci un po’ di te

Vi racconto un po’ di vita sportiva che inizia nel calcio a Torino negli
anni 60. Con una squadra di fuoriusciti dalla parrocchia vinciamo un torneo
pasquale allievi contro la Juventus nel 1964 per sorteggio dopo un tempo
supplementare. A quel tempo tutti i giocatori e dirigenti pagavano una quota
e la mia mamma lavava maglie e pantaloncini. Resto nel calcio fino a quanto
resto a Torino. Venuto a Carpi nel 1975 entro nel mondo della pallamano e
faccio il Presidente. Un percorso stupendo che ci porta alla serie A2
pronti al grande salto. Un grave problema fisico mi tiene in ospedale per
oltre 2 mesi e quando torno è tutto cambiato e io lascio la poltrona,
restando ancora per circa 5/6 anni da Presidente onorario (anzi sarebbe
meglio dire onerario…).

Dopo un lunga pausa di riflessione rientro poco alla volta nel mondo del
volley per aiutare, a livello di sponsorizzazioni e con pochissimo impegno,
Mondial con Allegretti – Universal maschile.

L’ingresso nel volley che conta avviene con la chiamata di Mauro Bresciani e
Guido Leporati, un mondo completamente nuovo per me.

La storia dal 2005/2006 in serie C ad oggi, è una cavalcata trionfale che ci
ha portato nella stagione 2009/2010 a disputare il campionato nazionale di
serie A2. Il futuro è sicuramente nelle mani di Dio e l’unica certezza è il
trasferimento al Palapanini di Modena, seguito ad un anno di polemiche.

Un Presidente a cui piace cantare dopo le partite, anche dopo una sconfitta,
vero? Perché questa “passione”?

Cantare e’ fare gruppo e si scaricano le tensioni.

Quest’anno per la prima volta posso dichiarare serenamente: missione fallita
per me, ma credo che la squadra lotterà fino alla fine per la promozione.

Presidente, secondo te oggi lo sport è donna?

Fuori dal mondo del calcio che fagocita tutto, sicuramente lo sport in
questo momento è donna e in modo particolare nel volley.

Perché una squadra di pallavolo femminile?

Per caso, come ho raccontato prima, quando andai a vedere la prima partita
della Universal a Ravenna per la conquista dei play off perdemmo con la
Teodora Ravenna e io invitai la nostra avversaria, che ci aveva sconfitto, a
passare una giornata a Milano Marittima al bagno dell’amico Alessandro
Castagnoli.

Fu una giornata meravigliosa e il mio modo di vivere lo sport e’ rimasto
sempre lo stesso.
Che emozioni trasmette la pallavolo femminile e in particolare la LIU•JO
Volley Carpi?

Io mi sono sempre e solo emozionato in qualsiasi sport perchè amo la mia squadra e cerco di vivere con loro un rapporto coinvolgente che porta a vincere.

Tutti per uno e uno per tutti e questo valeva anche nel mondo della
pallamano o pallavolo maschile dove si vivevano le emozioni più grandi nel dopopartita negli spogliatoi.

Lo sport al femminile naturalmente e giustamente ti priva di queste
emozioni, tranne quando festeggi una promozione e ti trascinano sotto la doccia.

Attivissimo nel tuo ruolo di Presidente, aspetti positivi e negativi di
questo ruolo?

E’ una mescola incredibile, io vivo il mio ruolo con passione e spontaneità
unica, non sono abituato a fare conti o altro.

Cos’è la cosa che ti da più soddisfazione del tuo lavoro e l’aspetto più
negativo?

L’aspetto negativo è sicuramente quello di trovare in squadra delle ragazze
che non si adattano al mio sistema e le vedi recalcitranti ad ogni
iniziativa di gruppo, il positivo è sicuramente quello di soffrire con la
squadra, pur essendo in tribuna.

A fine gara il più sudato sono sempre io.

Cosa vuol dire essere il Presidente della LIU•JO Volley Carpi?

La LIU•JO entrata come sponsor ci ha cambiato la vita. Mi sento sempre sotto
esame e, coadiuvato dal mio staff formato da Davide Astarita, Direttore
Sportivo, Augusto Sazzi, Allenatore, Davide Serafini (chiamato“stecca”),
Preparatore Atletico, che hanno un contratto a vita con la società fino a
quando io sarò Presidente, proviamo a porci degli obiettivi ambiziosi che
fino ad oggi ho l’orgoglio di dire che abbiamo sempre centrato.

Secondo te, nel mondo dello sport chi vince? Vince il più forte
economicamente, vince lo sponsor più importante?

Io sono convinto che la ricetta e’ sempre mista e ci vuole tutto: squadra,
staff tecnico, dirigenziale, presidente e sponsor.

A noi, in questo momento, non manca nulla, allargandoci a tutti gli altri
collaboratori, Lucio, Tony, Alessio, doc Gustavo, la Sportland di Reggiani e per finire le nostre veline (le cassiere), l’ufficio stampa al completo e mi
scuso con chi non è stato citato.

Perché, secondo te, lo sport femminile al giorno d’oggi, riscuote maggior
interesse rispetto a quello maschile?

Lo sport femminile io lo sto iniziando a conoscere nel volley e lo trovo
emozionante, coinvolgente, ed esaltante.

Per rendervene conto, venite una volta almeno al Palaferrari, nelle partite
importanti quando i tifosi si scaldano.

Come vedi la possibilità di giocare i play-off a Modena?

E’ stato un obbligo, non una scelta e la mia paura è quella di giocare
davanti a degli spalti vuoti.

Stiamo lanciando molte iniziative con l’obiettivo di arrivare nei play off
ad almeno 2.000 persone.

Noi cerchiamo pubblico e tifo, non incassi.

Vogliamo essere la squadra della provincia di Modena.

1) Dove può arrivare “oggi e domani”la LIU•JO Volley Carpi?

Il nostro obiettivo è sicuramente la promozione in serie A1 nei prossimi 2
anni.

Abbiamo poi il vantaggio di avere uno sponsor con due titolari che sono in
lotta con me per diventare i primi tifosi. Ti confido che sarebbe la prima
volta che sarei contentissimo di essere battuto da Vannis e Marco Marchi, ma
pensa a che podio!

Ma il Presidente Rino Astarita è prima di tutto Presidente o tifoso della
sua squadra?

C’e’ un solo ruolo che nessuno ha mai voluto o cercato di portarmi via, la
ricerca degli sponsor.

Da quando Davide ha preso in mano la gestione in toto della società vi
assicuro che Rino lavora almeno 18 – 20 ore al giorno, settimana per
settimana, a cercare degli sponsor e io mi canto da solo: non mollare mai,
come chiedo alle ragazze della mia squadra.

Se dovessi convincere qualche sponsor a far parte della “vostra realtà”
quale sarebbe il tuo migliore spot?

Semplicissimo: il vero problema è farli venire al palazzetto ad assistere ad
una nostra partita e, dopo, diventa un gioco da ragazzi.

Il ricordo più bello e più brutto della “tua carriera Pallavolositica da
Presidente”?

La vittoria nello scorso campionato con una squadra che cantava e vinceva a
ripetizione, 15 su 15 in trasferta, è un ricordo che difficilmente verrà
battuto.

La sconfitta in Coppa Italia di quest’anno, non perche abbiamo perso un
trofeo, ma perché la squadra non ha lottato.

Se potessi riassumere questo primo anno di A2?

Soddisfatto dei risultati in generale e dell’obbiettivo raggiunto,
disturbati dalle diatribe con l’Amministrazione che in qualche momento mi
hanno distratto ed allontanato dalla squadra.

Un grande ringraziamento va da parte nostra, comunque, all’assessore Carmelo
Alberto Daddese che ha fatto del suo meglio per starci vicino ed aiutarci.

Noi resteremo comunque a Carpi per il settore giovanile e per alcuni
allenamenti e gare amichevoli.

Stiamo organizzando dei bus gratuiti per portare i tifosi da Carpi a Modena.

Vogliamo intorno a noi il pubblico carpigiano che ama la squadra ed è
dispiaciuto, almeno quanto noi, per questo trasloco forzato.

Quale “in bocca al lupo” sceglieresti di fare alla tua squadra?

Un semplice “huevos” e la speranza che tutte le ragazze giochino almeno con
la metà della voglia e della volontà che io metto in tribuna ad ogni
partita.

Il PalaPanini, tempio del volley, saprà dare le emozioni e le sensazioni di
cui tutti avranno bisogno per la disputa dei play 0ff.

Sogni e progetti futuri?

Sogni e progetti sono un tutt’uno e sono gli stessi dei fratelli Marchi:
vincere prima o poi uno scudetto e portare il nome LIU•JO in Europa anche
dal punto di vista sportivo.

Quando Marco Marchi mi chiama alla sera, da torinese ricordo quando Gianni
Agnelli chiamava Boniperti. Lui lo faceva al mattino presto per
incoraggiarlo stimolarlo, consigliarlo e, perché no, magari tirargli le
orecchie amichevolmente, ma tutte le sue chiamate si chiudono con “un
abbraccio” sempre gradito e stimolante.

L’altro sogno è far felici i nostri tifosi che ci hanno accompagnato finora
in una cavalcata che dura da 5 anni e che non finirà qui, al PalaPanini,
dove li voglio tutti con noi, per provare a smentire, anticipandoli, i
nostri programmi di promozione in A1!

Non so cosa verrà pubblicato di questa intervista, comunque la conserverò e
la darò da leggere alle ragazze che resteranno a Carpi e le nuove che prima
o poi arriveranno alla corte della LIU•JO.

La mia piccola storia è la grande storia del club che è carpigiano e rimarrà
carpigiano anche quando porterà il cuore di Carpi a identificarsi con quello
della provincia di Modena.

Gino Coloni (redattore di Tempo)

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