Liu Jo Modena: domani si parte, subito protagonista il preparatore fisico Azzarà
Autore: Lega Volley Femminile
18 Agosto 2013

Vacanze finite in casa L•J Volley. Alla spicciolata atlete e componenti dello staff tecnico stanno prendendo possesso in queste ore delle proprie abitazioni, da domani si inizierà a sudare con il via della stagione fissato alle ore 16 e tra i protagonisti principali di questa fase ci sarà sicuramente il preparatore fisico Giuseppe Azzarà che, di concerto con il tecnico Chiappafreddo, ha studiato il piano di lavoro a cui sottoporre il gruppo per portarlo nelle condizioni fisiche ideali all’esordio in campionato in programma fra un paio di mesi.

Nato a Reggio Calabria nel 1974, Azzarà ha già maturato esperienze importanti ed un curriculum di tutto rispetto. Dal 1999 al 2002, infatti, ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo del volley ad alto livello proprio nella sua città nativa, nel club di A1 che a quei tempi aveva un ruolo di primissimo piano in Italia ed in Europa, per poi trasferirsi da queste parti prima a Spezzano e, successivamente, a Sassuolo e proprio al Volley Modena. Nel 2005, dopo un’ulteriore esperienza in A2 a Corridonia, la chiamata della nazionale russa con cui Azzarà ha lavorato per tre stagioni, fino al 2008, prima di tornare in un club ed in particolare alla Dinamo Mosca per una stagione. L’ultima esperienza, infine, risale al campionato 2011/12 in quel di Parma.

“Sono contento di tornare al PalaPanini perché l’ultima volta che avevo lavorato qui l’avventura si era chiusa con un po’ di amarezza – racconta il preparatore fisico della L•J Volley –. Spero, quindi, che questa stagione possa essere più dolce. Per ora sono felice di aver accettato la proposta che mi è arrivata, mi ha stimolato molto il fatto che si parli di un progetto a lungo termine ed inoltre per la mia indole è ancor più stimolante che la società abbia deciso di giocare a carte scoperte, senza nascondere i propri obiettivi”.

Entra subito nel merito di questa scelta societaria Azzarà e spiega quello che, stando così le cose, dovrà essere il suo compito: “Visti gli obiettivi posti dalla dirigenza dovrò far sì che il tecnico possa contare il più possibile sul maggior numero di giocatrici a disposizione ed inoltre dovremo lavorare perché mantengano livelli alti di performance nel tempo. Picchi di forma, chiaramente, ci saranno e qui dovrò stare particolarmente attento a farli coincidere con il periodo migliore, anche perché a questi segue un inevitabile calo che non dovrà arrivare in momenti importanti. Questo è sicuramente il compito più difficile di tutti, ma una programmazione a lungo termine e obiettivi chiari certamente aiutano”.

Il preparatore racconta poi quello che è stato il lavoro di questi mesi e quello che sarà il lavoro delle prossime settimane: “Con molte giocatrici siamo partita da una valutazione antecedente al periodo estivo e questo ci ha consentito di concordare con loro un piano di lavoro che hanno svolto liberamente in questo periodo. Domani, quindi, ci ritroveremo a partire più avanti rispetto ad un normale inizio di preparazione. Da lì, poi, avremo molto tempo a disposizione, quasi 8-9 settimane per arrivare al via del campionato e quindi ci sarà tutta la possibilità di svolgere un lavoro preventivo, impregnato sugli equilibri muscolari, nella prima parte per poi proseguire con il vero e proprio lavoro di carico e performance dalla terza o quarta settimana”.

Ci sarà anche una settimana di ritiro in quel di Sestola ad inizio settembre in cui Azzarà avrà modo di portare avanti il suo lavoro: “Per le prime tre settimane abbiamo programmato differenti lavori. Se tutto va come deve andare, nella terza settimana, e cioè quella a Sestola, inizieremo ad approcciare la parte legata alle performance con rapidità ed al salto, situazioni molto più vicine alla vera pallavolo”.

Il programma non varierà poi anche per le giocatrici che arriveranno a metà settembre, una volta concluso l’Europeo. “Anche per loro – spiega sempre Azzarà – procederemo come per le altre con una valutazione di tipo muscolare e di eventuali disequilibri per poi procedere con la normale personalizzazione del lavoro. Se in qualche giocatore rileveremo alcuni acciacchi lavoreremo per ripristinare la normalità”.

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