Liu Jo Modena: in gara 2 non riesce il colpo. Novara vince ancora 3-1
Autore: Lega Volley Femminile
13 Aprile 2014

Come in gara 1 un primo set totalmente a pannaggio della
Liu Jo Modena, poi le ospiti crescono e nel quarto set chiudono gara e serie. Finisce qui la stagione per Modena.

Risultato finale: LIU•JO MODENA – IGOR GORGONZOLA NOVARA 1-3
Durata dell’incontro: 1h 50min
Risultati parziali: 25-18, 21-25, 21-25, 17-25
Primo arbitro: Giampiero Perri – Secondo arbitro: Marco Zavater
Spettatori: 2314

CRONACA DELLA PARTITA
Primo set.
Sestetto confermato rispetto a tre giorni fa per coach Chiappafreddo che schiera Rondon in regia, Fabris opposta, Piccinini e Perinelli in posto quattro, Heyrman e Ruseva al centro con Petrachi libero.
Tutto confermato anche per Novara: Kim al palleggio, Murphy in posto due, Lombardo e Rosso in banda, Casillo e Milos al centro con Paris libero.
Avvio di studio fra le due squadre, poi la pressione a muro di Modena porta a qualche errore di troppo Novara. 7-2 per le bianconere con Lombardo e Murphy particolarmente fallose, così coach Pedullà ferma il gioco. Kim trova un muro su Piccinini, ma Fabris fa attacco ed ace per il 10-4. Grande presenza per Petrachi che conferma l’ottima gara 1 e un paio di suoi salvataggi regalano contrattacchi importanti come quello messo a segno da Perinelli per il 12-5 che porta al time out tecnico. Si torna in campo e la Liu•Jo Modena spinge ancora più sull’acceleratore difendendo ogni pallone e contrattaccando in maniera efficace. Si vola al 16-6 sul servizio in rete di Lombardo dopo che le ospiti si sono giocate il secondo stop tecnico ed anche il primo cambio con l’ingresso in posto due di Vanzurova per Murphy. L’opposta piemontese mette a terra il punto del 16-8 e Rosso quello del 17-9 che porta anche al cambio in cabina di regia con Mollers che rileva Kim. La scelta riporta sotto Novara fino al 18-12 quando coach Chiappafreddo si gioca anche il suo primo time out. Lo stop riporta subito la normalità in casa bianconera, il cambio palla torna fluido e regolare, così Novara non ha la possibilità di costruirsi possibilità di accorciare. Fabris non sbaglia un pallone, Perinelli e Piccinini stringono le maglie e per Modena c’è anche il doppio cambio con l’ingresso di Rousseaux e Prandi per Rondon e Fabris. Si arriva così alla stretta finale ed al 25-18 che porta al cambio campo firmato proprio da Fabris.

Secondo set.
Sestetti di inizio gara in campo e muri di Fabris ed Heyrman, entrambi su Rosso, per aprire il parziale. Le ospiti trovano continuità offensiva in Murphy e Lombardo, quest’ultima trova l’ace che rimette in parità il parziale sul 6-6 e si procede in grande equilibrio con le situazioni di contrattacco spesso rintuzzate dalle rispettive difese. Presenza importante a muro per Modena, ma è 11-12 al time out tecnico con la battuta in rete di Fabris. Si torna in campo e Rosso con un pallonetto in pipe trova il primo break per le ospiti poi Murphy trova anche il 13-16. Intanto coach Chiappafreddo si è rigiocato il suo doppio cambio palleggiatore-opposto, ma le ospiti trovano anche il 4 con il muro di Tokarska su Heyrman che vale il 15-19. Time out bianconero che, però, non serve a cambiare l’inerzia del parziale. Milos sbaglia un attacco piazzato a fondo campo, ma ne trova due consecutivi per il 17-23 che porta al secondo time out discrezionale per coach Chiappafreddo. Si torna in campo, Ruseva trova la fast che accorcia le distanze poi Murphy attacca out e Fabris fa 20-23. Time out anche per Novara a questo punto, poi Rosso in pipe trova l’angolo vincente che regala i quattro set point alle sue. Il primo lo auto annulla Lombardo battendo in rete, poi dall’altra parte va in battuta Paggi, rilevando Ruseva, ma il destino è il medesimo: 21-25 e gara di nuovo in parità.

Terzo set.
Novara conferma Tokarska e Mollers in sestetto e parte subito avanti sfruttando Lombardo e Murphy. 3-8 il punteggio quando coach Chiappafreddo si gioca il primo time out discrezionale del parziale. Novara difende tutto e spinge sull’acceleratore, arriva anche al 6 con l’attacco di Rosso dell’8-14 e, successivamente, con il 10-16. E’ qui, però, che arriva la grande risposta di Modena che cambia palla e manda al servizio Fabris che inizia ad impensierire la ricezione ospite. Anche in difesa si stringono i meccanismi, Petrachi e Perinelli in seconda linea diventano ancora un fattore ed il parziale è importante. 7-0, sorpasso e tutti e due i time out giocati per Pedullà. Al rientro in campo arriva Rosso a ristabilire la parità, ma le bianconere tornano a 2 sull’attacco in rete di Lombardo. La stessa schiacciatrice ricuce tutto sul 19-19 poi arriva anche il sorpasso sul 20-21 con il muro su Perinelli di Milos. Fabris attacca out il pallone del 20-22, time out per coach Chiappafreddo e si torna in campo con Mollers che batte in rete, ma il nastro è amico, costringe Modena ad un attacco difficile e Murphy punisce. Il cambio palla arriva con Rousseaux da poco entrata per Perinelli, poi Lombardo porta a tre set point e Rosso chiude sulla ricezione che torna nella metà campo ospite di Rousseaux.

Quarto set.
Piccinini e Fabris a spartirsi i palloni offensivi per il 5-1 di inizio quarto set. Dalla difesa parte l’allungo iniziale di Modena che poi deve fare i conti con Murphy. Attacco del 5-2 e poi turno di servizio importante che porta al 5-5 ed al time out subito chiamato da coach Chiappafreddo. Paggi in fast riporta avanti Modena al cambio campo e poi Tokarska, con la stessa giocata, manda out per l’8-6. Arriva subito il pareggio, anche il sorpasso per Novara, ma Modena si gioca tutto quello che ha e concretizza con Piccinini e Fabris i contrattacchi che portano al time out tecnico sul 12-10. Non riesce a mantenere i vantaggi Modena, anche perché sul punto che varrebbe il 14-12 gli arbitri vedono dentro un pallone attaccato da Novara nettamente out. Stessa cosa sull’attacco che vale il 15-18 e questo secondo episodio fa innervosire la Liu•Jo Modena che poi trova in Murphy un’avversaria immarcabile. Si chiude così 17-25 gara e stagione.

Il coach Mauro Chiappafreddo: “Abbiamo avuto un finale di stagione dove siamo riusciti a portare a casa punti solo con Busto Arsizio, abbiamo fatto tanti alti e bassi nell’ultimo periodo ed in tante partite abbiamo provato un assetto differente. Adesso abbiamo continuato in queste sfide con Petrachi libero fisso perché la ricezione a due senza Cardullo è faticosa e poi contro una squadra come Novara, che batte bene, era un rischio troppo alto. Credo che Petrachi abbia lavorato bene pur con la sua giovanissima età e Perinelli abbia dimostrato di essere un giocatore importante e futuribile. Dovevamo far meglio soprattutto a livello di continuità, stasera abbiamo sbagliato molto meno rispetto al solito ed abbiamo fatto bene in contrattacco, mentre siamo stati bassi in cambio palla. Le centrali ce le controllavano in maniera fissa, abbiamo provato a giocare più con Piccinini e Fabris in modo che le uscite fossero più contro le loro esterne poi quando siamo calate in battuta abbiamo dato strada a Novara”.

L’analisi della capitana Francesca Piccinini: “Siamo partite molto bene in fase di muro-difesa, abbiamo difeso in generale di più della prima partita, abbiamo toccato di più a muro, ma quando c’era da chiudere non siamo riusciti. Anche in battuta non abbiamo forzato tanto e loro hanno sempre avuto ricezione doppio positiva. Per quanto riguarda Novara, poi, hanno fatto la loro partita toccando tanti palloni, mentre in attacco sono una squadra che cerca molto le mani del muro. Il nostro intento era quello di tenere alta la palla per poi rigiocarla, ma come detto non siamo riuscite a chiudere quando ne abbiamo avuto la possibilità”.

Giulia Rondon analizza, invece, la sua distribuzione di gioco: “Ho giocato tanto sui laterali perché i nostri centrali in questa sfida, con palla buona, erano sempre marcati dalle avversarie. Credo sia stato giusto aprire il gioco, ma magari si poteva forzare di più qualche situazione quando la palla era un po’ più difficile perché, in quel caso, le loro centrali anticipavano più la partenza per andare a marcare i laterali. Ad ogni modo non sempre è facile e non sempre viene”.

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