Dopo aver conosciuto i calendari di A2 e in attesa del ritrovo per il raduno, la Liu-Jo Volley Carpi ha, anche, definito i numeri delle maglie, che appena pronte verranno presentate ufficialmente e in maniera, che viene annunciata come “originale”, ammicca il ds Davide Astarita, vista la loro particolarità, e non poteva essere diversamente visto il marchio di abbigliamento prestigioso che vi spiccherà in esclusiva sulla parte anteriore!
Le 12 atlete, ora definite al 100% con l’arrivo della giovane modenese Giulia Saguatti, “difenderanno” i colori carpigiani con questi numeri:
1 Lucia Bacchi 1981 181 Schiacciatrice
2 Sara Paris 1985 165 Libero
3 Giada Marchioron 1987 181 Opposto
4 Alessandra Guatelli 1983 178 Opposto
5 Saara Esko 1980 178 Schiacciatrice
7 Francesca Giogoli 1983 175 Palleggiatrice
8 Giulia Saguatti 1991 175 Schiacciatrice
9 Monica Davolio 1975 175 Libero
11 Elisa Magnani 1987 181 Centrale
12 Maria Pia Romanò 1976 184 Centrale
13 Valentina Sghedoni 1989 173 Palleggiatrice
14 Daria Parenti 1977 185 Centrale
Ma la Liu-Jo Volley Carpi non è solo prima squadra, fondamentale, ovviamente, per il traino del movimento ma anche stimolo all’emulazione da parte di tante giovanissime pallavoliste e aspiranti pallavoliste del territorio.
Anche gli ultimi acquisti della prima squadra, infatti, e cioè Saguatti, Magnani, Sghedoni, che sono giovani ma anche del territorio, dimostrano l’interesse della società sportiva a mettere profonde radici nel modenese e anche l’intenzione di segnare la strada per le giovani del vivaio.
“Abbiamo un vivaio che sta crescendo, – dice il presidente Rino Astarita – forte anche della collaborazione che portiamo avanti ormai per il terzo anno consecutivo con l’altra società di Carpi, La Mondial Quartirolo. Insieme riusciamo a gestire meglio tutte le squadre, con l’obiettivo di avere 2 squadre per ogni fascia di età e di conciliare l’aspetto agonistico che quello promozionale”.
Il ds Davide Astarita rafforza il concetto: “Credo sia importante che tutte queste giovani (che affollano anche il nostro palazzetto dello sport) vedano che in prima squadra c’è spazio per giovani del territorio. Vorremmo che si creasse in loro la consapevolezza che presto qualcuna di loro farà parte della serie A, anche perche non è un obbiettivo irraggiungibile. Come dirigenza stiamo lavorando per assicurare costanza nel lavoro e anche qualità, in funzione della serie A o di serie comunque di livello nazionale”.
Ma avere un settore giovanile valido comporta strutture organizzative e logistiche oltre ad adeguate risorse umane ed economiche. E Rino Astarita, il presidente della Liu-Jo Volley Carpi, da buon imprenditore locale sottolinea questi aspetti: “Gli investimenti del nostro club non sono indirizzati esclusivamente al vertice della nostra piramide, ma anche alla base. Per questo nella nostra palestra del liceo, grazie all’Amministrazione locale, l’anno scorso è stato posato un nuovo fondo in parquet per permettere alle giovani di allenarsi in una palestra migliore che le tuteli anche dal punto di vista fisico. Sarebbe un vanto sia per la società che per la città portare in prima squadra, ai massimi livelli della pallavolo italiana, un’atleta cresciuta nel vivaio. Poi, se riusciremo a dare costanza al nostro lavoro di ‘produzione’ di atlete per la nostra prima squadra e per squadre, magari del territorio, di buon livello, potremmo anche godere di un qualche recupero degli investimenti, di un possibile abbassamento dei costi per le atlete locali traghettate in prima squadra e di un rapporto di migliore con i club a cui dovessimo appoggiare ragazze da noi formate. Ma la cosa che mi entusiasma di più nel settore giovanile è creare un seguito importante per la prima squadra”.
E su questo non può non essere d’accordo il ds Davide Astarita: “La mia soddisfazione maggiore è vedere le nostre ‘bimbe’ tifare per le loro beniamine che hanno spesso occasione di incrociare nella palestre di allenamento. E’ per questo che come società proponiamo spesso iniziative aggreganti delle giovanili alla prima squadra, soprattutto in occasione delle trasferte dove non tutti avrebbero la possibilità di seguirci. Ripensando agli ultimi anni, in molti ricorderanno le trasferte di Busnago e Santa Croce. Oltre 100 tifosi con la squadra. Queste sono le grandi soddisfazioni di chi lavora dietro le quinte”.