Tie break indigesto per la Magic Pack Cremona che sul campo del Marche Metalli Castelfidardo perde la sua quinta partita consecutiva, la terza al quinto set. Una Magic che fatica a fare risultato e paga un inizio anno da dimenticare; i play off, vicini fino a poche settimane fa, ora si allontanano preoccupantemente e bisogna subito cambiare rotta per ritrovare gioco e morale.
A Castelfidardo si è visto sicuramente qualcosa in più rispetto alle ultime uscite e da sottolineare c’è il grande carattere dell’Esperia che recupera i primi due set persi, stravince il terzo, soffre nel quarto ma sul più bello si vede sfuggire una vittoria che manca da troppo tempo. Si rivede anche un buon gioco al centro con Stufi best scorer e alle sue spalle la solita capitan Bacchi; da segnalare anche la buona prestazione di Caterina Fanzini già convincente nella sconfitta, sempre al tie break, di domenica scorsa contro Urbino.
Da rivedere, senza dubbio, i fondamentali della battuta e della ricezione, vera chiave di lettura della partita. “La nostra sconfitta è più di carattere tecnico che mentale – commenta Stefano Micoli – abbiamo ricevuto con una percentuale troppo bassa e, dall’altro canto, non siamo mai riusciti a mettere in difficoltà le avversarie che così hanno potuto contrattaccare senza troppi problemi. La dimostrazione è tutta nella fase finale del quinto set: gli ultimi due punti di Castelfidardo sono due errori nostri al servizio”.
Rimane comunque la buona reazione quando la squadra si è trovata sotto 2-0. “Senza dubbio. L’inserimento di Fanzini ci ha dato qualcosa in più in ricezione e tutta la squadra ne ha giovato. Abbiamo giocato un ottimo terzo set”.
Dopo cinque sconfitte consecutive e tre soli punti, qual’è il tuo pensiero? “Questo è un campionato difficilissimo senza gare scontate o facili; quando a fine 2007 abbiamo raccolto quattro vittorie consecutive avevo detto di non montarsi la testa perchè in un campionato così basta poco per perdere terreno. Ora dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare sodo per correggere quegli errori che nell’ultimo mese ci sono costati cari”.