Da un’impresa all’altra, ma stavolta quello della
Marche Metalli è un capolavoro. Per costanza, per dedizione e sacrificio alla difesa, per eccellenza tecnica, per intelligenza nel leggere il match. Dopo Rivergaro, si arrende anche Arzano ad una Marche Metalli che dopo tanto rincorrere aggancia la zona salvezza. Castelfidardo rilancia e lo fa con una seconda linea a prova di mortaio ed un attacco di grande sostanza. Arzano si ritrova senza muro (solo 5, nessuno tra secondo e terzo set) e paga dazio. La Marche Metalli è brava ad archiviare in fretta il primo set: pronti, via e 5-0 con Luciani e Negrini che firmano l’ulteriore 6-1 con cui Castelifdardo prende il volo. Sul palcoscenico sale
Sorokaite (quattro punti in fila e 20-14), la Marche Metalli raccoglie applausi e secondo set (25-19). Savostianova difende e attacca (5-3), la Marche Metalli allunga a 8 (15-7), ma Arzano è lì (16-12). E’ il momento più difficile: Savostianova mura Cella (24-21), poi Negrini scaccia la paura. L’equilibrio (8-8) del quarto set è spezzato da Castelfidardo con il servizio (cinque ace e 18-15). Arzano non muore mai: va in testa (22-24) ma Quaranta non chiude (24-24). Luciani è una furia, il muro di Sorokaite completa il capolavoro.