Non è più una sorpresa, non potrebbe esserlo. La
Marche Metalli che riprende la sua corsa dopo la frenata di Aragona, continua a mostrare di essere perfettamente entrata nei meccanismi di una serie A2 a cui non mancano nomi eccellenti e discreti talenti. Anche contro Busto Arsizio (piegata in tre set) la squadra di Capriotti si mostra subito decisa e libera di esprimere una pallavolo lineare ed efficace. Larsen, Pepe, Alessandrini e Marcekova sostengono le idee di Chiappa, la formazione di Capriotti si invola, potendo anche sfruttare gli errori della Dimeglio (8 solo nel primo set): 8-6, , 14-11, 16-12. Ma la ricezione che scricchiola è un invito per Vindevoghel e Bacchi, capaci di ricucire lo strappo e di mettere la freccia (22-24), complici anche due errori della Larsen. Capriotti chiama time out, la Pepe suona la carica, Giannotti alza la saracinesca su Vindevoghel, Larsen trova il campo e il gioco è fatto. Il set vinto è una scarica di adrenalina addosso ad una squadra che dimostra di scoppiare di salute. Al 3-0 iniziale delle lombarde nel secondo set, Castelfidardo risponde con uno spettacolare e vigoroso break di 10-0, con Pepe e Alessandrini immarcabili. La Vindevoghel predica nel deserto, la Kiss (al debutto) dà timidissimi segnali, Volpicella si agita senza pace e per la Marche Metalli è quasi fin troppo semplice giungere al traguardo del secondo parziale a braccia alzate (25-11). La Dimeglio fa ricorso all’orgoglio nel terzo set: va avanti (8-10), si blocca (13-10), ma resta aggrappata al match con due muri di Calloni (16-15). Volpicella rischia anche Frontini e Ballardini. Dal servizio le gialloblu di casa trovano ancora risorse importanti:
Larsen prende la mira, fa tre ace e Castelfidardo s’invola (21-16). Alla Dimeglio non basta farsi viva con Kiss (21-20) prima e Bacchi poi (24-23), la Marche Metalli sigilla il 3-0 con Marcekova.