Da Lodi è tornata una Marche Metalli più determinata e consapevole dei propri mezzi. Tra le pieghe di una sconfitta, solo apparentemente senza alibi, si nasconde un paradosso che serve da conforto alla fredda lettura dei numeri (zero punti nelle ultime tre gare esterne). Anche perché dietro lo 0-3 contro la Mariani si nasconde “la recriminazione per un’altra trasferta maledetta”. Nell’analisi di Daniele Capriotti, allenatore della Marche Metalli, c’è la convinzione che “abbiamo capito di poter essere all’altezza di qualunque squadra di questa serie A2. Ci siamo guardati negli occhi e ce lo siamo detti al termine del confronto di Lodi. E’ vero, abbiamo perso 3-0, ma se quella partita la rigiocassimo non andrebbe a finire così”. Il nostro demerito è stato quello di partire un po’ con il freno a mano tirato, abbiamo aspettato di capire quanto e se erano veramente forti. Eppure ce la siamo giocata, sbagliando il contrattattacco del 24 pari nel secondo set e la battuta sul 23-24 del terzo parziale. Abbiamo sofferto una squadra molto alta, ma abbiamo anche offerto una bella prova a muro e in difesa, forse la più bella in questo campionato”. Solo pochi scampoli di match per Eleonora Chiappa: il dolore alla caviglia non è ancora svanito del tutto, ma è già incoraggiante averla rivista in campo. La Marche Metalli riprenderà la preparazione mercoledì con una doppia seduta di allenamento, in vista del match casalingo di domenica prossima contro il Rivergaro.