I giorni delle consultazioni sono terminati. La
Marche Metalli rompe gli indugi ed affida la guida tecnica della squadra per il secondo episodio della sua storia in A2 a François Salvagni, bolognese, 33 anni a novembre. La strada che inizialmente pareva portare a Valter Matassoli si è interrotta per impedimenti personali del tecnico osimano, che resta tuttavia prezioso responsabile del Progetto Leone. L’ipotesi Salvagni, nome gettonatissimo in piazzale Olimpia, ha preso corpo fino alla stretta di mano definitiva di lunedì sera. Un allenatore giovane, come lo sono i suoi predecessori sulla panchina della Marche Metalli, in nome di una continuità che a Castelfidardo è sinonimo di voglia di programmazione: oggi la base per costruire domani in altezza. “Ho trovato una società che cerca di lavorare come piace a me – ammette il nuovo allenatore gialloblu – e questo è stato un ottimo incentivo per accettare l’offerta della New Team Volley. Fermo restano che l’esperienza di Imola si era ormai conclusa e sarei venuto via in ogni caso”. Anche perché le richieste avevano riempito l’ultimo mese di François Salvagni. La Marche Metalli ha bruciato, su tutte, la concorrenza di Firenze e Sassuolo. La ruota si è fermata a Castelfidardo e la cosa lo ha fatto felice due volte: l’11 luglio porterà all’altare Paola Gialletti, jesina e libero della Fornarina Civitanova. “Ma non sono qui perché vengo ad abitare nelle Marche. Quella che va ad iniziare è per me una stagione importantissima, dire che sono motivato è poco”. Alle spalle due anni da head coach sulla panchina di Imola. Esperienza in agrodolce: dalla semifinale play-off contro Pesaro del 2003 alla retrocessione nell’ultimo campionato con una squadra senza troppo peso specifico tecnico. “Nonostante il risultato finale è stata una bella esperienza, perché abbiamo trovato la forza per far bene fino in fondo. Abbiamo fatto esordire un ’88 (Torelli, ndr.) e senza l’infortunio di Lipicer (alla vigilia della trasferta a Castelfidardo, ndr.) avremmo potuto giocarci la salvezza fino in fondo”. Una stagione difficile, con tanto di trasferta a Matera in treno auto-tassata, e ora il desiderio di guardare l’orizzonte con maggiore serenità. “Confermarsi è sempre difficile, ma la Marche Metalli ha già buone basi. La mia squadra ideale? Ricezione e difesa, esperienza e talento”. Il resto lo farà il lavoro. E’ già iniziato il domani.