Cento volte
Barbara Campanari. Cento volte con la maglia della
Marche Metalli HiK addosso in gare ufficiali. Una seconda pelle. Sotto il traguardo la centrale di Frosinone, terza stagione consecutiva a Castelfidardo, è passata domenica scorsa, a Pavia, portandosi dietro gli straordinari numeri di una carriera in crescendo: 100 partite (84 in A2, 16 in Coppa Italia), 1292 punti realizzati (1093 in campionato), decimo posto nella graduatoria delle migliori marcatrici dell’A2 2006/07 con 357 punti (con 83 muri vincenti e ben 21 volte su 23 in doppia cifra), in assoluto la centrale più prolifica del torneo. Nel “club dei 100” di Castelfidardo, a farle compagnia Claudia Mazzoni (164 presenze) e Chiara Negrini (132). Arrivata alla soglia delle 250 presenze in serie A (tra A1, A2 e Coppa Italia), quello della Marche Metalli HiK è un capitolo importante della vita di Barbara Campanari. “Sono contenta di aver tagliato questo traguardo, perché non mi era mai successo di giocare così tante partite in un club. E questo fa capire quanto questa società stia segnando un periodo così importante della mia carriera”. Non poteva esserci modo migliore per brindare alle cento presenze in gialloblu: la vittoria colta a Pavia, su un campo che sembrava proibitivo, con il contributo di 17 punti. “Abbiamo giocato al massimo, senza mai mollare e siamo riusciti ad ottenere un risultato importante. Sono convinta che questa vittoria ci aiuterà tanto. Se continuiamo a giocare così possiamo anche puntare ai play off. Anche se, in questo momento, è giusto pensare ad ogni singola gara, senza fare troppe tabelle di marcia. I conti li faremo alla fine”. Barbara Campanari sta vivendo un’altra straordinaria stagione. “Anche se per me l’ultima stagione è stata magica: sono più portata a ragionare a livello di squadra che personalmente. E aver raggiunto i play off è stata una grande emozione. Ho sempre in testa le immagini di quelle tre gare della semifinale, dove ho veramente dato tutto. Quale di queste cento partite vorrei rigiocare? Facile: gara tre dei play off ad Altamura dello scorso anno. Quella partita poteva cambiare la mia storia e quella di Castelfidardo. Darei qualsiasi cosa per giocarla nuovamente, anche perché non meritavamo di perdere”.