Marche Metalli HiK Castelfidardo: semplicemente dirompenti
Autore: Lega Volley Femminile
30 Aprile 2007

Un tornado, che inizia piano, cresce e finisce per travolgere. Dirompente, come questa Marche Metalli HiK che raccoglie la sesta vittoria nelle ultime sette gare e si porta ad un punto dalla zona play off. L’Original Marines Arzano non coglie l’attimo e resta stordito dalla forza di una squadra che attacca con il 50% (contro il 35%), riceve con il 94% (contro il 77%) e mette a terra il doppio dei muri (12 contro 6). Ma soprattutto la squadra di Moretti gioca bene, con Swiderek ispirata e quattro giocatrici in doppia cifra. Dall’altra parte non basta Nagy (45% in attacco): Marlijukic si spegne strada facendo (chiude con il 36% in attacco dopo il 71% e 7 punti del primo set), Roani va a corrente alternata, l’apporto in attacco delle due centrali è nullo (0/10 per Romanò, 1/5 per Palazzini). Al contrario di una Marche Metalli HiK che al centro trova punti importanti da Giannotti, oltre che dalla solita incontenibile Campanari (67% in attacco e 5 muri). Arzano parte meglio, attacca con il 52% nel primo set (bene Nagy e soprattutto Marlijukic), ma dal 7-14 Castelfidardo piazza un parziale di 5-0 (12-14) che cambia volto al match. Kelly ha buon cambio palla (16-17), Romanò trova a muro l’unico punto della sua partita (21-23). Negrini impatta (23-23), Roani è la più lesta sottorete (23-24), Giannotti annulla. In cattedra sale Negrini: palla sulla linea e mani out: 26-24 e 1-0 Castelfidardo. Marlijukic fa perdere le sue tracce ad inizio secondo set (1-3), il peso dell’attacco dell’Original Marines è su Nagy, ma è sull’intesa tra Swiderek e Negrini che la Marche Metalli HiK allunga (da 14-14 a 19-14 con muro di Fratoni). Per una squadra che attacca con quasi il 60% basta il cambio palla: Campanari e Kelly eseguono ed è 2-0. Castelfidardo è lanciata: pronti, via e 5-0 all’alba del terzo set. Campanari non fa passare più nessuno (3 muri e 8-4) e l’ace di Swiderek consegna il 6 (14-8). Stanga si alterna in regìa con Pinese, ma la sostanza non cambia. Arzano fatica a mette già palla (il primo punto di Nagy nel 3° set arriva solo sul 14-9), Mazzoni raccoglie l’impossibile in difesa ed i punti di Negrini e Kelly mettono luce tra le due squadre (20-13). Di Nagy gli ultimi sussulti (20-15), di Fratoni e Kelly i punti che fissano il 3-0 finale. La festa sugli spalti è legittima.

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