Tifa per le sue compagne di Montecchio dalla panchina, ma scalpita dalla voglia di tornare in campo Margherita Brandi, ferma ai box per un problema fisico che si porta avanti da anni e che ora è in via di risoluzione.
Classe 2002, 183 centimetri di altezza, la centrale di Montevarchi (Arezzo) ha nel suo curriculum una stagione in A1 con Conegliano e una in B1 con San Donà. Dal 2020-2021 è passata a Unione Volley Montecchio Maggiore – Ipag Sorelle Ramonda, attuale capolista insieme a Roma Volley club nel girone B della serie A2, e con la squadra vicentina si prepara ad affrontare il terzo campionato. “Sono felice di essere stata riconfermata, Montecchio mi ha dato veramente tanto e per me è diventata una seconda famiglia – dice -. Con il nuovo coach, Marco Sinibaldi, mi trovo molto bene, così come con le nuove compagne. Sono rientrata quando loro avevano già iniziato la preparazione e avevo qualche timore di non riuscire a inserirmi bene. Invece mi hanno accolta a braccia aperte e siamo diventate una squadra dentro e fuori dal campo, perché ci vediamo anche al di là degli allenamenti”.
Margherita, che pochi giorni fa ha compiuto 20 anni, spera di tornare in campo il prima possibile. “Ho ricominciato ad attaccare i palloni e a fare le partite in allenamento dalla seconda linea – spiega -. Ho uno staff che mi segue molto bene, dal massaggiatore al fisioterapista, accelerando il recupero. Il coach è tosto: tiene molto al lavoro in palestra ed è puntiglioso su ogni minimo particolare. E i risultati si stanno vedendo. La squadra ha grandi potenzialità e ambizioni. E io pure: sogno di tornare in campo e vincere”.
La giovane pallavolista è una ragazza determinata e con molta disciplina. “Le cose facili non mi piacciono – ride -. Sono iscritta alla facoltà di Ingegneria gestionale, che richiede parecchio impegno. Mi sveglio presto, vado in palestra, mangio, studio e poi torno ad allenarmi. Mi piacerebbe gestire un’azienda e viaggiare molto. La passione per lo studio l’ho presa da mia mamma Eleonora, mentre quella per lo sport di squadra da mio papà Giacomo, ex calciatore professionista che ha giocato nella Fiorentina. Pure mia sorella, che è del 2007, gioca a volley e in questa stagione è stata ingaggiata da una squadra pugliese. Però siamo entrambe molto attaccate alla famiglia e al nostro paese: piccolo, ma molto caloroso”.