Master Group Sport Volley Cup A1: l’Imoco espugna il PalaBanca, è fuga. La Pomì si salva al tie-break con Busto, Scandicci fa suo il derby di Firenze. Exploit Vicenza, vince il Club Italia
Autore: Lega Volley Femminile
21 Febbraio 2016

L’Imoco Volley Conegliano espugna il PalaBanca di Piacenza per 3-1 e aumenta il vantaggio sulle inseguitrici: le pantere di Davide Mazzanti salgono a +4 proprio sulla Nordmeccanica a sei giornate dal termine della Regular Season. Si riprende il terzo posto, in coabitazione con la Igor Gorgonzola Novara, la Pomì Casalmaggiore, che soffre a lungo contro la Unendo Yamamay Busto Arsizio prima di imporsi per 3-2. Colpaccio dell’Obiettivo Risarcimento Vicenza al PalaNorda: le biancoblù confermano il successo dell’andata sulla Foppapedretti e si allontanano dalla zona retrocessione. Guadagna un punto con le unghie Il Bisonte Firenze, battuta dalla Savino Del Bene Scandicci nel derby (2-3 da 0-2). Infine successo del Club Italia sul Sudtirol Bolzano: le azzurrine si rilanciano verso la zona Play Off.

POMI’ CASALMAGGIORE – UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIO 3-2 (18-25, 30-28, 25-21, 16-25, 15-11)
Ancora una vittoria al quinto set per la Pomì Casalmaggiore, capace di imporsi su una Unendo Yamamay Busto Arsizio che disputa forse la migliore gara della stagione, e di non lasciarsi abbattere da una prestazione troppo altalenante. Con i due punti le rosa si riportano al terzo posto, raggiungendo Novara, mentre le farfalle riducono la distanza dall’ottavo posto, ma si mangiano le mani per una vittoria sfumata.

La cronaca. Primo set: mura Gibbemeyer, ed è subito 1-0 Pomì. Le rosa peccano però di ingenuità e approssimazione, e Busto scala sino al 4-8. Barbolini chiama time-out e chiede maggior determinazione. Pisani mura Tirozzi: 4-10, e nuovo time-out Barbolini. Piccinini schiaccia d’astuzia e difende bene: 6-11. Ma Casalmaggiore fatica a prendere le misure al muro bustocco, e le farfalle mantengono le distanze: 9-15. Piccinini prova ancora a dare la sveglia con un ace: 16-19. Ma Kozuch sparacchia in rete la battuta, e le farfalle senza strafare portano a casa il set.

La musica non cambia nel secondo. Barbolini prova a dare la scossa inserendo Bacchi per una spenta Tirozzi; ma Pomì sembra frastornata in campo e sugli spalti: 8-14, e dalle tribune si sente solo il tifo biancorosso. Finalmente una fiammata rosa: Bacchi schiaccia l’11-14, ed è Mencarelli a dover chiamare time-out. Dentro anche Cambi e Matuszkova. Il PalaRadi vuole tredici pantere in campo, e qualcosa sembra smuoversi con Stevanovic a muro. Ma nemmeno il muro di Pisani è facile da valicare: 16-20. E’ Bacchi a suonare la carica: 21-22, e poi 24-24. Stevanovic batte sul nastro per il 26-25, e poi subito in rete per il 26 pari. Si soffre: Gibbemeyer serve d’astuzia nella zona di conflitto: 30-28, il PalaRadi esplode in un boato.

Passata la grande paura, Pomì ricomincia da capo. La partita si incanala su binari di grande equilibrio: 6-6, poi 9-8. Adesso è la Unendo Yamamay in affanno: schiacciano Piccinini per l’11-8 e Gibbemeyer per il 12-9. Non è la sua miglior partita, ma la Pomì riesce a tenere le avversarie a distanza: due muri-punto di seguito di Stevanovic, ed è 18-13. Sbaglia Thibeault in battuta: Busto sembra avere esaurito la carica del primo set. Sbagliato però esultare anzitempo: le bustocche si armano di pazienza e risalgono sino al 21-20. Gibbemeyer di rabbia le tiene a distanza con due fast consecutive ed un muro di mestiere per il 25-21 finale.

Quarto set: Busto subito avanti 1-6. Kozuch protesta per un tocco non visto a muro: si fa ammonire, e poi sfoga la frustrazione schiacciando a punto. Occorre invece mantenere la calma, perché Busto prende il largo sino al 4-10, e Barbolini deve chiamare time-out. Gibbemeyer ricuce: 7-10. Time-out Busto, e le farfalle si portano a più sei. Dentro ancora Matuszkova e Cambi. Bacchi prova a caricarsi la Pomì sulle spalle, ma Lowe cannoneggia da ogni posizione, mantiene le distanze e galvanizza il suo pubblico: 15-21. Alle rosa serve una scossa: rientra Tirozzi, ma non basta: 16-25.

Per l’ennesima volta, una Casalmaggiore a corrente alternata è costretta al quinto set. I primi scambi sono una sfida personale tra Lowe e Kozuch, ed è l’opposto rosa ad infiammare il suo pubblico. Stevanovic rischia in battuta, Piccinini picchia dal posto quattro: 9-6. Ma le biancorosse non sono ancora dome, e risalgono sino al 9-8. Bacchi mura Papa, e il 12-9 libera l’urlo del tifo rosa. Bolzoni protesta: cartellino giallo e poi rosso, e punto del 12-10 a tavolino. Stevanovic mette a terra il punto del definitivo 15-11 al termine di un interminabile scambio.

I commenti. Coach Barbolini: “La Unendo Yamamay ha giocato bene, noi no. Facciamo troppa fatica, non possiamo sempre pensare di risolvere le partite col muro: poi diventa difficile, soprattutto contro squadre come Busto che difendono sempre bene. Il bicchiere mezzo pieno sono i due punti conquistati. Ma per il futuro dobbiamo tirarci fuori subito da certe situazioni e chiudere prima il match”.

Coach Mencarelli: “In settimana ci sono stati dei confronti che hanno fatto nascere responsabilità. Ora siamo consapevoli di quello che dobbiamo fare: non dobbiare fare colpacci ogni domenica, cominciamo a rosicchiare qualcosa qua e là. Oggi lo abbiamo fatto. Peccato per il finale di secondo set: il tocco di asta sul loro attacco c’era e ci avrebbe consegnato il set, ma era una posizione difficile da vedere da parte degli arbitri. Credo che in ogni caso la Pomì abbia dovuto faticare e mettere in campo tutta la sua classe per vincere, non ci ha regalato nulla”.

NORDMECCANICA PIACENZA – IMOCO VOLLEY CONEGLIANO 1-3 (25-20, 16-25, 21-25, 24-26)
La Nordmeccanica Piacenza resta a mani vuote nel big match della serie A1 contro l’Imoco Volley Conegliano. Ma che spettacolo al PalaBanca, davanti a oltre 2500 spettatori, in una partita che la capolista fa sua alla distanza nonostante l’assenza di Robinson, volata negli States a causa di un lutto familiare. Per Piacenza una grande partenza, poi il ritorno delle venete è determinante. Anche se la squadra di Marco Gaspari non demerita, pagando però un po’ di stanchezza per questo febbraio intenso e forse più.

La partita. La Nordmeccanica comincia alla grande, giocando un primo set di notevole spessore. Piacenza, concentrata e reattiva in ogni fondamentale, mette subito da parte qualche punto. Conegliano, comunque, resta in scia: l’ace di Vasilantonaki riporta l’Imoco a -1: 12-13. Ma le biancoblù hanno una marcia in più, mentre Meijners è sempre più trascinatrice. Piacenza trova continuità in attacco coi preziosi punti di Ognjenovic, ancora Meijners e Marcon. Chiude Floortje, concludendo un super set: 25-20, personale e di squadra. Sono addirittura 10 i punti della schiacciatrice olandese. Forte di un 54% in attacco e 3 muri punto. Adams ed Easy, con 6 punti a testa, non bastano alle venete.

Si ricomincia e pronta è la reazione della formazione di Mazzanti. Che, trascinata dalle sue attaccanti e trovando una battuta efficace, va a condurre 10-6. Ma poi si scatena Bauer, che firma 4 punti quasi consecutivi, permettendo a Piacenza di rimanere in scia: 10-11. La Nordmeccanica torna ancora a -1 con l’ace di Belien: 14-15. Ma poi alla distanza è costretta ad arrendersi alla maggiore incisività di un’Imoco che non sbaglia praticamente più nulla. Mentre Piacenza faticherà sempre di più, chiudendo 16-25.

E si ricomincia da una situazione di perfetta parità. Si viaggia a furia di minibreak: Piacenza conduce 5-3, poi Conegliano 7-5, Piacenza 8-7 e Conegliano 12-10. Col pubblico del Palabanca che apprezza sempre di più il grande spettacolo offerto dalle prime due della classe. L’Imoco trova nuove ottime giocate, mentre la Nordmeccanica fa fatica a recuperare continuità d’azione. Così, le venete allungano, difendendo una manciata di punti. Gaspari manda in campo anche Petrucci, Melandri e Bianchini, ma la sostanza non cambia. Piacenza arriverà al massimo a -3 (20-23), per poi cedere alla distanza. Non bastano i 7 punti di Sorokaite e i 5 di Bauer.

Avanti con un quarto set altamente spettacolare. Piacenza comincia meglio (6-3 e 8-6), ma Conegliano è attento e sa pareggiare a quota 14. La Nordmeccanica dà fondo a tutte le sue residue energie, ora trascinata da Sorokaite, che piazza il punto del 19 pari e poi quello del vantaggio, sul 22-21. Ma nello sprint finale, i colpi vincenti sono quelli di Easy, alla fine top scorer dell’incontro con 23 punti.

“Peccato perché abbiamo lottato per due set e mezzo e soprattutto mi rimane un grande rammarico per non essere riusciti a recuperare nel quarto set – afferma Marco Gaspari – oggi non eravamo evidentemente al massimo della condizione e contro una squadra come Conegliano bisogna essere sempre al massimo della forma. Ora dobbiamo resettare tutto e pensare all’importante gara di mercoledì, altro crocevia della nostra stagione dopo la qualificazione alla Final Four di Coppa Italia della settimana scorsa”. Piacenza infatti mercoledì affronterà il PGE Atom Trefl Sopot nel ritorno dei Play Off 12 di Champions League, con l’obbligo di vincere per passare il turno.

IL BISONTE FIRENZE – SAVINO DEL BENE SCANDICCI 2-3 (11-25, 19-25, 25-20, 25-21, 13-15)
Il Bisonte Firenze torna a far punti in un derby dopo quasi due anni, e per la prima volta in A1, ma la vittoria gli sfugge soltanto per un niente, al termine di una prestazione sotto tono nei primi due set e poi di puro orgoglio e determinazione negli ultimi tre. Alla fine vince la Savino Del Bene Scandicci 13-15 al tie break, un risultato che a priori sarebbe stato sicuramente auspicabile visto il valore delle avversarie, ma che per come è andata la partita forse sta un po’ stretto alla squadra di Francesca Vannini, che accorcia comunque la distanza dal penultimo posto della classifica.

La tecnica delle padrone di casa deve fare a meno di Vanzurova, a riposo per un problema alla caviglia, e sceglie Bechis in palleggio, Turlea opposto, Usic e Perinelli in banda, Calloni e Krsmanovic centrali e Parrocchiale libero, mentre Bellano risponde con Rondon in palleggio, Nikolova opposto, Loda e Fiorin schiacciatrici laterali, Stufi e Alberti al centro e Merlo libero. La Savino Del Bene prende subito un break di vantaggio, trascinata da Loda (4-8), e poi sono Fiorin e Stufi a firmare il + 6 al time out tecnico (6-12): l’emorragia non si ferma, sul 6-16 entra Pietrelli al posto di Perinelli, ma Scandicci non si placa e l’errore in battuta di Usic vale l’11-25.

Nel secondo set c’è ancora Pietrelli in campo, e dopo un inizio ancora difficile (0-3), finalmente arriva la reazione de Il Bisonte, che impatta sul 6-6 sul fallo di Rondon, e poi sorpassa per la prima volta con Turlea (10-9), per andare sul 12-10 con l’errore di Loda. Il time out tecnico però restituisce certezze alle ospiti, che in un baleno pareggiano con Loda e poi allungano con Fiorin (14-16): Firenze prova a rimanere in partita, ma i troppi errori in battuta vanificano lo sforzo e Scandicci vola via chiudendo con Loda 19-25.

All’inizio del terzo Pietrelli ci mette il cuore (4-2), e poi Usic con due attacchi firma l’allungo (8-5). Il Bisonte sale fino al 14-10, Bellano inserisce Pietersen per Fiorin e poi Ikic per Loda e Scandicci prova a rientrare con l’olandese (16-14), ma Krsmanovic e Pietrelli firmano il nuovo break (20-16): è la fuga decisiva, le ospiti non riescono più a rientrare e l’errore di Pietersen vale il 25-20.

Nel quarto rimane in campo Pietersen per Fiorin, e il match adesso è bellissimo: Il Bisonte riceve molto bene, tocca tanto a muro e alza anche le percentuali in attacco, con Turlea che firma il primo allungo (9-7). Scandicci riesce a tornare in parità con un paio di muri (12-12), e poi sorpassa con l’errore di Usic (14-15): Vannini chiama time out, Krsmanovic impatta sul 17-17, ma Alberti allunga di nuovo (17-19). Ancora Il Bisonte con il cuore di Krsmanovic e Pietrelli (19-19), poi Calloni trova il muro del 22-21 e Usic il lungolinea del 23-21: time out Bellano, Bechis si inventa un super muro su Pietersen (24-21), e poi Usic ne aggiunge un altro su Stufi per il 25-21.

Nel tie break parte bene Scandicci (0-2), ma Il Bisonte reagisce subito e due muri di Calloni valgono il 4-2. Pietrelli firma il 6-3 dopo un grande scambio, Bellano inserisce Fiorin per Pietersen e la Savino impatta sull’8-8 con Loda per poi sorpassare con una palla out millimetrica di Usic (8-9): time out Vannini, ma Scandicci comincia a difendere da paura e Loda trova il 9-11. Due muri riportano sotto Firenze (11-11), ancora un block in di Calloni vale il 13-13, ma poi Fiorin trova il 13-14 e alla fine di un lungo scambio proprio Pietrelli, probabilmente la migliore in campo per la sua voglia di crederci sempre e di andare oltre i propri limiti, non trova le mani del muro per il 13-15 delle ospiti.

“C’è mancato come sempre quel qualcosina per portare a casa la partita – rileva Raffaella Calloni -, ma penso che stasera il match sia stato uno spettacolo per questo pubblico: peccato solo che non siamo riusciti a regalargli anche la vittoria. Sono contenta perché finalmente stasera sono riuscita a fare qualcosa di più a muro, forse avrei potuto fare di più in attacco ma voglio fare i miei complimenti a Giulia Pietrelli che è stata straordinaria e ha dimostrato di avere due attributi grandi così”.

CLUB ITALIA – SUDTIROL BOLZANO 3-1 (25-17, 25-23, 23-25, 25-17)
Come all’andata, così al ritorno: il Club Italia bissa il successo da tre punti ottenuto nella prima parte della stagione contro la Sudtirol Bolzano e festeggia davanti al pubblico amico la sua sesta vittoria in Campionato, staccando ulteriormente in classifica le avversarie odierne. Accolte da un tifo caloroso e partecipe, le azzurre partono alla grande e si impongono con autorità malgrado il passaggio a vuoto nei due set centrali. Arma decisiva per la squadra azzurra è la battuta: ben 13 gli ace messi a segno dalle padrone di casa, che limitano al 35% la ricezione positiva delle avversarie. Fondamentale il rientro dopo quattro partite di Anastasia Guerra, che con un turno di battuta micidiale risolleva il secondo set e poi dà un contributo importante anche in attacco per un totale di 14 punti. La Sudtirol Bolzano, in formazione d’emergenza per l’assenza di Rivera, soffre molto in fase di costruzione del gioco, ma riesce comunque a rendersi pericolosa in particolare con la dominicana Gina Mambru, autrice di 17 punti.

Nella formazione di Lucchi torna disponibile Guerra, che inizia però dalla panchina; in campo D’Odorico ed Egonu in posto 4, con Malinov in palleggio. Bolzano deve rinunciare all’infortunata Rivera e la nuova arrivata Page è solo in tribuna; gioca Lazic in diagonale con Martinez. Subito in grande spolvero Vittoria Piani, che realizza 3 punti per il 4-2 iniziale. Ancora la numero 9 è protagonista di uno scambio spettacolare (8-5), poi Malinov ed Egonu allungano fino al 10-5, malgrado il time out chiamato da Bolzano. L’ace di Berti tiene avanti le azzurre 12-7, e Micoli è costretto a fermare di nuovo il gioco sul 15-9; un altro servizio vincente di Danesi e un muro di D’Odorico portano però il punteggio sul 19-10. Il capitano azzurro firma anche l’attacco del 21-12, poi Egonu si scatena con tre punti (23-13, 24-16) e Piani chiude al secondo tentativo per il 25-17.

La reazione di Bolzano arriva nel secondo set con Mambru, che firma subito lo 0-3. Ancora la numero 18 e la connazionale Martinez allungano fino al 2-6; il Club Italia lima lo svantaggio prima con D’Odorico (5-7) e poi con Berti (7-8), ma sbaglia troppo regalando un nuovo break per l’8-12. Sull’11-16 il servizio di Egonu fa la differenza: un ace del numero 7 e un attacco di Piani completano la rimonta per il 16-16. Bolzano però risponde immediatamente con un controbreak di 0-5, grazie anche al contributo difensivo della nuova entrata Boscoscuro. Sul 16-21 rientra Guerra, che va subito a segno, ed Egonu accorcia le distanze (19-22); quando Garzaro sigla il 19-23 sembra finita, invece in battuta va proprio Guerra, che sigla subito l’ace del 21-23. Micoli chiama time out, ma al rientro in campo un altro ace della numero 12 e un mani-out di Malinov regalano il set point alle azzurre, che completano l’incredibile rimonta con il terzo servizio vincente di Guerra: 25-23.

Resta in campo Guerra al posto di D’Odorico per il terzo set, ma è ancora Bolzano a scattare meglio dai blocchi: Brcic e Manzano firmano il 2-6. Lucchi chiama time out e sostituisce Malinov con Orro, ma è Manzano a portare il punteggio sul 2-8; la reazione azzurra arriva con Egonu, che sigla tre punti consecutivi per il 5-8. Un ace di Danesi riporta sotto le azzurre 7-9, e ancora una volta è il servizio di Guerra (due ace) a completare la rimonta: dall’8-12 al 13-12. Si procede in assoluto equilibrio (14-15) finché sul 17-17 Bolzano piazza un altro break di 0-3 con Brcic e Martinez; le azzurre si riportano sotto 19-20 con due muri di Piani e Berti, ma la Sudtirol risponde con la stessa moneta e si procura 4 set point con Garzaro. Sul solito servizio di Guerra il Club Italia sfiora la nuova rimonta annullando le prime tre chance (24-23 Berti), ma al quarto tentativo Mambru riapre la partita.

Bolzano parte ancora una volta bene nel quarto set, portandosi subito sul 3-6 con Martinez. Lucchi chiama time out e al rientro in campo arriva un controbreak di 4-0 per le azzurre sul servizio di Piani: si torna in parità e il testa a testa prosegue, con un primo tentativo di fuga (12-10) neutralizzato da Martinez. Sul 12-12 arriva l’allungo, con un break di 4-0 per il Club Italia firmato Guerra, Piani e Danesi; altri due punti consecutivi di Guerra regalano poi il 18-13. La reazione avversaria stavolta non arriva, anzi Berti mette a segno il 21-14 con un gran muro e l’ennesimo ace di Guerra vale il 23-16. Ci pensa Egonu a trasformare il primo match point per un successo meritato.

Anastasia Guerra: “Non vedevo l’ora di rientrare in campo, ma non potevo prevedere come sarebbe andata: ho pensato ‘o la va o la spacca’ e ho tirato più forte possibile, cercando di aiutare la squadra in un momento di difficoltà. L’indicazione principale dell’allenatore era stata quella di aggredire le avversarie in battuta, così abbiamo rischiato molto e nonostante qualche errore abbiamo raggiunto l’obiettivo. Adesso è inutile fare pronostici, continuiamo a lavorare bene e speriamo di portare a casa qualche punto in più rispetto al girone d’andata”.

Stefano Micoli, coach di Bolzano: “Da una parte sono soddisfatto perché c’è stata una buona reazione da parte della squadra, ma sicuramente non posso essere contento della prestazione in ricezione: 13 errori sono veramente troppi anche contro un servizio micidiale come quello del Club Italia. Ho visto un atteggiamento positivo e grande disponibilità al lavoro, ma ci siamo allenati a ranghi ridotti e questo non ci ha aiutato: con il rientro di alcune infortunate spero che le cose possano migliorare”.

FOPPAPEDRETTI BERGAMO – OBIETTIVO RISARCIMENTO VICENZA 1-3 (25-13, 28-30, 25-27, 22-25)
Finisce come un girone fa: con la Foppapedretti Bergamo che spinge forte in avvio, si porta avanti, si fa raggiungere. E sorpassare. Fino a vedere l’Obiettivo Risarcimento Vicenza conquistare la vittoria in quattro set e ottenere tre punti fondamentali per la salvezza.

Per l’occasione, riprende posto in attacco Celeste Plak, al fianco della compagna di reparto Gennari, della regista Lo Bianco, delle centrali Frigo e Aelbrecht, dell’opposto Barun e del libero Cardullo. Vicenza risponde con Kitipova, Cella, Popovic, Carter, Partenio, Wilson e il libero Lanzini. La Foppapedretti ha una sconfitta da vendicare, quella del match di andata in Veneto, l’Obiettivo Risarcimento è a caccia di punti per uscire dalla zona calda della classifica.

Si riparte da dove si era rimasti a Novara, sull’onda dell’entusiasmo per la vittoria nei Quarti di Coppa Italia: Katarina Barun attacca con la stessa implacabile potenza e le vicentine si trovano sotto 12-4 al time out tecnico. Partenio guida la reazione delle ospiti, ma fermare Barun sembra davvero impossibile: è 25-13, grazie alle 8 palle su 10 messe a terra dalla schiacciatrice croata, al 75% reaslizzativo di Freya Aelbrecht e al 43% di Alessia Gennari.

Secondo set e la Foppapedretti riparte con la stessa determinazione. Vicenza prova il cambio in regia inserendo Prandi e risale lentamente. Sul 17-14 per le rossoblù Sylla prende il posto di Plak, ma Wilson continua ad arginare gli attacchi delle padrone di casa e Vicenza arriva alla parità sul 21 pari. Si viaggia rispondendosi punto dopo punto fino all’attacco fuori di Vicenza che porta al 24-22 per la Foppapedretti. Partenio annulla con un pallonetto la prima palla set e l’ace di Carter riporta la parità. I diagonali di Barun e Cella e un muro di Lo Bianco infiammano la sfida, un attacco di Carter regala il primo set ball a Vicenza che non si lascia sfuggire l’occasione e con Partenio sigla il 30-28 che riporta la gara in parità.

E via di nuovo: torna Plak in attacco, Paggi dà il cambio a Frigo e mette subito a terra due palle vincenti. Ma Vicenza non si lascia intimorire: con Popovic e Cella rimette la testa avanti e sul 6-10 rientra Sylla. Aelbrecht riprende la parità sul 11 pari. Domina l’equilibrio, spezzato da un attacco di Gennari per il 20-18. Poi ci pensa ancora Barun, ma Partenio firma il 24 pari. Muro di Gennari per il 25-24 e di nuovo Partenio al 25-25 e al 25-26, mentre tocca a Wilson il 25-27 che porta Vicenza in vantaggio.

La Foppapedretti fatica a scuotersi e si ritrova sotto 7-13, poi 10-17. Wilson, Cella e Partenio sono delle spine nel fianco delle rossoblù che provano a reagire con il turno in battuta di Sylla. Un muro di Paggi vale il 15-18, ma Partenio e Popovic tengono le distanze. 17-21: tocca a Barun e Alebrecht tentare l’aggancio, ma risponde di nuovo Partenio. Barun annulla il primo di tre matchball, Partenio firma il secondo. E Vincenza conquista i tre punti.

“Con entusiasmo si superano anche i gap tecnici, ne è stata la dimostrazione Prandi, che con la voglia di vincere ha fatto girare la squadra come una veterana – commenta coach Delio Rossetto -. Bene i centrali, super Partenio in attacco e Cella in ricezione e al servizio. Adesso ci aspettiamo in settimana di affinare gli elementi mancati”. Il commento di Katarina Barun: “Merito a Vicenza che ha giocato molto bene. Noi non siamo riusciti a chiudere la partita. All’inizio abbiamo spinto, e non abbiamo fatto lo stesso negli altri tre set. Non si devono cercare alibi, dobbiamo sempre pensare alla prossima partita. Questi punti li abbiamo persi, ora dobbiamo recuperare in fretta e conquistare altre gare. In questo campionato non ci sono partite facili: tutti vanno in campo per vincere”.

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YOUTUBE
Lunedì 22 febbraio sul canale ufficiale di Youtube della Lega Pallavolo Serie A Femminile saranno caricati tutti gli highlights delle gare della 20^ giornata.

PHOTOGALLERY
Nella sezione dedicata del sito di Lega e sulla pagina ufficiale Flickr le foto di Foppapedretti Bergamo-Obiettivo Risarcimento Vicenza. Tutte le immagini sono utilizzabili, previa citazione del credito.

I RISULTATI DELLA 20^ GIORNATA
Sabato 20 febbraio, ore 20.30 (diretta Rai Sport 2)
Metalleghe Sanitars Montichiari – Igor Gorgonzola Novara 0-3 (18-25, 13-25, 22-25)
Domenica 21 febbraio, ore 17.00 (diretta LVF TV)
Club Italia – Sudtirol Bolzano 3-1 (25-17, 25-23, 23-25, 25-17)
Domenica 21 febbraio, ore 18.00 (diretta LVF TV)
Pomì Casalmaggiore – Unendo Yamamay Busto Arsizio 3-2 (18-25, 30-28, 25-21, 16-25, 15-11)
Nordmeccanica Piacenza – Imoco Volley Conegliano 1-3 (25-20, 16-25, 21-25, 24-26)
Il Bisonte Firenze – Savino Del Bene Scandicci 2-3 (11-25, 19-25, 25-20, 25-21, 13-15)
Foppapedretti Bergamo – Obiettivo Risarcimento Vicenza 1-3 (25-13, 28-30, 25-27, 22-25)
Riposa: Liu Jo Modena

LA CLASSIFICA:
Imoco Volley Conegliano 46, Nordmeccanica Piacenza 42, Igor Gorgonzola Novara* 40, Pomì Casalmaggiore* 40, Liu Jo Modena* 37, Savino Del Bene Scandicci* 30, Foppapedretti Bergamo* 29, Metalleghe Sanitars Montichiari 23, Unendo Yamamay Busto Arsizio 22, Club Italia* 18, Obiettivo Risarcimento Vicenza 16, Sudtirol Bolzano* 10, Il Bisonte Firenze 7.
* una partita in meno

I TABELLINI:
POMì CASALMAGGIORE – UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIO 3-2 (18-25, 30-28, 25-21, 16-25, 15-11)
POMì CASALMAGGIORE: Bacchi 11, Lloyd 6, Sirressi (L), Gibbemeyer 15, Cambi, Piccinini 11, Kozuch 19, Stevanovic 16, Tirozzi 1, Rossi Matuszkova. Non entrate Cecchetto, Ferrara, Olivotto. All. Barbolini.
UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIO: Rousseaux 12, Degradi 8, Cialfi 1, Negretti Beatrice, Hagglund 3, Thibeault 8, Papa 17, Lowe 22, Pisani 10, Poma (L). Non entrate Fondriest, Farina Vittoria, Angelina. All. Mencarelli.
ARBITRI: Gnani, Piana.
NOTE – Spettatori 3000, durata set: 24′, 31′, 26′, 25′, 19′; tot: 125′.

NORDMECCANICA PIACENZA – IMOCO VOLLEY CONEGLIANO 1-3 (25-20, 16-25, 21-25, 24-26)
NORDMECCANICA PIACENZA: Sorokaite 20, Valeriano, Belien 8, Bauer 15, Leonardi (L), Marcon 8, Bianchini 2, Melandri 1, Petrucci, Meijners 16, Ognjenovic 1. Non entrate Poggi, Pascucci, Taborelli. All. Gaspari.
IMOCO VOLLEY CONEGLIANO: Glass 4, Vasilantonaki 1, Serena, Ortolani 12, Santini 11, Adams 15, De Gennaro (L), Easy 23, Arrighetti 7, Crisanti, Nicoletti. Non entrate De Bortoli. All. Mazzanti.
ARBITRI: Bartolini, Boris.
NOTE – Spettatori 2541, incasso 12797, durata set: 26′, 23′, 28′, 30′; tot: 107′.

IL BISONTE FIRENZE – SAVINO DEL BENE SCANDICCI 2-3 (11-25, 19-25, 25-20, 25-21, 13-15)
IL BISONTE FIRENZE: Perinelli, Bechis 3, Turlea 20, Parrocchiale (L), Pietrelli 11, Calloni 17, Krsmanovic 9, Usic 17. Non entrate Mazzini, Negrini, Vanzurova, Martinuzzo. All. Vannini.
SAVINO DEL BENE SCANDICCI: Stufi 4, Alberti 11, Loda 26, Fiorin 9, Pietersen 10, Merlo (L), Nikolova 16, Ikic, Rondon 3. Non entrate Arias Perez, Scacchetti, Giampietri. All. Bellano.
ARBITRI: Pasquali, Feriozzi.
NOTE – Spettatori 2200, durata set: 20′, 23′, 28′, 26′, 19′; tot: 116′.

CLUB ITALIA – SUDTIROL BOLZANO 3-1 (25-17, 25-23, 23-25, 25-17)
CLUB ITALIA: Malinov 4, Spirito (L), D’odorico 4, Egonu 20, Orro 2, Piani 16, Danesi 8, Guerra 14, Berti 10. Non entrate Bonvicini, Botezat, Minervini, Zanette. All. Lucchi.
SUDTIROL BOLZANO: Paris (L), Garzaro 7, Martinez 14, Manzano 6, Boscoscuro (L), Lazic 8, Brcic 3, Veglia 1, Mambru 17. Non entrate Newsome, Rivera Brens, Bertolini, Page. All. Micoli.
ARBITRI: Fretta, Prati.
NOTE – Spettatori 590, durata set: 23′, 36′, 30′, 26′; tot: 115′.

FOPPAPEDRETTI BERGAMO – OBIETTIVO RISARCIMENTO VICENZA 1-3 (25-13, 28-30, 25-27, 22-25)
FOPPAPEDRETTI BERGAMO: Mori, Plak 7, Frigo 5, Gennari 9, Cardullo (L), Aelbrecht 12, Paggi 5, Barun-susnjar 29, Lo Bianco 1, Sylla 6. Non entrate Mambelli. All. Lavarini.
OBIETTIVO RISARCIMENTO VICENZA: Goliat 1, Kitipova Petrova, Lanzini (L), Cella 11, Popovic 10, Carter 12, Partenio 25, Trevisan, Pastorello 1, Wilson 10, Prandi 2. Non entrate Bisconti. All. Rossetto.
ARBITRI: Spinnicchia, Satanassi.
NOTE – Spettatori 1600, durata set: 20′, 32′, 30′, 25′; tot: 107′.

IL PROSSIMO TURNO
Sabato 27 febbraio, ore 20.30 (diretta Rai Sport HD)
Obiettivo Risarcimento Vicenza – Sudtirol Bolzano
Domenica 28 febbraio, ore 17.00 (diretta LVF TV)
Foppapedretti Bergamo – Club Italia
Domenica 28 febbraio, ore 18.00 (diretta LVF TV)
Imoco Volley Conegliano – Igor Gorgonzola Novara
Pomì Casalmaggiore – Liu Jo Modena
Savino Del Bene Scandicci – Metalleghe Sanitars Montichiari
Unendo Yamamay Busto Arsizio – Il Bisonte Firenze
Riposa: Nordmeccanica Piacenza

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