Csi Clai Imola
22/12/2024
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LeggiQuarant’anni il prossimo settembre, “Bibo” può vantare una lunga carriera tra A2 e B1.
Solforati inizia “la trafila” di tecnico nel 2006, come addetto statistiche e poi come assistente tecnico alla Scavolini Pesaro in A1 (prima con Ze Roberto, attuale allenatore della Nazionale brasiliana, poi con Marchesi), prosegue poi come secondo allenatore a Piacenza (A1). Nel 2012 inizia il cammino come primo allenatore al Viserba Rimini, in B1, dove conquista la promozione in A2, segue poi il settore giovanile di Fano, per poi passare in quel di San Giovanni Marignano (Promozione dalla B2 alla B1 e dalla B1 alla A2). Nel 2016 va ad Orvieto, dove conquista la promozione in A2 e dove sfiora, nel 2019, la promozione in A1. Riparte poi verso una nuova avventura, a Castelbellino (B1), ma la stagione termina bruscamente, per l’emergenza sanitaria. Il nuovo allenatore arriva a Mondovì dopo una stagione alla Nardi Volta Mantovana (B1), dove è attualmente impegnato nella Finale di PlayOff promozione.
Contattato telefonicamente, il nuovo coach della LPM BAM Mondovì non nasconde l’entusiasmo per la nuova avventura:
“Ho conosciuto Mondovì quando ero ad Orvieto, nelle due stagioni in A2, dove ci siamo affrontati più volte. Il mio desiderio è sempre stato quello di venire a Mondovì e, appena mi si è presentata questa opportunità, non ho potuto rifiutare. Ci tengo a rimarcare che a Volta Mantovana mi sono trovato davvero molto bene, per me è stato un anno molto bello, oltre che dal punto di vista lavorativo, soprattutto da quello umano, mi sono trovato bene con la società, con tutto l’ambiente. Non è stato facile prendere la decisione di andare via.” – spiega Matteo Solforati – “Però, quando hai dei sogni nel cassetto e arriva la possibilità di raggiungerli, bisogna prenderli. Quella di sedere sulla panchina della LPM BAM Mondovì è un’occasione che non potevo rifiutare, sotto tutti i punti di vista.”
Nelle parole di Solforati si evince chiaramente l’emozione e la voglia di puntare in alto con il nuovo club.
“Non voglio dire che questo sia un traguardo per me, perché spero di raggiungere tanti traguardi insieme, ma allenare la squadra monregalese è una tappa della mia carriera che avrei sempre voluto fare. Mi piace poco perdere, ma penso che questo accomuni tutti gli sportivi. La mia ambizione è alta, cerco di fare di tutto per raggiungere il massimo risultato possibile. Il progetto è ambizioso, la società ha lavorato sempre molto bene, è ai vertici della pallavolo di A2 da quattro stagioni, raggiungendo obiettivi importanti, come le tre finali di Coppa Italia, e occupando sempre le prime posizioni in classifica. Ho sempre sentito parlare benissimo di Mondovì: di questo va dato merito a tutto l’ambiente e a chi mi ha preceduto, che ha lavorato in modo egregio. L’LPM pallavolo è un punto di riferimento nel panorama di Serie A2 e insieme costruiremo qualcosa di importante!”
Non manca poi un commento sul pubblico monregalese, che Solforati ha sempre apprezzato, seppur dall’altra parte della rete, e che non ha mai dimenticato.
“L’aspetto per il quale Mondovì è sempre stata una meta graditissima è sicuramente il tifo appassionato e sempre molto rispettoso. L’ho conosciuto solo da avversario, ma mi ha sempre regalato emozioni forti. Ricordo lo scontro nei play off con Orvieto: il pubblico applaudiva la squadra, nel momento della sconfitta. E’ stato un gesto davvero toccante, “da brividi”, che non capita spesso di vedere, e ricordo di aver pensato “vorrei averlo a mio favore un pubblico così”. Non aver avuto la possibilità di poter contare su questo aspetto, durante l’ultima stagione, penso sia stata una mancanza tangibile, soprattutto nell’ambiente di Mondovì. Spero vivamente che gli spettatori possano rientrare presto nel palazzetto, per farci avvertire il loro calore durante le partite. Visto da fuori, il tifo è un elemento che contraddistingue Mondovì: sappiamo quindi che potremo contare su una squadra attrezzata, con giocatrici forti e su un pubblico che in Serie A ha pochi rivali!”