Max Gallo nuovo direttore tecnico del consorzio e del Chieri ’76
Autore: Reale Mutua Fenera Chieri
11 Febbraio 2017

Per essere una novità, è difficile immaginarne una meno familiare. Dopo sei mesi Max Gallo torna al Fenera Chieri ’76. Lo fa in una veste nuovo di zecca: non più da allenatore com’è stato per sei stagioni dal 2010 al 2016, ma da direttore tecnico del Chieri ’76 e del consorzio In Alto col Chieri ’76, incarico che dunque lo porterà a lavorare a strettissimo contatto anche con le altre società del consorzio.

«Avevamo da tempo individuato la necessità della figura di un responsabile tecnico – spiega Roberto Ariagno, coordinatore del consorzio In Alto col Chieri ’76 – L’unità di intenti condivisi all’interno del consorzio è una bella cosa bella, ma rischia di essere sterile se non parliamo tutti la stessa lingua tecnica. Per prendere una piega più pratica, e anche per formare giocatrici per la prima squadra in A2, occorre passare attraverso una direzione tecnica univoca e qualcuno che dia input alle società, segua gli allenatori e le gare, proponga un progetto valido per tutti».

«Max ha sempre fatto parte di questa nostra famiglia, siamo felicissimi di averlo di nuovo con noi – aggiunge il presidente biancoblù Filippo Vergnano – Siamo sicuri che le sue competenze di carattere tecnico ci saranno molto utili per il proseguimento del nostro cammino».

«Sono molto contento di ritornare nella società dove ho vissuto gli ultimi sei anni da allenatore – le parole di Max Gallo – Purtroppo la scorsa estate ho dovuto prendere decisioni molti importanti per la mia vita, ma i rapporti con i dirigenti sono sempre stati ottimi, tant’è che è arrivata questa nuova proposta di seguire il progetto del consorzio e del Chieri ’76. Sono pronto a rimettermi in gioco in questa nuova veste con entusiasmo, come ho sempre fatto, con il vantaggio di lavorare in una situazione che già conosco bene».
Max Gallo dividerà il ruolo di direttore tecnico con quello di selezionatore della rappresentativa ligure, incarico che in passato aveva già ricoperto per nove anni: «È un modo soft per tornare in palestra e per riprendere ad allenare, e mi fa piacere poter tornare a lavorare di nuovo anche sul mio territorio».

Bentornato Max, e buon lavoro!

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