“È diventato realtà un progetto ambizioso e straordinariamente utile per tutte le società coinvolte: mettere a sistema il settore giovanile, partendo dal processo visto che, a livello organizzativo e tecnico, la nostra provincia è un ottimo esempio a livello nazionale”. Ivano Angeli, presidente della Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia, annuncia così quella che definisce “uno straordinario cambio di mentalità per lavorare meglio insieme”. Dieci le società coinvolte: oltre alla Megabox, anche Adriatica Fano, Apav Lucrezia, Dream Volley Fermignano, Gioca Volley Team Urbino, Flaminia Volley Fossombrone, Arcobaleno Cagli, Associazione Pallavolo Acqualagna, Urbania Volley e Centro Sportivo Sant’Angelo in Vado. “Il progetto è aperto anche ad altre realtà che desiderano e credono nella forza dello stare insieme – aggiunge Angeli -, lasciando comunque fuori le proprie identità. E per questa ragione, ringrazio i presidenti delle società che lo hanno reso possibile”.
In base all’accordo, le atlete del settore giovanile, in particolare le Under 16 e le Under 18, giocheranno indossando la maglia ufficiale Megabox. Il prossimo passo sarà costituire la governance di questa “collaborazione aperta e allargata”, nata dall’incontro tra il direttore generale della Megabox, Marco Savelli, e il dirigente del progetto Più Volley, Paolo Gabbianelli, che già prevedeva il collegamento fra le società di Lucrezia e Fano.
“Siamo entusiasti che l’idea iniziale sia diventata realtà, dal momento che negli ultimi anni, soprattutto il livello e la qualità del gioco si sono alzati sensibilmente – dice Antonio Bernardini, direttore sportivo del Gioca Volley Team Urbino -. Poter lavorare con i settori giovanili per un obiettivo comune è molto stimolante, motivante e ambizioso. Permetterà non solo la crescita tecnica delle atlete coinvolte, ma anche degli allenatori”.
“Abbiamo accolto con favore la chiamata della Megabox e credo fortemente nel progetto, perché riesce a coinvolgere tutta la nostra provincia, raggruppando le società che vanno da Fano a salire lungo tutta la valle del Metauro, da Pesaro a Urbino sino a Sant’Angelo in Vado – aggiunge Massimo Scarpetti, presidente dell’Apav Lucrezia -. Sono convinto che l’unione e la condivisione possano portare benefici a tutto il territorio e alla pallavolo, gioco di squadra dove chi lo pratica impara il rispetto delle regole, di gioco e di comportamento”.
Il progetto di un settore giovanile comune e ben strutturato porterà risultati nel medio e lungo periodo. “Il cambiamento strategico-strutturale sul quale abbiamo lavorato – conclude Angeli – è innanzitutto culturale: diamo fiducia alle nuove generazioni e ai giovani tecnici. Non vogliamo essere una fabbrica di illusioni, ma contribuire a crescere brave ragazze, se poi diventano anche brave giocatrici di pallavolo è anche meglio”.