Megius Padova: il girone di ritorno riparte con la voglia di riscatto
Autore: Lega Volley Femminile
23 Gennaio 2005


Inizia il girone di ritorno per il Megius Volley Club Padova con la partita casalinga con la Pre Camp Collecchio. Spinato e compagne hanno terminato l'andata con tre sconfitte consecutive e, pur non avendo compromesso in maniera irreparabile quanto di buono fatto nella prima parte di stagione, la voglia di riscatto è molta.

Collecchio porta buoni ricordi, dall'esordio vincente in A2 alla promozione dell'Olympia di un anno fa, e dunque sarebbe significativo ripartire proprio dal confronto con la formazione parmigiana per questo impegnativo mese. Il Megius infatti è atteso da un vero e proprio “tour de force”, visto che oltre al campionato, con un turno infrasettimanale, è in programma la doppia sfida di Coppa Italia proprio con Collecchio il 26 gennaio ed il 2 febbraio.

Molte partite che arrivano in un momento come detto non bello e che obbligheranno il Megius a guardare solo al campo, cosa per lo stesso Daniele Rampazzo decisamente positiva: “Giocare ci fa bene – commenta il tecnico del Megius – In questo periodo ci siamo allenati comunque con intensità, ma il rendimento non è stato soddisfacente. Ben venga dunque questo ciclo di partite, non avremo il tempo per pensare ma solo quello di agire”.

Un ciclo di incontri che comunque non sono da sottovalutare, un po' per la condizione di Padova un po' perchè questo campionato si è dimostrato estremamente equilibrato e ricco di sorprese: “Quella con Collecchio è una partita che potremmo perdere – continua Rampazzo – Questo non vuol certo dire che giocheremo per perdere, ma il livello del campionato è tale che si fatica in ogni incontro. Ci stiamo preparando con attenzione, senza sottovalutare nessuno”. Nelle fila di Collecchio è rientrata a tempo pieno Elisa Peluso, infortunatasi proprio con il Megius nella prima giornata: “Dovremo fare molta attenzione, la loro palleggiatrice ha un grande feeling con i centrali e quindi il gioco non è mai scontato. In più hanno delle buone atlete come Ginanneschi e Cibele. La partita comunque la dobbiamo fare noi: quando partiamo bene siamo in grado di stritolare gli avversari, quando dobbiamo tirare fuori qualcosa in più non ci riusciamo. Su questo dobbiamo lavorare”.

 

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