Metalleghe Sanitars Montichiari: ritorno alla vittoria. Luna Carocci “Il valore aggiunto di questa squadra sta nell’essere un vero gruppo”
Autore: Lega Volley Femminile
12 Febbraio 2015

All’indomani della bella vittoria contro Imoco, Metalleghe Sanitars è di nuovo al lavoro per garantire il pieno recupero di tutta la rosa, in vista della fase più delicata del suo campionato.

Leonardo Barbieri conferma che Rossella Olivotto è in via di guarigione – e il rientro contro Conegliano l’ha dimostrato – e che anche Liesbet Vindevoghel sta lavorando per rimettersi completamente.

Le valutazioni si faranno comunque poco prima della partita contro Novara: “Abbiamo a disposizione tante atlete che stanno facendo bene, dando molto in allenamento e dimostrando di essere pronte per stare in campo contro qualsiasi avversaria. Affronteremo una partita difficile contro Igor, ma sono sicuro che rispetto ai due incontri di Coppa si vedranno ulteriori passi avanti della squadra. Le ragazze che sino ad allora avevano giocato meno, ora sono inserite sempre meglio nel sestetto. Novara in questo momento sembra imbattibile, ma sappiamo che non tutto è scritto e faremo quello che possiamo per metterle in difficoltà, senza pressioni.”

“Montichiari ha un valore aggiunto che spesso si dà per scontato nello sport di squadra, ma non è così – dice Luna Carocci, ultima arrivata in maglia biancorossa. Questo è un gruppo vero, capace di soffrire con la tranquillità che viene dalla consapevolezza di non avere nulla da perdere. Con questo approccio si affrontano i momenti negativi, che ci sono sempre in una partita, senza subirli, senza pressione. Questo a Montichiari lo percepisci subito: senti un gruppo che sa lottare, che mi ha dato la possibilità di inserirmi bene, facendomi sentire la disponibilità ad affrontare insieme le possibili difficoltà di questo inserimento. E’ un’apertura che dà fiducia e tranquillità reciproca. La scelta del cambio under 21 di domenica è stata una sorpresa, ma tutte l’abbiamo vissuta allo stesso modo: come una scommessa da giocare insieme, sapendo ad esempio che la ricezione a due ci sarebbe costata un po’ più fatica. Essere pronte a farla, quella fatica, è una certezza reciproca e condivisa ed ciò che permette alle differenze di livello individuali – e contro Imoco ce n’erano – di essere colmate dalla forza del gruppo”

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