Il “colpo” della
Minetti Infoplus Vicenza è storico e doppio per le implicazioni marketing immaginabili e già in cantiere, ma soprattutto perchè Miyuki è solo la terza nazionale lasciata … libera di venire in Italia dopo 10 anni dalle prime 2 ed è l’unica per un campionato intero, perchè Mokoto Obayashi ha giocato per pochi mesi dal gennaio 1995 con l’Ancona e Tomoko Yoshihara con la Roma.
E a verificare che tutto fosse reale oggi alla conferenza stampa convocata con professionalità … giapponese dal Vicenza Volley nella Sala Albinoni del terminal degli arrivi internazionali c’erano ben 3 tv giapponesi, Fuji Tv, Nippon Tv e Tbs Tv, che hanno seguito Takahashi anche durante il volo da Tokyo, e tanti giornalisti di media nazionali e locali subito dopo una divertente e ansiosa attesa loro, degli altri cameramen e dei fotografi presenti all’uscita B del Terminal 1 di Malpensa e che scommettevano su chi sarebbe stato il primo a individuarla per una platonica primogenitura dell’immagine che avrebbe immortalato il suo “sbarco” in Italia.
E in conferenza Shin con un sorriso radioso nonostante le 11 ore di volo e la differenza di 7 ore di fuso orario, ha risposto per un’ora a tante domande con la gentilezza tipica di quel paese.
La prima, ovvia, su perchè sia venuta in Italia le ha fatto rispondere: “Perchè il vostro è il campionato più difficile del mondo e voglio capire dove posso arrivare. E’ solo in Italia che posso migliorare.” Perchè Vicenza: “Perchè l’ambiente, che mi è stato descritto dai dirigenti della Nec è tranquillo e mi darà più possibilità di inserirmi al meglio”. Era presente, venuto di sua volontà, Akinori Yamada, secondo allenatore delle sue Nec Red Rockets, in Italia da un anno per uno stage, punto a favore di Vicenza per l’esito positivo della trattativa grazie ai pareri positivi da lui espressi sul club. Un’altra domanda doppia: “Conosci Adams, l’altra .. giapponese di Vicenza e da domani cosa vuoi fare di bello a Vicenza, mangiare un gelato, una pizza o cosa?” e un’altra risposta semplice come è parsa ai più la ragazza, gentile ma non intimorita dai molti presenti: “Adams l’ho incontrata sul campo, ma con lei non c’è stato modo di parlare di Vicenza prima. Da domani, invece, voglio mangiare tanto e giocare a pallavolo, tanto!” Coviello ha svelato: “Sia Adams che Takahashi, quando le ho informate, in momenti diversi, che sarebbero diventate compagne, hanno risposto con un gesto sintomatico e, stranamente, uguale. Si sono coperte il volto e hanno lanciato una forte esclamazione! La mia interpretazione? Se le sono … date in campo in occasione della finale di 2 anni fa in cui sono state avversarie. I grandi caratteri delle 2 … li utilizzerà Manù Benelli al meglio”. Tra le altre domande, tantissime, una è stata particolarmente significativa per Miyuki “Shin” Takahashi e un’altra per Coviello. Quella a Takashi su come ha fatto una come lei a diventare forte in attacco pur essendo piccola ha trovato questa risposta: “Visto che per il fisico non potevo farci niente, ho lavorato e tanto sulla tecnica”. A quella fatta a Coviello sul perchè di una giapponese il presidente ha risposto: “E’ nato tutto quasi per sfida, per reagire alla migrazione minacciata verso il Giappone e per motivi economici di Nikolic, poi è diventato un obiettivo razionale, marketing e tecnico. Penso che Takahashi saprà dimostrare quanto vale anche in Italia e sarà anche uno stimolo per tante ragazze non alte ma che amano la pallavolo e vogliono schiacciare, non solo alzare o fare il libero. E poi è un’altra sfida che la piccola Vicenza ha vinto come club. Pochi o, meglio, nessuno ci credeva oltre noi. Ma piccolo, come dimostra Shin, a volte è bello”. Le altre domande? Un artificio da parte di italiani e giapponesi. Eccone alcune in pillole: “Chi conosci delle giocatrici del campionato italiano, se molte italiane hanno iniziato a giocare per i cartoni con Milo e Shira tu come hai cominciato a giocare, chi è lo sportivo che ti piace di più?”. Ed ecco le risposte lampo: “Tutte le nazionali, ho cominciato perchè mio padre era allenatore, Allen Iverson, perchè anche lui è piccolo come me ma schiaccia da grande della Nba …”
MIYUKI “SHIN” TAKAHASHI”
Dotata di carisma e personalità da kamikaze, nata proprio il giorno di Natale del 1978, 170 cm di tecnica pura, ma con una straordinaria elevazione che le fa toccare in attacco 295 cm e a muro 276 cm, la minuscola schiacciatrice giapponese dei Nec Red Rockets (I missili rossi della Nec…), ha vinto la classifica delle Top Scorer al World Grand Prix con 96 palle a terra, più delle 90 di Centoni (che ha spinto l’Italia fino alla storica medaglia d’argento finale) e delle 84 di Paula Pequeno, best scorer del Brasile, medaglia d’oro di quello che è un campionato del mondo itinerante. E se non fosse bastato Miyuki è risultata anche la seconda miglior ricevitrice e l’ottava nella classifica della
Ma tanti sono i premi personali ricevuti in carriera come quelli come miglior schiacciatrice e per il miglior servizio in due differenti edizioni dei Campionati Asiatici, oltre ai tre campionati nazionali giapponesi vinti con la maglia dei Tokyo Nec Red Rockets.
Miyuki Takahashi ha nella ricezione uno dei suoi fondamentali migliori e nell’ultimo campionato nipponico è stata premiata come miglior ricettrice.