Minetti Infoplus Vicenza: dopo l'ottimo secondo posto al Top Basilea, riposo per tutti fino al 5 gennaio
Autore: Lega Volley Femminile
31 Dicembre 2003

Se giocare contro l’Uralochka o, meglio ancora, contro la nazionale russa di Nikolaj Karpol  era fino a qualche tempo molto più di un sogno, averla affrontata e impegnata a fondo per due volte di seguito in due giorni è ora parte della storia del Vicenza Volley. I giornali svizzeri già domenica, dopo la vittoria col Cannes, titolavano “Il trionfo di Vicenza” e oggi dopo la grande prova con Gamova & c. in casa vicentina c'è solo il rammarico di non poterli leggere subito. Tutto questo è il giusto riconoscimento per chi da anni sta lavorando per la pallavolo di Vicenza, non solo del Vicenza Volley, partendo dai 50 spettatori del 1992 per arrivare ai 2.000 delle partite di quest’anno.

E se sabato sera, in occasione del primo match al Top Volley International di Basilea, il dg Coviello gongolava, da buon tifoso, per il pallone con le firme delle campionesse russe, già lunedì quel pallone era solo un bel ricordo, mentre vedeva schiacciare ben altri palloni a terra nel campo avversario da parte delle sue giocatrici (con l’ex Menshova in testa tra le bombardiere) e si godeva il pubblico (erano seimila i presenti inclusa la rappresentanza italiana e vicentina) portato furbescamente dalla parte biancorossa con ammiccamenti e sorrisi ben diversi dalle urla del grande personaggio russo del volley mondiale. 

“Karpol” – dice orgogliosamente Coviello – “ha dovuto fermare più di una volta le sue giocatrici con dei time out che sono “dolorosi”  per chi pensava di poterne fare a meno. E noi siamo spesso stati lì, più volte a un passo dalla sorpresa, 17-18 nel primo set, 21-22 nel secondo, addirittura avanti nel terzo sul 19-13! Nella partita col Koniz con la mia Vicenza in crisi, ma attaccata alla partita coi denti dell’orgoglio, Karpol mi ha onorato di una sua presa in giro. Catastrof, mi ha detto! Ma noi ne siamo usciti alla grande vincendo poi anche con le campionesse europee del Cannes, mentre lui, super favorito, ha rischiato di conoscerla di persona la Catastrof proprio con le nostre biancorosse. Ma lui è un grande e, ora che l’eventuale prosecuzione della nostra storia potrà registrare la sequenza delle partite con l’Uralochka, non solo l’emozionante debutto, mi auguro di poter regalare a Vicenza altri momenti di grande pallavolo con quel gruppo da sempre stellare.
Partite da Basilea con un grande secondo posto, arricchito dalle prove col Cannes e con la Russia, le ragazze di Marasciulo, che hanno festeggiato in pullman il risultato e il nuovo anno con Champagne e mega panettone, sono arrivate a Vicenza verso le 7 di ieri mattina per iniziare un periodo di riposo premio fino al 5 gennaio, quando alle 17 riprenderanno la preparazione in vista dell’ultima partita del girone di andata, programmata a Vicenza per il 18 con il Modena dell’ex Guidetti.
L’unica che continuerà a “lavorare” è l’argentina Andrea Carolina Conti volata  alla volta di Buenos Aires per rispondere alla convocazione della sua nazionale che cercherà a Caracas la qualificazione olimpica. E’ un nuovo impegno per il futuro “Maradona” del volley, ma anche un grande premio e il giusto riconoscimento del lavoro che il talento italo-argentino sta svolgendo con coach Marasciulo. 

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