Il presidente Coviello in questi giorni sta cercando risposte alle sue preoccupazioni per l'assenza di contatti reali con l'Assessore allo Sport Gianfranco Morsoletto, che “si sta distinguendo per la sua sostanziale assenza e le sue frequenti amnesie sul problema delle 4 squadre del gruppo Vicenza Volley che stanno partecipando, forse destando invidie invece che l'ammirazione ufficiale, a ben 4 campionati nazionali, quelli di A1 femminile, B1 maschile e femminile e C maschile, e che, dopo aver ricevuto la notifica ufficiale dello “sfratto totale” dal PalaCia dal 1° maggio al 1° novembre, dalla dirigente Carla Marcolin, non sanno ancora dove e come potranno svolgere la loro attività nella parte finale della stagione in corso, e, soprattutto, per tutta la prima fase dei campionati 2005 – 2006.
“Ero stato convocato dalla Marcolin per il 10 febbraio alle 13 in Assessorato – spiega Coviello – per discutere sulla convenzione di minima per il prossimo biennio (quello dei lavori nel PalaCia) e su come ovviare al periodo di black out di sei mesi in altri impianti cittadini e anche ai danni economici, logistici e, soprattutto, pubblicitari, che stiamo subendo da anni. Poi la riunione mi è stata annullata addirittura per sms da un'impiegata dell'assessorato, penso anche per situazioni 'politiche' che hanno portato a rimuovere la Marcolin, ed è passato un mese con un'unica certezza: l'immobilismo a cui ha fatto seguito, dopo ennesimi solleciti, un fax odierno dell'Assessore Morsoletto in cui nessun accenno è fatto alla convenzione per il Palasport mentre ci viene comunicato che <al più presto verrà convocata una riunione per definire con le società interessate l'utilizo degli impianti di Via Lago di Pusiano e Via Baracca..> per poi aggiungere una salomonica e … tranquillizzante frase <per quanto riguarda gli impianti gestiti da questo Assessorato è stato fatto il possibile per soddisfare la richiesta>. Preso atto del fax di buona volontà (?) vorremmo sapere a quali fatti reali l'assessore si riferisce, perchè ad oggi sappiamo che verremo convocati al più presto (ma quando?) per le palestre e non per la convenzione e che è stato fatto il possibile, ma di date e impegni certi rimane solo il nostro sfratto. Eppure la dirigente rimossa aveva dimostrato un attivismo opposto alla totale assenza per anni del precedente dirigente notificandoci, sì l'obbligo di lasciare il palasport per far iniziare il 1° maggio i lavori di ristrutturazione, ma pianificando anche incontri tecnici con il direttore delle manutenzioni degli impianti comunali, architetto Bressan, e incontri operativi che avevano smosso le pastoie di gestione. Ma tutto è stato nuovamente stoppato e questo non riusciamo più a non associarlo o a colpevole incuria o a interessi di parte e non della comunità e del grande movimento sportivo e sociale che rappresentiamo. Tra l'altro, in questa situazione di nebbia totale, alcuni nostri collaboratori stanno per perdere il loro lavoro e non certo per nostra responsabilità. Dopo la partita di A1 di ieri, domenica, in cui i nostri tifosi hanno dimostrato ancora una volta con la loro presenza in massa l'affetto che hanno per la loro squadra, mancano solo 4 giornate al termine della stagione regulare del campionato di A1 e tutti, meno Vicenza, stanno già programmando il futuro! Già ora stiamo ritardando decisioni non più dilazionabili, se non subendo gravi e irreparabili danni. Noi stiamo ancora investendo sulla città, le 14 squadre, il vivaio e la nuova impresa editoriale di VicenzaPiù lo dimostrano. Ma se fossimo costretti a trasferire la squadra di A1 fuori Vicenza (e le pressioni per averla da parte di 3 grandi città stanno aumentando) il danno sportivo, economico e di visibilità per la città sarà enorme e chiameremo a risponderne davanti a tutti i vicentini chi lo sta causando”.
Nel frattempo la
Minetti Infoplus Vicenza ha ripreso gli allenamenti nel pomeriggio dopo la mattinata di riposo. La formazione biancorossa ha mancato ieri l’aggancio a Chieri in classifica cedendo 3-0 nella gara interna contro la Despar Perugia, trascinata da una Francia in giornata positiva.
Le biancorosse hanno tenuto testa alle campionesse d’Italia nei tre set ma nel finale di ognuno non sono riuscite ad avere quello slancio in più per conquistare il parziale. Di certo Manù Benelli si aspettava una prestazione diversa dalle sue giocatrici: “Perugia credo abbia dato una buona e bella dimostrazione di forza. Noi potevamo giocare in maniera diversa ma c’è stata poca lucidità, non abbiamo fatto le cose che dovevamo fare e che avevamo preparato, ho riscontrato poca attenzione. In questo dobbiamo cambiare in fretta almeno per fornire una prestazione diversa a Novara, poi il risultato lo vedremo alla fine, perché giocando come ieri non possiamo crescere. Dovevamo essere lucide quando avevano la palla loro e molto aggressive quando ce l’avevamo noi, non siamo riuscite a fare né l’una né l’altra cosa e questo è il rammarico più grande perché avevamo lavorato bene in settimana”.
“Abbiamo perso a muro e in difesa – commenta la vice capitana
Stefania Paccagnella – Loro hanno un attacco molto forte con la Francia che ha fatto la differenza e noi non siamo riuscite a fermarla. Abbiamo giocato meno bene della gara di andata soprattutto in servizio, muro e difesa; a ricostruire il gioco eravamo presenti poi però dal momento che non si riesce a contrattaccare perché manca la difesa risulta difficile contro una squadra che va sempre a punto in attacco”.
Ora alle biancorosse aspetta un ravvicinato big match in trasferta contro la capolista Novara, in programma mercoledì 8 marzo alle 20.30. Una sfida che nella gara d’andata ha visto la Minetti Infoplus Vicenza cedere 3-1 al PalaCia dopo essere riuscita a strappare il primo set alle piemontesi.
“Con Novara proveremo a vincere come facciamo sempre – spiega Valentina Borrelli – anche se si tratta di una squadra con un organico formato da molte campionesse, entriamo in campo con la voglia di fare qualcosa di importante”.
Dello stesso avviso la centrale biancorossa Arrighetti: “Andiamo a Novara comunque con uno spirito positivo, dobbiamo continuare ad essere convinte delle nostre possibilità e cercare di dare un po’ di più per fare bene”.