Minetti Infoplus Vicenza: un calendario elegante e per tutti
Autore: Lega Volley Femminile
23 Dicembre 2006


Elegante, glamour, a volte un po’ sbarazzino. Il nuovo calendario realizzato dal Vicenza Volley, il settimo della serie, si presenta così. Dodici foto di grande effetto, con le ragazze della Minetti abbinate ai prodotti del merchandising firmati dalla società che fanno capolino qua e là: una volta è una cravatta, un’altra una bottiglia di amarone, un’altra ancora un orologio. “L’idea di base era proprio quella di usare le ragazze come testimonial – racconta Giovanni Paolo Leoni, il fotografo che ha realizzato gli scatti -. Poi le foto sono venute bene, e abbiamo deciso si sviluppare il progetto anche per il calendario”.

Il risultato non deluderà i tanti tifosi della biancorosse. “Abbiamo cercato di rendere la femminilità delle ragazze, più che il lato sportivo, e di vedere le atlete anche da un punto di vista diverso, in un atteggiamento meno usuale – continua Leoni -. Per questo avevamo fatto anche degli schizzi preparatori con l’art director Andrea Castiglia, il cui contributo è stato preziosissimo, in modo da  aiutare le ragazze a trovare la posa che le facesse sentire più a loro agio. Devo dire che il risultato è buono, e tutte si sono prestate volentieri”.

Dietro gli scatti c’è il lavoro di un’equipe di professionisti che per due giorni ha circondato di attenzioni le pallavoliste, come mostrano le foto esclusive del backstage che vi mostriamo in anteprima. Accanto a Leoni e Castiglia, c'è dunque stato il lavoro paziente di Antonella Cozza al trucco, e le acconciature studiate per esaltare il lato migliore di ogni ragazza da Mara Diffusion. Non è mancato qualche problemino, superato sempre grazie al gioco di squadra: fotografo e “coreografi” si sono superati per convincere anche le meno disinvolte a rilassarsi davanti all’obiettivo, per trovare l’inquadratura giusta per vincere resistenze e titubanze, oppure per mascherare fasciature che per delle atlete sono, purtroppo, all’ordine del giorno. Alla fine  l’impressione è che, nonostante i tempi serrati, tutti si siano divertiti. Il fotografo, che ha avuto modo di conoscere meglio l'affascinante – è il caso di dirlo – mondo della pallavolo rosa. E anche le ragazze. Tanto che qualcuna, raccontano i bene informati, ha continuato a bazzicare il set anche dopo aver concluso il proprio turno come modella.

E che l'atmosfera fosse quella giusta si vede anche nelle dodici fotografie. Raffinate, ma al tempo stesso molto semplici, in cui si alternano fondali bianchi e fondali scuri, e in cui non c’è nulla di superfluo a distrarre l’occhio dell’osservatore. “Gli sfondi sono volutamente essenziali, perché volevamo che il protagonista assoluto fosse la figura femminile, ed eventualmente i prodotti – continua il fotografo -. Del resto uno sfondo pulito funziona sempre, così come l’alternanza tra il bianco e il nero che rende vivace il calendario, e che è sempre elegante. L’idea di fondo era proprio quello di fare qualcosa di elegante, ma senza eccedere, anche perché ci sono già troppi calendari che hanno immagini spinte. Il nostro, invece,vuole essere adatto a tutti”.

 

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