Riprendono questa mattina gli allenamenti della Minetti Vicenza. L’anticipo su Sky Sport 2 con la Monte Schiavo Jesi di sabato 11 ottobre (fischio d’inizio alle 16.30) ha fatto slittare indietro di un giorno i programmi delle biancorosse, che si ritroveranno a lavorare già da oggi al PalaRewatt con una seduta di pesi e tecnica in mattinata e di gioco nel pomeriggio. A meno di una settimana dal via ufficiale della stagione, il tecnico della Minetti Mario Fangareggi fa il punto della situazione.
“Arriviamo da una settimana positiva, a parte l’imprevisto dell’amichevole annullata non per problemi nostri non ci sono stati altri intoppi. Il tanto gioco di questi giorni ci è servito per crescere ancora negli automatismi di squadra. Ora pensiamo al campionato, giocando di sabato tutto il programma della settimana è anticipato. Dobbiamo raccogliere tutto il lavoro fatto in questo primo periodo”.
Come giudica in generale il precampionato?
“È stato un precampionato con molte partite difficili, abbiamo deciso di metterci subito alla prova con avversari di buon livello perché era più utile così. Abbiamo alternato alti e bassi, ma comunque siamo cresciuti molto. Il vero test inizia adesso, il parametro è il campo e il calendario ci mette subito di fronte ad avversari impegnativi. Una cosa positiva di questo inizio di stagione è stata la scoperta di un blocco di giocatrici tutte pronte a scendere in campo, non ci sono sette titolari e basta. Durante la preparazione abbiamo lavorato tanto e le ragazze non si sono certo risparmiate, siamo fiduciosi di essere pronti”.
Che idea si è fatto per ora delle altre squadre?
“Difficile a dirsi, con questi acquisti dell’ultimo momento, giocatrici che devono ancora arrivare o da poco aggregate… Sarà un campionato strano, soprattutto all’inizio, in cui anche le cinque big avranno le loro difficoltà. È un campionato difficile da codificare, certo sulla carta e non solo, Jesi, Pesaro, Bergamo, Novara e Perugia partono davanti alle altre, ma non sarà semplice per nessuno e i momenti difficili arriveranno per loro come per noi”.
Cosa è cambiato per lei rispetto alle precedenti esperienze in panchina?
“I campionati sono difficili tutti, ci sono tante cose a cui bisogna pensare indipendentemente dalla categoria. In serie A1 c’è molta più organizzazione e professionalità, c’è l’attenzione anche ai minimi particolari e siamo messi nelle condizioni migliori per lavorare. A parte questo non ci sono tante differenze”.
Tra un po’ arriverà il momento di pagelle, stelline e valutazioni, cosa si aspetta per la Minetti?
“Come persone e come sportivi siamo convinti di quello che facciamo indipendentemente dai giudizi esterni. Dobbiamo porci obiettivi ambiziosi ma possibili, senza ascoltare quello che pensano gli altri, questo non ci deve interessare. Un professionista è sempre lucido, sa cosa deve fare e pensa al risultato da raggiungere. Il nostro obiettivo a lunga scadenza è la permanenza nella categoria, quello più pratico è di cercare di fare punti in ogni partita. Capiterà di perderne da una parte e di prenderne da un’altra. L’importante è scendere in campo con una mentalità battagliera, pronti ad approfittare di tutte le occasioni che si presenteranno”.