Minetti Vicenza – Riso Scotti Pavia 2-3
(22-25, 25-20, 22-25, 25-16, 11-15)
Minetti Vicenza: Curcic 22, Devetag 20, Ensabella ne, Dall’Igna 1, Strobbe ne, Santini ne, Kucerova 9, Mattiolo, Ikic 14, Rroco ne, Paccagnella 15, Tirozzi 9, De Gennaro (L). All.: Baraldo
Riso Scotti Pavia: Pachale 25, Borgogno 8, Terranova 1, Bland 15, Spinato, Carocci (L), Lehtonen 16, Horvath 13, Bergomi, Tacconi ne, Poma ne, Caroli 1. All. Milano.
Arbitri: Tanasi (SR) e Gnani (FE)
Note: Spettatori: 1503, incasso: 3231 euro. Durata set: 29′, 25′, 24′, 22′, 18′. Tot 1h 58″. Vicenza: battute sbagliate 6, vincenti 5, muro 15, errori 22. Pavia: b.s. 5, v. 0, m. 12, e. 15.
Non basta alla Minetti una buona prestazione contro Pavia per centrare al PalaRewatt la prima vittoria stagionale. In un palazzetto ancora una volta stracolmo e con il debutto in panchina da primo allenatore per il vicentino Maurizio Baraldo le biancorosse hanno messo alle corde la Riso Scotti in tutti in fondamentali, ma nei momenti decisivi qualche ingenuità e l’esperienza di Pachale hanno fatto la differenza in favore delle lombarde: 25 i punti alla fine messi a segno dalla tedesca. Un peccato per Vicenza, reduce da una settimana durissima sotto tutti gli aspetti, che con un po’ di cinismo in più avrebbe potuto portare a casa il terzo set, perso in extremis con lo stesso punteggio del primo (22-25). Alla fine sono di più i punti, i muri, gli ace e gli attacchi vincenti per Paccagnella e compagne, con una Devetag da record (11 le stoppate vincenti della centrale friulana), ma la divisione della posta premia maggiormente le ospiti e non consente alla Minetti di festeggiare. Di positivo resta una riduzione degli errori e un miglioramento in classifica per le biancorosse, che se da una parte lasciano oggi per strada almeno un punto, dall’altra agganciano Chieri a quota 3 e riducono il gap nei confronti delle altre dirette concorrenti tutte rimaste a secco.
LA CRONACA. La Minetti deve rinunciare a Tirozzi in partenza e schiera così Dall’Igna in palleggio in linea con Curcic, Kucerova e Ikic in banda, capitan Paccagnella e Devetag centrali, De Gennaro libero. La Riso Scotti risponde con Spinato in regia, Lehtonen opposta, Pachale e Horvath laterali, Borgogno e Bland, Carocci libero.
L’avvio è di Vicenza (2-0), ma Pavia rintuzza subito e mette la testa avanti. Sul turno di battuta di Lehtonen la Riso Scotti fabbrica la sua prima fuga (8-13) favorita dai problemi dell’attacco di casa che fatica ad andare giù. Il gap aumenta fino al 10-18, quando parte l’ennesima rimonta delle biancorosse che costringe il tecnico ospite al time-out dopo un parziale di 4-0. La Minetti ci prova con il cuore fino al 20-23, ma al terzo tentativo Bland riesce a mettere a terra il pallone del set (22-25).
Nel secondo set la Minetti sembra prendere le misure agli attacchi ospiti e le lombarde reagiscono forzando i colpi con due errori (5-2). Pavia reagisce con l’attacco e il muro dell’ex Lehtonen (6-5), ma rimane sotto alla prima sosta tecnica (8-7). Vicenza spinge sull’acceleratore con il turno di battuta di Kucerova (11-7), le ospiti reagiscono (11-10) e si avanza ancora con l’elastico: l’ace di Paccagnella scatena le biancorosse con il buon momento di Ikic in attacco (15-10). Il break stavolta regge, anche se la mossa di coach Milano (dentro Terranova) dà i suoi frutti fino al 20-17. La Minetti risolve i problemi in attacco e con Kucerova e Curcic pareggia il computo dei set (25-20).
Nel terzo parte ancora avanti Vicenza, attenta a muro e efficace in attacco con Curcic (8-5). La reazione ospite conduce alla nuova parità sul 10-10. Il tira e molla è simile a quello del set precedente: la Minetti allarga (13-10), la Riso Scotti replica (13-12) ma gli errori di Bland molto nervosa rilanciano la corsa delle biancorosse (16-13). Sul 20-17 coach Milano spende il suo secondo time out e la chiamata si rivela opportuna: alla ripresa il muro pavese azzecca le scelte su Kucerova e Paccagnella e Vicenza non riesce a sfruttare la situazione favorevole (21-21). L’uno-due di Pachale rilancia Pavia che chiude con un muro di Borgogno.
Nel quarto Baraldo gioca allora la carta-Tirozzi, fermata in settimana da uno virus influenzale. La napoletana entra sul 3 pari è da una scossa alle compagne: 7-3. Entra Caroli per Borgogno, ma Vicenza domina. L’11 a 5 è un ace di Tirozzi, che in attacco passa di potenza. Curcic invece preferisce l’astuzia e il risultato non cambia (14-6). Horvath è in crisi, entra Terranova ma è tardi e Pavia si concentra ormai sul quinto set, che arriva dopo il 25-16 in favore delle padrone di casa.
Arriva così il terzo tie-break stagionale per le Minetti girls, che partono inseguendo e per due volte recuperano il break pavese, la seconda sul 7 pari. Tirozzi firma il momentaneo sorpasso (11-10), ma nel finale si scatena Pachale che chiude la contesa con qualche protesta vicentina per un paio di doppie non fischiate a Pavia.
DAGLI SPOGLIATOI. “Il rammarico maggiore è per il terzo set – commenta l’esordiente tecnico della Minetti Maurizio Baraldo – Eravamo avanti 21-18 e non siamo riusciti a mettere il pallone a terra. Mi è piaciuta la reazione nel quarto, nel complesso abbiamo limitato il numero degli errori, commettendone pochi ma in alcuni casi pesanti, come i due del tie-break. È stata comunque una settimana difficilissima per tutti, per le ragazze e per noi dello staff dopo l’episodio di Mario che purtroppo ha dovuto lasciare la guida della squadra. Dopo la prestazione di oggi sono comunque ancora più convinto che la nostra posizione in classifica non rispecchia il nostro effettivo valore, lotteremo per risalire al più presto la china”.
A fine gara il presidente della Minetti Giovanni Coviello fa i complimenti alle sue giocatrici e puntualizza sul comportamento del primo arbitro:
“Ho dato un giorno di riposo in più alle ragazze come premio per la prestazione e per far scaricare un po’ la tensione. Oggi meritavamo di vincere tre a uno, potevamo farlo con un po’ più di lucidità di tutti nel terzo set quando eravamo in vantaggio 21-18 e senza gli errori del primo arbitro Tanasi nel quinto con addirittura il rifiuto di ricevere il dvd del set per verificare se avesse torto o ragione. È un arbitro giovane, ma rifiutando il contributo tecnico di una verifica per se stesso (in cui magari avrebbe trovato conferme al suo operato) non crescerà e continuerà a penalizzare il lavoro altrui. Rimane comunque la buona prestazione di squadra ed essere rimasti agganciati al gruppone grazie al punto fatto e agli altri risultati”.