Minetti Vicenza: il gm Coviello “a muro” su De Gennaro e pensa al futuro
Autore: Lega Volley Femminile
19 Aprile 2009

La Minetti Vicenza esprime amarezza per le dichiarazioni di Moky De Gennaro rilasciate a Pallavolo Supervolley nel numero di aprile ora in edicola, fatte quindi a campionato ancora in corso, che qui riportiamo:

“Siamo una squadra giovane e non abbiamo mai avuto un tecnico che potesse sopperire alla nostra inesperienza. Il cambio da Fangareggi a Baraldo non ha dato la scossa nè a noi, nè alla stagione. Come ha detto una mia compagna, con un tecnico come Manuela Benelli eravamo otto in campo. Ho continuato ad allenarmi con il massimo impegno, ma stagioni come questa segnano”.

Il general manager Giovanni Coviello vi trova, intanto, delle “conferme sulle analisi fatte sui motivi dell’inattesa ed evitabile retrocessione, sostanzialmente un deficit di aggressività e di voglia di remare tutti e tutte insieme in una sola direzione per il bene della società e senza alibi specialmente sulla giovane età e sull’inesperienza, visto poi che sei su sette delle giocatrici partite quest’anno come titolari erano quelle dello scorso anno e che l’obiettivo era solo una tranquilla salvezza, non i play off e la Coppa Europea della stagione precedente. Moky De Gennaro è ancora giovane di età, sì, ma è in A1 da quattro anni, così come Stefania Dall’Igna, mentre Ivana Curcic (non proprio giovane) e Matea Ikic ci giocano da tre, Paccagnella da quando è… nata, Tirozzi ha fatto due anni in A2 ed era al secondo in A1, Devetag era al secondo in A1… A Benelli, poi, che ho tenuto a Vicenza per un ciclo di tre anni, esauritosi per vari e reciproci motivi, va ancora tutta la mia stima avendola di fatto rilanciata io in A1 dopo anni anche difficili in A2 e dopo l’unica parentesi in A1 a Ravenna legata anche a motivi “geopolitici”. Ma anche Benelli con giocatrici esperte come Leggeri, Mifkova e Paccagnella lo scorso anno con noi ha perso la Challenge Cup e quest’anno con… “baby” come De Luca, Mifkova, Ssuschke si è salvata all’ultima giornata grazie alle sconfitte di Chieri e Santeramo. Ma Benelli o non Benelli, che pure sa mantenere bene i suoi rapporti con le sue precedenti atlete, quello che mi stupisce, perchè sa tanto di alibi, è che certe cose vengano dette solo a fine campionato, quando tutto è irreparabile, mentre durante il campionato…

Io l’ho detto e lo ripeto, mi assumo, ovviamente e senza alibi, tutte le responsabilità avendo io scelto un gruppo, atlete e staff, che poi in campo non ha risposto adeguatamente, e sto lavorando da subito per riportare la società dove le compete con l’aiuto del nuovo consiglio direttivo. Non posso non ribadire, però, e a maggior ragione, dopo quanto letto, la mia stima personale a Mario Fangareggi e Maurizio Baraldo, due tecnici validi e leali, ma messi costantemente in difficoltà dalla mancanza di fiducia di alcune giocatrici da loro stessi sicuramente percepita e dichiarata ora pubblicamente da De Gennaro anche a nome di altre compagne. Una mancanza di fiducia esposta a giochi fatti e non magari prima, lealmente, quando caso mai ci sarebbe stato ancora il tempo per intervenire se, quando pure avevo chiesto lumi ad alcune atlete che reputavo di riferimento, ne avessi conosciuto non i silenzi (assenso o dissenso o, peggio, mancanza di idee?), ma le perplessità reali e oggettive e le avessi condivise. Ma ora non posso, neanche, non fare una domanda a Moky, e a chi magari la pensa come lei: perché ha accettato di prolungare il contratto a tre anni (e non solo lei per tre anni, mentre altre lo hanno firmato per due o uno) o non ha chiesto di disdirlo quando già conosceva, oltre alle compagne giovani e inesperte a cui accenna, anche il nome dell’allenatore delle cui qualità tecniche doveva pur essere informata, almeno parzialmente e per frequentazioni comuni?”

La società si ferma qui (“perché, anche sulla base degli errori di quest’anno, devo pensare al futuro” chiude Coviello “e perché di ragazze a cui voglio bene, come Moky e Stefi, voglio mantenere i ricordi dei momenti, tanti, migliori”) e lascia rispondere i suoi stessi allenatori messi in discussione, sicuramente in maniera intempestiva, dalle dichiarazioni di De Gennaro, a partire da Mario Fangareggi:

“Non mi interessa far polemica sulle dichiarazioni di De Gennaro apparse recentemente su Pallavolo Supervolley. Sono piuttosto ancora amareggiato per non aver raggiunto l’obiettivo che ritengo tuttora questa squadra avesse il potenziale tecnico per raggiungere: la salvezza. Tengo però a precisare che il problema di questa stagione non è certo stato l’inesperienza, visto e considerato che molte giocatrici avevano alle spalle diversi campionati di A1 giocati. Inoltre in tanti anni ho imparato a vedere nella gioventù grosse risorse come motivazione e disponibilità a crescere, caratteristiche che non ho certo avvertito quest’anno. La presunzione di sapere già tutto quello che è giusto fare e il continuo confronto con quello che si faceva in passato ha portato a un clima di non ascolto in cui era sinceramente difficile crescere, nonché vincere. Proprio questo atteggiamento di continua chiusura mi ha portato, insieme all’insorgere di problemi di salute, ad abbandonare con grande dolore una squadra e una società per cui ho dato tutto me stesso. Io mi sono sempre preso le mie responsabilità e anche in questa situazione l’ho fatto dando le dimissioni e pensando all’interesse della squadra piuttosto che scaricare le colpe su altri e tenermi attaccato alla poltrona. Spero che anche gli altri si prendano le loro responsabilità e non si nascondano dietro al luogo comune che avere 22 anni è una giustificazione per qualunque cosa e che, perciò, non si hanno responsabilità”.

Maurizio Baraldo, che lunedì si incontrerà col gm Coviello per esaminare il passato e cominciare a verificare i programmi futuri, ha invece dichiarato: “Sono d’accordo con Moky per quanto riguarda la bravura di Manù Benelli, non a caso sono un suo accanito fan da quando era giocatrice… Ma la domanda che mi pongo è la seguente: perchè alcuni giocatrici, pur consapevoli della loro inesperienza vista le dichiarazioni di Moky, non ascoltavano le direttive impartite da chi ne aveva il compito, anzi facevano molte volte di testa loro dando ‘consigli’ o ‘rimproveri’ in prima persona, arrecando così disturbo a quelle atlete che invece avevano voglia di allenarsi in base alle indicazioni di chi ne aveva la responsabilità? Non penso quindi che si possa parlare di inesperienza delle giocatrici nascondendosi dietro l’allenatore di turno, ma solamente di presunzione, non professionalità e soprattutto di non rispetto dell’allenatore e delle compagne di squadra”.

SI AVVICINA IL TORNEO DI DONORATICO CON PROBLEMI DI ROSA VISTO CHE LE GIOVANI … INESPERTE DELLA NOVELLO DI B2 ASSALTANO I PLAY OFF

Parte della squadra riprenderà l’attività in settimana anche in funzione del torneo di Donoratico, per il quale, dice Coviello, “stiamo cercando giocatrici in prestito e in prova per completare la rosa delle presenti, non potendo convocare le quattro atlete della Novello Cama Edil papabili per la prossima A 2, visto che la squadra di coach Marchiaro sta ancora lottando per raggiungere i play off. La giovane età non è stato un alibi per le under 16 della VicenzaPiù Mosele Vicenza, la più giovane squadra di serie D (età media di 15,33 anni, ndr), per conquistare la promozione in C così come la giovane età non è un alibi per le ragazze di B2 (età media di 16,96 anni, ndr), anche questa la più giovane squadra nella categoria, per stare a un passo dai play off, quando, in un caso e nell’altro, le serie B2 e D sono piene di vecchie e navigate volpone! Così come la giovane età non è stato un freno per De Gennaro e Dall’Igna per le loro convocazioni nella nazionale maggiore già due anni fa. A loro auguro di tornare in quel giro, da cui sono uscite pure per qualche motivo, e prima che arrivassero ad allenarle Fangareggi e Baraldo, se sapranno ritrovare se stesse, piuttosto che guardare fuori di se stesse, come insegna la parabola della pagliuzza e della trave”.

A MAGGIO IL PROVINO PER BAILEY, MENTRE SI TRATTA PER MENCHOVA. Tornando al … futuro, finalmente, mentre la società ufficializza l’abboccamento con l’ex Tatiana Menchova, per un anno come opposta, poi come possibile team manager, e anche se sono molte le piste aperte sul delicato ruolo della palleggiatrice, è altrettanto ufficiale che la palleggiatrice statunitense Betsy Bailey, negli ultimi anni in Germania e Francia, arriverà per un provino nella prima settimana di maggio.

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