Minetti Vicenza – Scavolini Pesaro 0-3
(22-25, 13-25, 13-25)
Minetti Vicenza: Curcic 9, Devetag 3, Ensabella (L) ne, Dall’Igna, Strobbe ne, Santini 11, VanMeter 2, Mattiolo ne, Ikic 4, Rroco ne, Paccagnella 7, Tirozzi 2, De Gennaro (L). All. Baraldo.
Scavolini Pesaro: Lunghi ne, Garzaro 3, Wijnhoven (L), Skowronska 11, Brussa 1, Castiglione ne, Ferretti 3, Furst 8, Costagrande 15, Di Crescenzo 1, Guiggi 6, Jaqueline 9. All. Zé Roberto.
Arbitri: Gini (Ca), Longo (Gr).
Note. Spettatori 1405, incasso 3301,46 compresa quota abbonati. Durata set: 24′, 21′, 19′.Tot. 1h 04′.
Vicenza: battute sbagliate 4, vincenti 2, muro 6, errori 18.
Pesaro: battute sbagliate 3, vincenti 7, muro 10, errori 10.
La Minetti Vicenza si inchina di fronte alla capolista Pesaro che mantiene l’imbattibilità in campionato. Buone comunque le indicazioni che arrivano dalla sfida “impossibile” alla corazzata Scavolini, in particolare grazie un primo set di grande intensità che fa ben sperare in vista del match decisivo in chiave salvezza in programma tra sette giorni a Santeramo. Fra le biancorosse vicentine è da sottolineare la prova di Santini, 11 punti al suo esordio da titolare, ma nel primo parziale è stata tutta la squadra a girare al meglio soprattutto dal punto di vista dell’aggressività, facendo sognare i 1400 del PalaRewatt. Dal secondo set in poi l’armata di Zé Roberto ha però preso le misure a Paccagnella e compagne aggiudicandosi in scioltezza i restanti parziali di fronte a una Minetti che non ha mai smessi di lottare. In classifica restano cinque i punti di distacco da quello che ora è il duo Chieri – Santeramo, con le piemontesi giunte alla quarta vittoria di fila e le pugliesi avversarie del prossimo turno fermate in tre set a Conegliano. Con la grinta messa in campo oggi dalle biancorosse il margine dalle dirette concorrenti non sembra però incolmabile.
LA CRONACA. Qualche novità nella Minetti Vicenza in avvio, con Dall’Igna in regia in diagonale con Curcic, Tirozzi e Santini in banda, capitan Paccagnella e Devetag centrali, De Gennaro libero. Pesaro risponde con la formazione tipo: Ferretti in regia, Skowronska opposta, Costagrande e Jaqueline laterali, Furst e capitan Guiggi al centro, Wijnhoven libero.
L’avvio della Minetti è tutto cuore (3-3, 6-8) ed è soprattutto in difesa che le biancorosse di casa fanno vedere le cose migliori. Il primo tentativo di fuga della capolista viene subito richiuso dal muro di Santini (12-15). Jaqueline e Skowronska allungano ancora per le colibrì (13-18), Vicenza risponde con l’ace di Devetag (16-20). Curcic e Santini ci provano fino all’ultimo, 22-24, chiude però una perfetta fast di Guiggi (22-25).
Nel secondo set la Scavolini detta subito la sua legge (1-5, 4-8) e Baraldo prova a mischiare le carte inserendo Ikic per Tirozzi dopo aver esaurito entrambi i timeout discrezionali. Costagrande e Skowronska salgono di tono e per le biancorosse di casa la contesa si fa ancora più in salita (7-16). Ci vuole il muro a tre vicentino per fermare Jaqueline (8-17), ma le marchigiane non sono da meno e bloccano ripetutamente gli attacchi berici. La Minetti annulla due palle set aggiudicandosi due scambi chilometrici, alla terza possibilità però il primo tempo di Furst è subito vincente: 13-25.
Pesaro ha fretta di chiudere (0-3), Vicenza sbaglia due palloni e Baraldo interrompe il gioco per un minuto di consigli alle sue (1-5). Entra in campo la vicentina Garzaro al posto di Guiggi ma la musica non cambia: la Minetti deve faticare molto per ogni punto, alla Scavolini tutto riesce facile. Sul 5-13 scocca l’ora di Rachel VanMeter, Pesaro continua la sua corsa verso la vittoria ma è dell’americana l’ace dell’11-19. Nel finale c’è spazio anche per la diagonale Di Crescenzo – Brussa. Santini completa la buona partita con alcuni attacchi pregevoli. Due errori in ricezione concedono a Garzaro di porre il sigillo sul match (13-25).
I COMMENTI. Non è sorpreso per la buona prestazione il tecnico della Minetti Maurizio Baraldo:
“Avevamo lavorato molto bene in settimana sulla difesa e sull’attacco di palla alta, considerata la forza del muro di Pesaro. Nel primo set abbiamo giocato benissimo, si è rivista l’aggressività che avevamo perso dopo Castellana e siamo riusciti a chiudere a nostro favore molti scambi lunghi. Dal secondo poi Pesaro ha preso degli aggiustamenti tattici e ha iniziato a forzare in battuta creandoci parecchie difficoltà, 7 ace credo non li avessimo mai subiti. L’atteggiamento comunque è stato quello giusto, di positivo c’è che abbiamo fatto molto bene il primo parziale, non quindi per un calo delle avversarie ma per nostro merito. Questo ci fa ben sperare in vista della partita di Santeramo dove perdere significherebbe per noi una condanna”.
Stessi concetti per il presidente biancorosso Giovanni Coviello: “L”ottimo primo set e alcune fasi di gioco degli altri due, apprezzate anche dagli oltre 1400 spettatori, mi fanno ben sperare per la partita della vita di domenica prossima a Santeramo. Dovremo mantenere quell’intensità con costanza e soprattutto giocare in sei per continuare a sperare. Guardando anche il calendario dei prossimi due turni una vittoria domenica, meglio se da tre punti, riaprirebbe completamente i giochi con 3 partite su 4 da disputare poi in casa, inclusa l’ultima con un Cesena che si sta facendo risucchiare nella zona a rischio. È dura ma nulla è perduto e, quel che conta, molto dipenderà da noi”.