Yamamay Busto Arsizio – Minetti Vicenza 3-0
(25-19, 25-22, 25-21)
Yamamay Busto Arsizio: Ravetta ne, Vigano 11, Fernandinha 5, Valeriano 1, Esko 16, Kovacova ne, Matuszkova 14, Fokkens ne, Campanari 10, Borri (L), Ritschelova 9. All. Parisi.
Minetti Vicenza: Curcic 9, Devetag 2, Dall’Igna 1, Strobbe, Santini 7, VanMeter ne, Mattiolo ne, Ikic 7, Rroco ne, Paccagnella 9, Tirozzi 1, De Gennaro (L). All. Baraldo.
Arbitri : Pozzato (Bz) e Falzoni (Bo)
Note. Spettatori 2354, incasso 5819. Durata set: 25′, 25′, 28′. Tot. 1h 18′.
Busto A.: battute sbagliate 10, vincenti 5, muro 10, errori 26.
Vicenza: battute sbagliate 4, vincenti 0, muro 7, errori 9.
La Minetti Vicenza non riesce a trovare l’exploit nell’ultimo viaggio stagionale e con il 3-0 di Busto Arsizio chiude le trasferte del 2008/2009 senza vittorie. Come sette giorni con Sassuolo il risultato però non dice tutto di un match giocato con buon piglio dalle ragazze di Maurizio Baraldo, capaci di portarsi in avanti nel punteggio nei primi due parziali e di superare quota 20 sia nel secondo che nel terzo set. Ancora una volta le biancorosse hanno faticato a mettere giù il pallone nelle fasi cruciali dell’incontro, anche per merito di un Busto a tratti falloso nei fondamentali ma molto ben organizzato. Per le biancorosse l’obiettivo è ora di chiudere la stagione con una vittoria davanti ai propri tifosi sabato 11 aprile contro la Solo Affitti Cesena.
LA CRONACA. La Minetti parte con Dall’Igna in regia in diagonale con Curcic, Ikic e Santini in banda, capitan Paccagnella e Devetag centrali, De Gennaro libero. Busto risponde con Fernandinha al palleggio, Matuszkova opposta, Viganò ed Esko laterali, Ritschelova e Campanari al centro, Borri libero.
L’avvio è tutto vicentino grazie a Curcic e a una Yamamay fallosa (0-4). La reazione delle padrone di casa passa per la mani di Matuszkova ed è ancora più veemente (8-4). Busto prende il largo nelle fasi centrali del set con Viganò (17-9), quando Vicenza soffre in fase di ricezione. Nel finale è però la Minetti a fare bella figura con alcune belle combinazioni tra Dall’Igna e Paccagnella che valgono un break di 0-5 (22-17). Un punto di esperienza di Ritschelova interrompe il buon momento berico e Campanari in veloce chiude alla seconda occasione sul 25-19. Curcic (6 punti) risponde a Esko e Matuszkova (altrettanti ciascuna)
Il secondo parziale è più equilibrato, nonostante il 3-0 iniziale condito da due ace di Fernandinha. Il margine resta immutato fino al 9-6, ma quando va in battuta Curcic tutta la Minetti e Ikic in particolare mettono il turbo (9-12). Dopo l’inevitabile time-out bustocco arriva anche la reazione delle padrone di casa che tornano a condurre 14-12. La Yama allunga ancora (18-14), Vicenza trova l’ultima fiammata con Curcic e Paccagnella (21-19) ma ancora Campanari mette a terra il punto numero 25 (25-22).
Baraldo schiera Tirozzi al posto di Ikic nel terzo set, con Busto che continua a sbagliare tanto in avvio pur restando avanti nel punteggio (8-5). Si avanza punto a punto fino al 13-10, poi due ace consecutivi di Matuszkova lanciano la fuga della Yamamay (18-10). Torna in campo Ikic ma non basta per invertire l’inerzia del parziale; sono soprattutto i regali bustocchi a permettere alle beriche di riavvicinarsi (22-18), ma dopo l’errore al servizio di Ikic Matuszkova e Campanari firmano i punti che per Busto Arsizio valgono un posto nelle prossime coppe europee.
IL COMMENTO. Queste le dichiarazioni a caldo del tecnico biancorosso Maurizio Baraldo:
“Abbiamo giocato contro una squadra molto bene organizzata a muro e in difesa e con alcune ottime battitrici, in alcune rotazioni abbiamo trovato molte difficoltà a mettere giù il pallone nonostante avessimo studiato queste situazioni in settimana. Loro hanno difeso e murato molto bene. Di positivo c’è che abbiamo ridotto molto il numero degli errori, purtroppo non abbiamo fatto abbastanza nei momenti caldi per portare a casa almeno un set. In settimana ci stiamo allenando con la massima intensità, l’obiettivo è di chiudere con una vittoria contro Cesena sabato davanti al nostro pubblico”.