Nel dopo partita l’umore in casa
Monte Schiavo Banca Marche non è dei più felici.
Le assenze hanno condizionato la gara ma coach Abbondanza non cerca alibi.
“C’è rammarico – dice in sala stampa – potevamo gestire meglio i finali di primo e secondo set, come fatto a Santeramo.
Avevamo in mano la palla per vincere entrambe le frazioni.
Sono contento per quello che la squadra ha fatto, soprattutto per il lavoro tra il muro e la difesa. Purtroppo ci sono mancati gli attaccanti”.
Quella vista al PalaTriccoli è stata una Monte Schiavo con tante giovani, ben cinque.
“Le ragazze della B2 hanno dato il loro contributo – spiega il tecnico romagnolo – qualcosa da rivedere nel nostro gioco c’è ma l’assenza di
Elisa Cella è grave per noi.
Lei non è solo una buona giocatrice di posto quattro ma dà anche equilibrio alla squadra.
Oggi l’unica che riceveva era il libero Zilio, anche per questo abbiamo faticato. Dobbiamo sistemare l’attacco, dove Zamora deve ancora capire bene il campionato italiano.
Lei è un attaccante forte ma l’infortunio alla spalla ha pregiudicato il suo rendimento”.
Quella mandata in campo nel primo set da Abbondanza è stata una formazione totalmente sperimentale, con entrambe le palleggiatrici in campo.
Una scelta obbligata visti gli infortuni di Cella e Padua.
“Irene aveva uno stiramento al polpaccio che si è procurata a Santeramo – rivela il coach rossoblu – rischiava uno strappo, però nel terzo set ha provato a giocare.
Non si è allenata tutta la settimana, che per noi è stata durissima. Un giorno ci siamo addirittura ritrovati in sei a fare allenamento.
Onore a chi è sceso in campo, alle giovani ed in particolare alla quindicenne Francesca Imprescia, che quando è entrata in campo ha rivitalizzato la squadra: davanti a sè ha un grande futuro”.