Monte Schiavo Banca Marche Jesi: buoni progressi nella vittoria su Roma
Autore: Lega Volley Femminile
21 Ottobre 2007

MONTE SCHIAVO BANCA MARCHE JESI – 1^ CLASSE ROMA 3-0

MONTE SCHIAVO BANCA MARCHE:
Togut 16, Bedin n.e., Negrini 11, Rinieri Dennis 1, Marcelle 1, Padua 3, Calloni 7, Cella 7, Chmil 4, Puerari L. All. Abbondanza
1^ CLASSE:
Corvese n.e., Scognamillo L, Drozina 3, Pepe n.e., Carminati 3, Donà 4, Saccomani, Ciavarelli, Negy 10, Matuszkova 13, Marletta 9. All. Giribaldi
ARBITRI:
Corrado Toso e Daniele Zucca di Trieste

PARZIALI:
25-17, 25-18, 25-23

NOTE:
durata set: 22’, 23’, 25’ ; Monte Schiavo: attacco 43%, battute errate 7, battute vincenti 5, ricezione 73% (53%), muri 4. 1^ Classe: attacco 40%, battute errate 10, battute vincenti 2, ricezione 43% (perfetta 30%), muri 6. Spettatori 500.

La Monte Schiavo Banca Marche vince la sua prima gara di Coppa Italia, mettendo in luce dei progressi interessanti, pur senza le centrali Bown e Caroline.
Novità nel sestetto della Monte Schiavo con Abbondanza che conferma Marcelle palleggiatrice, Togut opposta, inserisce Padua al centro, al fianco di Calloni e Cella al fianco di Negrini in banda. Libero Puerari.
Risponde Giribaldi con Drozina palleggiatrice, Matuszkova opposta, Marletta e Carminati al centro, Donà e Nagy schiacciatrici di posto quattro. Libero Scognamillo.

Dopo una buona partenza delle ospiti (2-6), Togut e compagne trovano ritmo e gioco, agganciano le avversarie (7-7) e le staccano (11-8). Giribaldi chiama time-out sul 14-9: le sue ragazze sono fallose in battuta e la Monte Schiavo scappa via senza problemi (16-9).
Sul 19-13, Abbondanza manda in campo Chmil al posto di Marcelle.
La Monte Schiavo gestisce egregiamente il vantaggio, mantenendo alto il ritmo in attacco (52% contro il 33% delle avversarie) e in ricezione (83% contro il 57%).

Abbondanza conferma il sestetto che ha vinto il primo set anche nel secondo (con Chmil quindi in cabina di regia). La Monte Schiavo guida il gioco (8-6 e 16-10 ai due time-out tecnici) e rallenta solo sul finale, quando il divario in campo è davvero ampio: 22-14.
La formazione romana fatica in ricezione (ha il 36% di positive contro il 69% delle padrone di casa) mentre la Monte Schiavo con Togut e Cella è più determinata sottorete e non regala nulla alle ospiti.

Nel terzo, la partita si anima con Matuszkova che trascina la sua nuova squadra (7 i punti per lei). Roma avanza (7-8 e 15-16) e tiene uno scarto di due lunghezze (16-18 e 18-20), grazie ad un attacco più efficiente nonostante una ricezione che continua a faticare.
Sul 20-20, un attacco di Togut ed un ace di Rinieri lanciano la fuga rossoblu. Le jesine sono brave a non lasciarsi rimontare sul 23-22: Negrini piazza un colpo vincente e poi un’invasione a rete del muro romano decreta la fine del match.

“Siamo una formazione nuovo. Abbiamo apportato diversi cambiamenti: Nagy ha cambiato ruolo, da opposta è passata in posto quattro, Matuszkova è appena arrivata. Da questo punto di vista stasera è andata abbastanza bene. Dobbiamo trovare ancora i migliori meccanismi, la pallavolo è uno sport che va giocato di squadra”.
Così Elena Drozina nella conferenza stampa di fine gara. Alle sue parole hanno fatto seguito quelle di Irene Padua, schierata nel sestetto di partenza, al centro.
“Come è andata? Direi bene, considerato che ci mancano due centrali e che loro hanno davvero un buon muro. Ho saputo pochi minuti prima della gara che sarei partita titolare. Ho provato ed è andata bene, il ruolo di centrale è davvero difficile”.

“Abbiamo individualità forti per l’A2 – ha spiegato il tecnico della 1^ Classe, Giribaldi – adesso dobbiamo metterle insieme. Oggi senza una centrale ed il libero abbiamo faticato di più al cospetto di una squadra di A1. E’ stato per noi un test importante contro Jesi, c’è ancora molto da lavorare. Questa Coppa Italia ci servirà per il campionato, per noi le partite saranno delle continue verifiche”.
ù Se questo discorso vale per la formazione romana, possiamo dire che calza a pennello per la Monte Schiavo.
“Abbiamo avuto un inizio di campionato non brillante – spiega coach Abbondanza – stasera ho visto una crescita, soprattutto sul piano fisico, specie di Togut. Oggi è stato il primo vero test per Chmil, ha fatto vedere che può essere un buon aiuto per noi. I progressi? Ne ho visti in copertura, ed è un buon segnale perché significa che abbiamo giocato di squadra. Note positive? Oltre a quelle che ho detto, Cella e Negrini: sono venute fuori nei momenti importanti”.

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