Il sogno della
Monte Schiavo Banca Marche di vincere la sua prima Coppa Italia svanisce in finale contro Bergamo.
Per le prilline quella di domenica è stata una gara ricca di rimpianti, soprattutto dopo la splendida prova offerta in semifinale contro Perugia.
Nella gara decisiva è mancato soprattutto il gioco di squadra, come spiega il tecnico Emanuele Fracascia, al termine della finale.
“Oggi abbiamo faticato in attacco con Kilic e Togut, che in semifinale avevano viaggiato con medie molto alte.
Questa volta la squadra ha incontrato difficoltà in attacco e le percentuali lo dimostrano. Inoltre noi non siamo una formazione giovanissima e non siamo in grado di affrontare in meno di ventiquattrore due partite del genere”.
A stendere le prilline è stato soprattutto quel terribile parziale che Bergamo ha piazzato nel quarto set: dal 13-11 per le jesine si è passati al 25-14 per le lombarde.
“Abbiamo smesso di crederci – ammette il coach di Falconara – in ricezione abbiamo avuto problemi quando Piccinini è andata al servizio.
Lì siamo andati in difficoltà, prendendo anche due-tre break point ed a quel punto il gap è impossibile da recuperare”.
Dalla sua prima esperienza ad una Final Four di Coppa Italia femminile, Lele Fracascia comunque, si porta a casa qualcosa di positivo.
“Dopo una finale persa c’è sempre amarezza – ci tiene a chiarire – sappiamo che nei play-off non saremo costretti a giocare due giorni di fila, quindi avremo maggiori possibilità di recuperare.
Di buono c’è la semifinale che abbiamo giocato bene contro il Perugia padrone di casa: è un’esperienza che ci sarà utile”.