myCicero, Bertini e… l’anno che verrà
Autore: Volley Pesaro
2 Gennaio 2017

“Anno nuovo, vita nuova” recita un vecchio adagio che non troverà sicuramente d’accordo Matteo Bertini che sarebbe ben felice di concludere anche la stagione agonistica 2016/2017 come ha fatto con le due precedenti: 2014/2015: promozione dalla B1 alla A2; 2015/2016: campionato in cui la parola “salvezza” si sussurrava negli ambienti rossoblù ed invece la myCicero è andata ben oltre ogni previsione, risultando la vera sorpresa del torneo e sfiorando il colpaccio-promozione. Ed ora questo nuovo anno con una squadra (quasi) nuova di zecca ma con ambizioni ben marcate e dichiarate.

“Quello appena concluso è stato un anno lungo e intenso: direi che la vittoria di Olbia, in Coppa Italia, ha rappresentato il vero spartiacque della stagione passata, facendoci capire chi eravamo e cosa potevamo fare in quel torneo. Da lì in poi è stato un crescendo costante che ci ha portato fino alle semifinali play off contro Monza, vero fiore all’occhiello dell’annata. Peccato non aver compiuto l’opera ma l’infortunio occorso a Diletta Sestini è stata una mazzata, a livello morale, che ci ha fatto perdere le speranze: forse avremmo perso comunque ma, in quel momento, abbiamo avuto la percezione che l’ostacolo sarebbe diventato invalicabile. Quindi direi bellissima prima parte di 2016 – riprende il coach dopo un attimo di pausa – Tutto ciò ci ha spinto, in piena condivisione con la Società, ad alzare l’asticella delle ambizioni per la nuova stagione che è partita in maniera positiva: è stato costruito un gruppo omogeneo che tanto bene ha fatto, soprattutto in avvio, cogliendo subito 7 vittorie consecutive; poi è arrivata, inaspettata, la prima sconfitta contro Legnano, in casa, che ha minato le nostre certezze e i nostri automatismi… Ci siamo ripresi nel turno infrasettimanale contro San Giovanni per poi ricadere negli stessi errori, in maniera ancor più evidente, in quel di Soverato dove, forse, abbiamo toccato il punto più basso del nostro campionato. Infine il derby con Filottrano, giocato alla pari, ma deciso da episodi: loro sono state più brave di noi nei momenti topici della partita e il risultato è stato la naturale conseguenza… Quindi archivierei questa seconda parte di 2016 definendolo ‘agrodolce’, con una buona partenza alternata a questo periodo non felice, dove le avversarie ci hanno messo alla corda ma siamo pronte a ripartire consapevoli di ciò che ci attende”.

Hai concesso una pausa di 4 giorni: salutare per la myCicero o preferivi stare in palestra?

“Direi che è stato importante staccare la spina anche se solo per qualche giorno – risponde prontamente Matteo – perché avevamo bisogno di ricaricare le pile soprattutto a livello a mentale e la sosta è arrivata al momento propizio. Come ho sempre dichiarato, i campionati si vincono da gennaio in poi e quindi ora entreremo nella fase calda della stagione: dobbiamo lavorare tanto ma abbiamo anche grandi margini di miglioramento, soprattutto dal punto di vista mentale”.

E il lavoro si intensificherà perché ci sarà anche la Coppa Italia…

“Saremo molto impegnate… Speriamo solo di non viaggiare molto – scherza Bertini – l’obiettivo primario sarà quello di mantenere il secondo posto per avere una griglia migliore: vantaggi e svantaggi? Stare molto in campo ci consentirà di tenere sempre alta la concentrazione ed è ciò di cui abbiamo bisogno; il rovescio della medaglia è che, allenandosi poco, non avremo modo di provare nuovi schemi o migliorare ciò che non ha funzionato la partita precedente. E qui entrerà in gioco la panchina che avrà un ruolo fondamentale perché giocare ogni tre giorni ci obbligherà a far rifiatare qualche giocatrice: resta inteso che il campionato è la nostra priorità e quindi dovremo essere in forma per il periodo cruciale della stagione ma non sottovalutiamo la Coppa Italia che darà modo a chi ha giocato meno di mettersi in mostra”.

Torniamo al derby con Filottrano: da fuori è parso che la myCicero ci abbia impiegato due set per entrare in partita. Perché?

 “Nel primo set, fino al 17-17, abbiamo giocato alla pari: poi abbiamo preso un parziale di 0-6 che ci ha tagliato le gambe, rimarcando quanto detto prima in merito alla tenuta mentale delle ragazze. Nella seconda frazione idem come sopra: 5’ terribili di black out ci hanno mandato fuori giri consentendo a Filottrano di innescare la fuga decisiva; nel terzo parziale siamo entrati in campo con il giusto piglio: abbiamo rischiato qualcosa in più ottenendo buoni risultati; il quarto set è stato forse il più brutto dell’intera A2 per entrambe e gli 11 errori commessi dalla squadra di Bellano la dicono lunga sulla qualità tecnica del parziale stesso anche se sono state più lucide nel punto a punto. Noi, dal canto nostro, abbiamo avuto l’occasione di scappare sul 9-5, con una free ball a nostro favore non sfruttata, e poi ci siamo nuovamente smarrite perdendo lucidità anche nell’occasione dell’aggancio sul 24 pari. Ma sono soddisfatto della prestazione: ho visto tante cose positive e da quelle dovremo ripartire. Come detto dobbiamo migliorare dal punto di vista della tenuta mentale ma tenere la capolista sotto il 30% in attacco significa che abbiamo fatto un grandissimo lavoro con l’asse muro-difesa. In questo periodo ne ho lette e sentite di ogni – riprende il coach rossoblù quasi a volersi togliere qualche sassolino dalla scarpa – ma dopo aver rivisto la partita 4 volte posso dichiarare che ci è mancata solo maggiore lucidità in alcuni frangenti della gara”.

Te lo sei chiesto il perché?

“Forse la squadra avverte la pressione della posta in pallio e anche io ho fatto poco per togliere questo peso dalle loro spalle – ammette l’allenatore – e dopo la sconfitta di Legnano abbiamo perso serenità e convinzione. Giochiamo un po’ contratte e quando la palla scotta o subiamo due o tre punti consecutivi non riusciamo più a reagire. L’unica spiegazione è mentale perché poi, quando siamo serene, ci facciamo valere mostrando anche una buona pallavolo. Sarà questo l’aspetto principale da cui ripartiremo alla ripresa degli allenamenti”.

Chiosa finale sul pubblico: bellissimo il colpo d’occhio del PalaCampanara contro Filottrano…

Mi sono permesso di dire, a fine partita, che l’MVP della partita sono stati proprio gli spettatori sulle gradinate. Clima fantastico che ha riportato alla memoria dei pesaresi i recenti fasti quando su quel taraflex si esibivano giocatrici del calibro di Jaqueline, Sheila, Costagrande, Ferretti, Guiggi che hanno fatto la vera storia della pallavolo in questa città. Cosa dire? Speriamo di rivedere ancora il palazzetto così pieno!”

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