Il Bisonte Firenze
25/12/2024
Stessa storia, stesso Santo Stefano, stesso derby
Come da tradizione, Santo Stefano ormai vuol dire derby. Per il terzo anno consecutivo, il Boxing Day della serie A1 Tigotà propone la sfida di Pal...
LeggiLa Pallavolo Pinerolo Unionvolley, nel mese di maggio, apre le porte ad una importante collaborazione con Special Olympics Italia. La società sportiva si affaccia e si confronta con il mondo della disabilità intellettiva riconoscendo nello sport un potente strumento per sensibilizzare, diffondere e sostenere l’integrazione. Ma non solo, lo sport diviene un mezzo per educare i giovani alla comprensione ed alla valorizzazione delle persone in un’ottica di inclusione e rispetto reciproco.
Special Olympics nasce negli USA nel 1968 grazie a Eunice Kennedy Shriver, pioniere nella lotta globale per i diritti e l’accettazione delle persone con disabilità intellettive. È un’organizzazione riconosciuta dal Comitato Olimpico Internazionale con un programma educativo che propone ed organizza allenamenti ed eventi per atleti con e senza disabilità intellettiva e per ogni livello di abilità. Gli atleti, giovani ed adulti, sono il cuore di Special Olympics e in esso trovano successo, gioia ed amicizia vivendo nuove esperienze e crescendo in autonomia. Le famiglie, i volontari, i coach e gli atleti partner (compagni di squadra unificata che gareggiano al fianco degli atleti con disabilità) sono parte integrante di questa grande comunità che conta, in Italia, oltre 18.000 atleti dagli 8 anni in su. La mission è quella di dare l’opportunità a persone con disabilità intellettiva di gareggiare e allenarsi in una vasta varietà di sport olimpici durante tutto l’anno. Il divertimento certo non manca e le manifestazioni sportive che si svolgono a livello locale, nazionale e internazionale sono aperte a tutti e premiano tutti, sulla base di regolamenti continuamente testati ed aggiornati. Il giuramento dell’atleta Special Olympics è: “Che io possa vincere, ma se non ci riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze”.
Nel 2019 Special Olympics si è arricchita del Progetto Scuola, al quale partecipa l’istituto I.I.S. “A. Prever” di Pinerolo. L’obiettivo è quello di promuovere ed educare, all’interno della scuola, la conoscenza della diversità, intesa come risorsa per la società. Ed è qui che nasce la collaborazione con la Pallavolo Pinerolo, con l’intento di dare continuità al Progetto Scuola e l’opportunità ai giovani, con e senza disabilità intellettive, di essere leader nelle loro scuole ma anche nella comunità. Questa collaborazione ruota intorno agli Unified Sports, un programma di sport inclusivo che combina un numero approssimativamente uguale di atleti Special Olympics (atleti con disabilità intellettiva) ed atleti partner (atleti senza disabilità) per la formazione di squadre sportive. Nel mondo circa mezzo milione di persone prendono parte agli Sport Unificati. Le squadre sono costituite da atleti di età e abilità simili e nel caso della pallavolo le squadre vengono formate da 3 atleti Special Olympics e 3 atleti partner. Attualmente il gruppo squadra di Pinerolo è composto da 9 atleti Special Olympics (metà studenti e metà adulti), seguiti dalle professoresse Barbara Ribetto e Daniela Soave e dai dirigenti Andrea Tron, Gabriella Tolosano e Nicola Sgueglia.
Il presidente dell’Unionvolley Claudio Prina: “Non posso che essere soddisfatto di questa iniziativa, mi era già stata proposta tempo fa da Barbara Ribetto ma le condizioni non erano favorevoli, adesso grazie a Gabriella Tolosano e Francesco Dattila che hanno sposato in pieno il progetto e si sono attivati in prima persona, siamo riusciti a mettere in moto questa interessante attività. Come sempre se ci sono dei programmi e progetti importanti l’Unionvolley con Pallavolo Pinerolo non si tira indietro, questo mi rende ancora più orgoglioso perché stiamo dimostrando interesse anche verso chi è meno fortunato, dandogli la possibilità di fare qualcosa di importante nell’ambito sportivo e di svago. Siamo all’inizio e anche inesperti nel settore, speriamo vivamente di fare bene e del bene e che ci sia la possibilità di una lunga collaborazione”.