La nazionale femminile italiana ha raggiunto l’Olanda dove domani giocherà la prima gara stagionale, affrontando in amichevole ad Apeldoorn (ore 20) contro la squadra di casa. Match dal sapore particolare per Davide Mazzanti, che esordirà come ct delle Azzurre.
“L’emozione c’è perché è la prima, perché è un nuovo percorso che intraprendo e poi perché so che ci sono tante aspettative su questo gruppo: e questo fa si che il senso di responsabilità cresce ancora di più in questa prima gara in azzurro”. Il neo-tecnico tricolore ha iniziato così l’intervista della vigilia
Questo esordio se lo è conquistato con i risultati raggiunti con i club e con la trafila che ha fatto con le squadre azzurre: questo è il giusto approdo della sua carriera sino ad oggi?
“L’emozione della maglia azzurra è sempre la stessa. Sia con la nazionale seniores, che con quella juniores. Guidare l’Italia ti da sempre una sensazione particolare. Quando la indossi maglia ed entri in palestra hai una sensazione diversa da quando lo fai con quella di un club. Però devo dire grazie al club se torno a vestire questa maglia ed a provare tanta emozione.”
Che tipo di gioco potrà esprimere questa squadra?
“Ho chiesto alle ragazze di attaccare in tutti i fondamentali. Ho cercato di rompere l’idea del giocatore d’equilibrio, che secondo me è una idea che limita le atlete. Gli ho chiesto di essere creative. Ovviamente è un percorso lungo. La squadra l’abbiamo impostata così e ci vorrà un po’ di tempo per fare queste cose completamente. Sono curioso di vedere quanto coraggio e quanta creatività riusciranno a far vedere le ragazze sin dalla prima gara.”
La squadra da schierare c’è già nella sua testa?
“Il campo mi ha detto alcune cose. E su quelle ho messo in campo una probabile formazione. Ma i valori delle ragazze sono molto vicini, quindi ho molte soluzioni. Rispetto a quello che ho visto nei primi 12 giorni di lavoro tutto può ancora cambiare.”
La domanda che si fanno tutti è: Paola Egonu giocherà in posto 4 o in posto2?
“Paola inizierà da posto 2 queste qualificazioni. Poi vedremo se nel corso del Grand Prix la sposteremo o meno in posto 4. Lei ha gran voglia di provare a giocare come martello. Dipenderà dalle situazioni che si andranno a sviluppare dentro al gruppo. Lei ha dato massima disponibilità. Nella mia testa c’è anche questa alternativa. Adesso però non abbiamo tempo per lavorarci e quindi farà quello che ha fatto nel club giocare opposto e poi valuteremo se spostarla in 4.”
Cristina Chirichella nuova capitana: è una decisione che hai preso lei?
“La decisione è mia perché volevo dare un segnale alle ragazze, soprattutto alle più giovani. Cristina è ancora giovane, ma ha già fatto molte esperienze con questa maglia e che quindi può essere un esempio per le altre. Io credo che Cristina rappresenti sia l’esperienza che la gioventù, che c’è in questo gruppo. Il connubio perfetto di quello che avevo in testa”.