Norme per il tesseramento degli atleti transgender: ecco il documento approvato dalle Società della Lega Pallavolo Serie A Femminile
Autore: Lega Volley Femminile
15 Marzo 2017

Si pubblica di seguito il documento approvato dall’Assemblea delle Società di Serie A Femminile, inerente il tesseramento di atlete transgender nei Campionati di Serie A:
Le Società della Lega Pallavolo Serie A Femminile, riunitesi in Assemblea a Milano il 14 marzo 2017, hanno affrontato e discusso il tema del tesseramento di atleti transgender nei Campionati di Serie A.

Premesso che

Sino ad ora tutti i documenti e le richieste inoltrate sul tema sono stati prodotti sempre e comunque con particolare riguardo alla tutela dei diritti delle persone, del rispetto della privacy e della salvaguardia dei diritti di tutte le atlete e che su tale linea intendono proseguire, con l’unico obiettivo dell’ottenimento di regole chiare a tutela della disciplina sportiva della pallavolo femminile;

la Lega Pallavolo Serie A Femminile in data 22 Febbraio ha inoltrato alla Presidenza della FIPAV e per conoscenza alla Presidenza del CONI una richiesta di chiarimento sul tesseramento di una atleta in forza alla società Volley Nike Palmi militante nel Campionato di A2 per la stagione 2016/17;

la Lega Pallavolo Serie A Femminile essendo a conoscenza del Consensus Meeting del Novembre 2015 tenutosi presso la sede del CIO, relativo al tema denominato “Sex Reassignement and Hyperandrogenism”, e che lo stesso ha evidenziato alcune linee guida per le organizzazioni sportive quando si tratta di determinare l’eleggibilità a competere da parte di atleti maschi e atlete femmine, ha richiesto formalmente di venire a conoscenza se tali indicazioni del CIO fossero state recepite dalla FIVB e di conseguenza dalla FIPAV per il tesseramento dell’atleta in forza alla società Volley Nike Palmi;

nel caso fosse sancito il rispetto delle linee guida emanate dal CIO, la Lega ha richiesto di essere confortata in merito ai dati che disciplinano l’applicazione dei protocolli;

a seguito della mancata presa di posizione di FIPAV e CONI, la Lega Pallavolo Serie A Femminile in data 27 febbraio u.s. ha inoltrato una lettera al Presidente della FIVB chiedendo conto del regolamento in essere, delle eventuali applicazioni e delle procedure da seguire in simili casi;

in data 3 marzo il Direttore Generale della FIVB, Fabio Azevedo, ha risposto che per il fatto che la classificazione di un individuo come atleta uomo o atleta donna e l’ammissibilità alle competizioni sportive sono concetti separati, la riclassificazione di un atleta da maschio a femmina o da femmina a maschio non comporta l’ammissibilità automatica a partecipare alle competizioni del nuovo genere. L’ammissibilità è, insomma, da valutare separatamente;

a questo proposito la FIVB, pur a conoscenza dell’esistenza dei documenti e di linee guida emanate dal CIO (riferiti nella citata lettera), ha chiarito che tali documenti non sono applicabili allo sport della pallavolo. Dopodiché la stessa FIVB ha precisato che, in riferimento all’ammissibilità delle atlete nello sport della pallavolo, le norme prevedono che alle atlete di sesso femminile possa essere richiesto, caso per caso, di fornire un certificato di verifica di genere emesso dalla commissione medica FIVB o dal CIO per poter essere ammessa a partecipare alle competizioni sotto l’egida della FIVB. Viceversa – ha sottolineato – le normative vigenti non prevedono l’esistenza di tale procedura a livello nazionale. Ciò significa che la norma relativa al certificato di verifica del genere, per quanto attualmente previsto dai regolamenti FIVB, non si applica alle competizioni a livello nazionale;

la FIVB ha dunque concluso che l’ammissibilità degli atleti transgender in competizioni nazionali deve essere valutata secondo norme da emanarsi dalla Federazione Nazionale del Paese in cui l’atleta transgender vuole competere;

tale sistema di norme evidentemente determina un grave buco regolamentare, da colmare con apposite e attualmente non esistenti normative nazionali, secondo quanto comunicato da FIVB;

per tali ragioni, nella prima riunione del nuovo Consiglio Federale FIPAV tenutosi a Roma venerdì 10 marzo u.s., la Lega Pallavolo Serie A Femminile ha richiesto alla Federazione di attivare immediatamente una Commissione apposita che possa definire in breve tempo le regole per il tesseramento di atleti che cambiano genere e disciplinare per il futuro il tesseramento degli atleti transgender;

la FIPAV si è impegnata in tal senso a redigere regolamenti per il tesseramento di atleti transgender d’intesa con il CONI;
deliberano

che, in attesa, sia necessario aspettare l’emanazione di tali regolamenti prima di procedere al tesseramento di nuove atlete transgender; di richiedere alla Società Volley Nike Palmi di presentare, come promesso, i documenti medico-legali che attestino il cambio di genere dell’atleta transgender tesserata e sino ad oggi non conosciuti né dalla Federazione Internazionale Pallavolo né dalla Federazione Italiana Pallavolo; di chiedere infine alla FIPAV di recepire nelle normative che predisporrà sul tema la Legge in vigore n. 164 del 14 aprile 1982 relativa al cambio di genere.

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