Impegno serale per la Nuvolí AltaFratte Padova ed il suo campionato di serie A2 femminile, giovedì 23 novembre alle ore 20:30 le padovane chiuderanno il girone d’andata ospitando a Trebaseleghe la Sirdeco Volley Pescara.
Un match tra deluse quello che andrà in archivio in tarda serata, Nuvolí ad un punto e Sirdeco ancora a zero sono le due cenerentole del girone A ed affronteranno l’impegno entrambe con la consapevolezza che la sfida di giovedì potrebbe essere una delle poche occasioni per cancellare lo zero dalla casella delle vittorie stagionali.
La Nuvolí AltaFratte Padova arriverà a questo impegno dopo la trasferta in casa Tecnoteam Albese mentre la Sirdeco Pescara sarà reduce dalla sconfitta interna rimediata contro la Cda Talmassons, venete in grado di tenere il passo delle comasche sino al primo allungo di quest’ultime, pescaresi brave, dopo un primo set senza storia, ad impensierire le friulane terminando gli ultimi due parziali a quota 21 e 22 punti.
Un match sulla carta equilibrato con le due contendenti che appaiono poco nelle classifiche individuali di rendimento, la freccia più velenosa delle ospiti potrebbe essere l’opposta serba Milica Tosic forte dei suoi 118 attacchi vincenti (10ma) mentre nel fondamentale del muro i due attacchi dovranno fare i conti con l’altafrattina Ilaria Fanelli e l’ospite ex Club Italia Maria Teresa Bassi, entrambe a quota 16 muri vincenti. Infine in ricezione e tra le fila della Sirdeco brilla Emma Falcone con le sue 84 ricezioni perfette (sesta in classifica)
La Nuvolí AltaFratte Padova sorride maggiormente nelle classifiche di rendimento di squadra dove i suoi numeri nei punti fatti, nei muri punto e negli ace, la vedono prevalere sempre su Pescara.
Al termine della gara di giovedì sera le due formazioni avranno poco tempo a disposizione per preparare la sfida successiva di campionato, entrambe saranno impegnate infatti in trasferta domenica 26 novembre, Nuvolí AltaFratte Padova a Messina, Sirdeco Volley Pescara a Soverato, tutti match in programma alle ore 17:00.
A poche ore dal prossimo impegno la triestina Alice Trampus analizza la situazione attuale della Nuvolí AltaFratte Padova:
Penultimo posto in classifica ma con segnali importanti anche se non ancora sufficienti per strappare punti (penso ai 17 punti di Arianna Rizzo contro Bologna, il tuo terzo set contro Albese, chiuso con 5 punti, gli ingressi di Rachele Nardelli)… bisogna solo, si fa per dire, mettere insieme tutte queste prestazioni individuali in un gioco collettivo…
“Penso che quest’anno paghiamo l’inesperienza in una categoria dove nessuna di noi ha una base consolidata e in cui il livello tecnico e fisico è difficilmente paragonabile a quello di una B1. Sicuramente stiamo crescendo e ci sono state delle partite dove singolarmente abbiamo avuto dei picchi positivi, ma sicuramente manca una continuità di squadra. Ciò che dobbiamo fare ora è ritrovare le sicurezze per cercare di prendere qualche punto in modo da far ritornare l’entusiasmo che aiuta a far girare meglio le cose. Stiamo lavorando duramente per questo, ed il lavoro pagherà…”
Contro Pescara sarà l’ultima chance dell’andata per smuovere la classifica, poi ricominceranno 5 scontri con formazioni lassù in alto… ci proveremo?
“Ci proviamo ogni domenica, ognuna di noi scende in campo per vincere. Siamo un gruppo unito in un momento che certamente non è dei più sereni, ma stiamo lavorando sodo per arrivare al meglio alla gara”
In estate ci parlavi di un campionato di A2, rispetto alla B1, molto più fisico, direi che avevi azzeccato, come sta andando il tuo in AltaFratte?
Si, confermo che il divario tra le squadre di B1 e di alta classifica di A2 è notevole, il gioco è molto più veloce, mettere la palla a terra è più complicato viste le capacità in difesa e le altezze dei muri.
Per quanto mi riguarda, quest’anno sono entrata in un gruppo già formato dove tutte mi hanno aiutato ad inserirmi e nel quale mi trovo molto bene. Sicuramente in campo c’è qualcosa da affinare e migliorare ma in allenamento stiamo lavorando bene e sono sicura che i risultati non tarderanno ad arrivare”
Ti capita sovente di incrociare giocatrici che erano con te a San Donà in B1 (penso recentemente ad Anita Bagnoli e Bibiana Guzin) che rimpatriate sono? Contente di ritrovarvi? Forse con nostalgia rispetto a quegli anni nei quali la pressione nei vostri confronti era sicuramente inferiore?
“Vedere le persone con cui hai condiviso momenti di vita è sempre molto bello. Con Bibiana Guzin e Anita Bagnoli, oltre che l’appartamento e l’anno in B1, ho condiviso due finali nazionali giovanili e le emozioni che ho provato assieme a loro non le dimenticherò mai. Quasi come la pressione quando, perso il titolo regionale, abbiamo portato a casa lo scudetto U18”
(foto Gioacchino Pagano)