Buona la seconda. Dopo il tie break giocato (e perso) contro Modena, un altro tie break giocato (e vinto) contro Busto Arsizio. Massimo Bellano arriva in sala stampa con il consueto aplomb ma non nasconde la gioia per una partita «che abbiamo giocato molto bene nei primi sue set, trovando nel tie break le energie per riprenderci. E non era facile». A chi gli fa notare il carattere della sua squadra, il tecnico della Openjobmetis annuisce e spiega: «per la breve storia di questa squadra so che abbiamo queste capacità. E se vogliamo fare bene in A1 dobbiamo dimostrarlo ancora e ancora. Abbiamo tante ragazze giovani e che, secondo me, avranno un futuro importante: devono saper soffrire, individualmente prima che come squadra».
Una elogio particolare lo merita Daiana Giorgiana Muresan. L’opposto romeno era partita forte, ha accusato il calo personale e della squadra, ma nel tie break è stata decisiva. «Sono molto contenta – dichiara – per la vittoria, per come abbiamo giocato e come ci siamo riprese, per come abbiamo ben iniziato la stagione. Questo è un gruppo che ha qualità e carattere: ci potremo togliere tante soddisfazioni».
Al rientro per più di uno spezzone di gara (ha partorito solo tre mesi fa) la sua pari ruolo, Serena Ortolani, è stanca, un po’ delusa ma guarda al futuro con positività: «Non sono al top, e s’è visto nel quinto set. All’inizio non abbiamo avuto testa, poi abbiamo reagito. La squadra è in gran parte nuova: dobbiamo lavorare sull’amalgama del gruppo».
Carlo Parisi, invece, fatica a trovare spiegazioni per il blackout dei primi due set: «Abbiamo addosso tante paure, che sono poco giustificate per come ci stiamo allenando e stiamo giocando. Che cosa è cambiato dopo il secondo set? Non lo so, è difficile entrare nella testa di una giocatrice, figuratevi di tutte».