Si completa lo Staff Tecnico della Zanetti Bergamo per la stagione 2018|2019. L’ultimo arrivo in casa rossoblù è quello del Preparatore Atletico Michele Patoia, che affiancherà Matteo Bertini, il suo secondo Turino, il videoman Prezioso e lo scoutman Bonacina.
Interamente confermato, invece, lo Staff Medico: il medico Fabrizio Caroli, Direttore del Reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale di Romano Lombardo, sarà affiancato dal massoterapista Davide Pavanelli, dal massaggiatore Iacopo Caputo e dall’osteopata Luca Gastoldi.
Lunga l’esperienza di Patoia, nato a Marsciano (Pg) nel 1977, nel mondo del volley, non solo italiano: “Due anni in Azerbaijan e la Nazionale Slovena con cui sto attualmente collaborando – spiega il nuovo Preparatore Atletico della Zanetti Bergamo – In Italia Piacenza, Pesaro con Bertini, Bolzano, Perugia, Modena…
Quando mi ha chiamato Matteo per dirmi di questa opportunità ho pensato che fosse la tappa “storica” che mi mancava… Per me, ogni volta, varcare la porta del palazzetto di Bergamo è un’emozione: ci sono stato tantissime volte da avversario, qualche volta anche solo da spettatore ed è sempre stata un’emozione, una sensazione particolare. Questo è un posto importante che ha visto tanta pallavolo. Bergamo è Bergamo…”.
Come si lavora con Bertini?
“Bene. E’ esigente ma come piace a me. Io cerco di essere preciso e puntiglioso, e anche lui lo è dal punto di vista tecnico, tattico e del gioco. E’ una persona con cui si parla bene, con cui si collabora bene. E da subito ho trovato questo tipo di feeling con lui”.
Bergamo viene da una stagione sfortunata e segnata da tanti infortuni. Dal punto di vista atletico si riparte da zero e il lavoro dello staff sarà spesso sotto la lente d’ingrandimento…
“Preferisco non pensare al passato. Penso solo a programmare la stagione prossima che sarà per me importante a livello personale come lo sarà per la Società. Da questo punto di vista, io guardo avanti.
Per quello che riguarda il mio lavoro, cerco invece di fare sempre un’autoanalisi di quello che ho fatto”.
Conosci già qualcuna delle ragazze che troverai a Bergamo?
“Ho lavorato con Rossella Olivotto. Con le altre ci siamo già sentiti per un primo contatto e per avere un’idea di quella che è la loro situazione attuale a livello fisico. Con Olivotto e Mingardi ci siamo anche incrociati ai Giochi del Mediterraneo: io con la Slovenia, loro con l’Italia”.
Come imposterai l’inizio della preparazione?
“Abbiamo un’attesa abbastanza lunga. A tutte verrà dato un programma di avvicinamento, soprattutto a chi non sarà impegnato con la Nazionale.
Partiremo in maniera graduale, proporrò una serie di lavori per permettere a tutte di arrivare ai primi allenamenti in cui inizieremo a saltare e ad attaccare, senza le problematiche fisiche che ci sono normalmente a inizio stagione.
Mi piace molto lavorare sulla forza perché ritengo che sia una componente fondamentale come prevenzione degli infortuni. Unito a tutto quello che riguarda la parte preventiva e propriocettiva.
Da un punto di vista pratico, nelle prime due, tre settimane lavoreremo molto, naturalmente, in sala pesi e in piscina”.
LA SCHEDA. Michele Patoia nasce a Marsciano (PG) il 23 agosto 1977. Preparatore atletico, chinesiologo ed educatore fisico, è nel mondo del volley dal 1997, prima come allenatore nei settori giovanili della sua città e poi come assistente tecnico e preparatore atletico in serie B1.
Nel 2009 è assistente tecnico della Despar Perugia in A1 e nel 2011 si trasferisce in Azerbaijan dove è preparatore atletico e assistente tecnico del Igtisadchi Baku.
Torna in Italia per due stagioni, prima a Casalmaggiore e poi a Modena, fa ritorno di Azerbaijan, nel Lokomotiv Baku, quindi è preparatore atletico di Piacenza, Modena, Pesaro e Bolzano, sempre in A1 femminile.
Dal 2017 è preparatore atletico della Nazionale femminile slovena con cui ha conquistato la medaglia d’argento ai Campionati Mondiali under 23.
Le schede dello Staff
nella foto, da sinistra, Michele Patoia e Matteo Bertini