Pomì Casalmaggiore: la Pomì saluta il PalaFarina di Viadana
Autore: Lega Volley Femminile
8 Febbraio 2015

A poche ore dall’ordinanza di inagibilità del Pala Farina di Viadana e dalla decisione della VBC Pomì Casalmaggiore di emigrare per la gara interna con Forlì al Pala George di Montichiari giunge la notizia che la situazione dell’impianto viadanese si è ulteriormente aggravata. La struttura corre grossi rischi di vedere crollare la copertura in quanto una trave di sostegno sta cedendo. Piove insomma sul bagnato per la formazione e la società di Casalmaggiore che per voce del Presidente Massimo Boselli Botturi dichiara quanto segue.

“Prendiamo atto della impossibilità a proseguire la stagione al Pala Pomì che da tre anni ci ospita e dove ci avevano fatto sentire come a casa nostra, a causa delle preoccupanti lesioni che stanno mettendo a repentaglio la tenuta della copertura che rischia di collassare. Abbiamo condiviso con Forlì e con la Lega la decisione di emigrare per la quinta di ritorno al Pala George di Montichiari dove abbiamo trovato la grande ospitalità di chi gestisce l’impianto, Samuele Zambon, e della Metalleghe Sanitars Montichiari che ringraziamo di cuore”.

Scontato pensare al prosieguo della stagione e alla sede delle prossime gare casalinghe. “In settimana – continua la massima carica rosa – valuteremo una soluzione definitiva per le restanti gare di campionato e gli eventuali play-off. La decisione sarà presa cercando di tutelare l’identità della società, l’importanza che il movimento costruito attorno alla squadra ha assunto nel comprensorio casalasco-viadanese, i nostri tifosi ed abbonati e non da ultimi i nostri sponsors optando per la sede più vicina. Sarà nostra cura ovviamente confrontarci con la Lega e la Fipav che sono certo capiscono e capiranno la grave situazione con la quale ci stiamo confrontando”.

Tifosi ed abbonati sono particolarmente interessati alla decisione della società. “Ne siamo consapevoli e per questo la società approverà la scelta di restituire il rateo degli abbonamenti non usufruito da parte di coloro che non potranno raggiungere la sede designata delle gare casalinghe, dietro regolare richiesta degli stessi”.

Dopo l’impossibilità a giocare a Casalmaggiore, la necessità di emigrare a Viadana, ora la Pomì sarà costretta ad allontanarsi ulteriormente dal proprio territorio d’origine. “Confidiamo che questo sacrificio serva per responsabilizzare le amministrazioni locali, mi riferisco a quelle di Casalmaggiore e Viadana affinché le stesse possano farsi carico di una realtà sportiva che rappresenta l’eccellenza del territorio casalasco-viadanese e che ad esso sta dando prestigio. Auspico un tavolo comune quanto prima, sarebbe bello prendervi parte e ragionare insieme di futuro in termini di impiantistica sportiva”.

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