Primaidea.com Tortolì: i risultati dell'assemblea
Autore: Lega Volley Femminile
28 Dicembre 2005


Il dialogo si è aperto, l’obiettivo è di tenerlo vivace e foriero di proposte con la programmazione di altre assemblee popolari. Nell’accogliente teatro di Piazza Fra Locci si sono accomodati semplici tifosi, politici, imprenditori e giornalisti. Introvabili, invece, i nemici dell’Airone, quelli che preferiscono elucubrare pesantemente davanti al bancone di un bar o per strada. Non hanno trovato il coraggio di formulare le stesse accuse, spesso infamanti, davanti all’intero staff societario che, compattamente, si è schierato sul palco, pronto a ricevere critiche di ogni tipo.

 

Ennesimo chiarimento: non c’è aria di smobilitazione

A rompere il ghiaccio è stato il dirigente Mondino Schiavone. Serenamente, scandendo ogni singola parola, ha ribadito dei concetti che la stessa società aveva messo in chiaro nelle scorse settimane. Ha tranquillizzato i presenti confermando che l’Airone non è in vendita, che non c’è alcun club della penisola in trattativa per l’acquisizione dei diritti. Non si è dimenticato di ringraziare tutti coloro che nei 24 anni di vita della società, si sono prodigati nel farla diventare così importante.

Quanto al ritiro in Emilia Romagna, nessun mistero: la squadra ha bisogno di confrontarsi con compagini di alto rango, introvabili in Sardegna considerato che non esiste la B1 e tanto meno la A2 femminile. E pur di raggiungere la salvezza si è provveduto a mettere in atto un ulteriore sforzo finanziario.

 

Un occhio ai bilanci. I buchi non esistono se non nella mente di qualche detrattore

Il responsabile marketing ha snocciolato anche una serie di numeri: quelli che hanno consentito al sodalizio di Via Santa Chiara di disputare, fino ad ora, due campionati nel tempio internazionale del volley in rosa. La scorsa stagione, sulla scia di un legittimo entusiasmo scaturito dalla sorprendente promozione, si vollero fare le cose in grande stile, portando in Ogliastra atlete di alto rango, per una spesa complessiva di 1.600.000 euro. Una cifra elevata che, come ha più volte ribadito Schiavone, è stata coperta totalmente, anche con sacrifici extra da parte dei dirigenti che hanno dovuto mettere più volte mano al portafoglio.

 

Regione, Provincia, Imprenditoria locale: dov’è il vostro sostegno alla causa?

La stagione in corso è costata nettamente meno, con un bilancio totale che si aggira attorno al milione di euro. Schiavone ha messo in luce i disimpegni della Regione Sardegna, della Provincia Ogliastra, del Comune di Tortolì, che da tre anni non sborsa un euro, e del Consorzio Ogliastra per la Legalità; “quest’ultimo, a fronte di certe promesse, si è poi rimangiato tutto”. Gli stessi imprenditori locali hanno contribuito con una minima percentuale (appena 36 mila euro).Con un budget risicato, anche la squadra ne ha risentito ampiamente: ad una rosa ridottissima si è abbattuta anche la mannaia degli infortuni e delle incomprensioni che ha menomato ulteriormente le potenzialità dell’organico. Quello zero nella casellina delle gare vinte dice tutto, ma la voglia di salvezza è tangibile. L’importante acquisto della centrale americana Heather Bown dice tutto. 

 

Senza aiuti concreti, il titolo può essere messo in discussione. Ma qualcuno non ci sta

A questo punto Mondino Schiavone ha lanciato un monito: “se nessuno degli attori, pubblici e privati, che operano in Ogliastra, non ha alcuna intenzione di aiutarci concretamente, significa che la zona non merita la serie A1 e che ci dovremo accontentare della militanza in un campionato inferiore”.

Pronunciata con un velo di malinconia, la frase deve aver scosso gli animi della platea che a quel punto ha trovato il coraggio di dire la sua. Hanno cominciato i politici. Il sindaco di Tortolì Marcella Lepori si è detto orgoglioso di questa gradevole realtà, rimarcando come bisogna permettersela a tutti i costi, essendo un veicolo promozionale fondamentale per il turismo, la risorsa principale della città costiera. “Non voglio che l’Airone retroceda – ha gridato Lepori – ,deve rimanere a Tortolì”. E dal primo cittadino è arrivata la promessa di un congruo sostegno finanziario.

Il consigliere regionale ogliastrino Franco Sabattini ha ringraziato pubblicamente la dirigenza per il lavoro svolto fino ad ora, nonostante le difficoltà. “Dei loro innumerevoli sacrifici – ha detto il politico di Lotzorai – ne gode l’intero territorio perché il ritorno d’immagine è enorme”.

 

Come non sfruttare un veicolo promozionale dalle infinite risorse?

Mondino Schiavone, riprendendo la parola, ha ribadito come le porte della società siano aperte a tutti. Ha voluto elencare i vantaggi che una sponsorizzazione potrebbe trarre dalla promozione dell’immagine Airone. A partire dalle insegne nel palazzetto dello sport, fino alle scritte che comparirebbero sulle divise delle atlete, impegnate nei campi di tutta Italia, riprese dalle telecamere Rai e da un numero imprecisato di altre emittenti nazionali e regionali. La visibilità è dunque un vantaggio importante che solo la serie A1 può garantire in maniera così ampia.

 

Cento impresari per quattro mila euro

Attilio Piras è un noto imprenditore della zona. Chiamato indirettamente in causa, ha voluto avere subito chiarimenti sull’importo esatto di cui l’Airone necessita per chiudere la stagione in tranquillità. Mondino Schiavone, conti alla mano, gli ha risposto che occorrono ancora 400 mila euro. Piras ha sottolineato come l’Ogliastra abbia un trend bancario di tutto rispetto, superiore addirittura a molte altre zone della Sardegna. Basandosi su questa premessa ha sottolineato come non sarebbe complicato trovare 100 attività disposte a pagare 4000 euro ciascuna. La speranza è che anche questa proposta trovi legittimi riscontri.

 

L’Airone ha fatto molto per la zona, perché tante illazioni?

Del ruolo nel sociale dell’Airone e di quanto si sia fatto per evitare che la squadra, la scorsa stagione, giocasse fuori dai confini ogliastrini, ne ha parlato il Presidente Antonello Nieddu. “Abbiamo speso centomila euro per l’affitto del Palasport di Bari Sardo e per l’acquisto delle tribune smontabili – ha detto –Nieddu, scongiurando un allontanamento quasi certo verso il campidano (Quartu S. Elena), perché il Pala ITC era in ristrutturazione. Ma tifosi di Tortolì non ne ho visto tanti”. Poi continua: “Grazie all’impegno della vecchia amministrazione provinciale di Nuoro abbiamo un palazzetto con tutti i crismi, ma la gente continua a sbeffeggiarci”.

 

 

Altre proposte in pillole

Sono piovute anche proposte singolari. Qualcuno ha invitato il sindaco a chiedere un contributo di cinque euro a tutte le famiglie di Tortolì; il consigliere comunale Marco Deiana ha fatto riferimento all’azionariato diffuso. Il dirigente Franco Piras ha pensato a tutte le attività economiche di Tortolì (vedi alla voce alberghi) che con l’arrivo delle avversarie delle aironesse ottengono un considerevole ritorno economico: “perché non destinano almeno un incasso alla società”?

Infine la testimonianza di una sostenitrice incallita che ha seguito l’Airone anche a Lodi, nel corso delle indimenticabili finali play – off: “una gioia così grande l’ho provata solo quando sono nati i miei figli, grazie a quelle imprese in penisola sanno individuare Tortolì sulla cartina geografic

Visualizza sponsor