Sarà un battesimo di fuoco per la Trasporti Bressan Offanengo, che domenica inizierà la sua terza avventura consecutiva e della storia in A2 femminile ospitando l’Itas Trentino di Davide Mazzanti nella prima giornata del girone B. Appuntamento alle 17 al PalaCoim, con le neroverdi di Giorgio Bolzoni subito opposte a una delle pretendenti al salto di categoria. Il match inaugurale avrà un ulteriore sapore speciale per Rachele Nardelli: la schiacciatrice di Offanengo, infatti, è di origine trentina, al pari della palleggiatrice Ulrike Bridi. “Sarà emozionante – confessa la Nardelli, originaria di Povo – sia perché è la prima stagionale, sia perché sfidiamo una squadra forte come Trento e a livello personale perché giocherò contro la mia città. Penso che nel complesso l’esordio sia sempre impattante a livello emotivo per entrambe le squadre coinvolte nella partita. Per quanto ci riguarda, siamo cresciute nel corso delle settimane sotto il punto di vista della squadra, con più coesione anche nel gioco. Ovviamente c’è ancora molto da lavorare, ma siamo una formazione che può far vedere belle cose. Quali? Abbiamo un buon potenziale in battuta, che riusciremo a esprimere al meglio quando miglioreremo la gestione del servizio. Inoltre, possiamo far molto bene anche in difesa: con coach Giorgio Bolzoni ci lavoriamo molto ed entrando nell’ottica giusta può diventare un’arma importante”.
Capitolo-Itas Trentino. “Sarà difficile, è una squadra forte, ma essere in casa ci può aiutare. Abbiamo giocato tante amichevoli al PalaCoim; sarà un match di nervi e pazienza, dovremo sopportare picchi alti di Trento dovuti al valore delle sue giocatrici e riuscire a pensare alla palla dopo senza perdersi in aspetti secondari. Inoltre credo sarà importante dare tutto dall’inizio”. “Personalmente – confessa Rachele – ho tanta voglia di iniziare, il campionato con i tre punti in palio ha un altro sapore rispetto alle amichevoli. C’è voglia di agonismo e di sana competizione, un fattore che fa parte delle corde del nostro gruppo. In palestra sono felice di ciò che stiamo facendo con lo staff e mi trovo bene con le mie compagne, oltre a essere contenta della mia crescita. L’ambiente di Offanengo è molto familiare, si respira tanta voglia di crescere sia in campo sia fuori da parte della società; mi sembra il posto adatto per lavorare con il giusto mix tra pressione e tranquillità”.