Solo chi è arrivato al palazzetto con largo anticipo ha potuto ammirare il coreografico ingresso della squadra ospite: prima del riscaldamento le giocatrici di Conegliano si sono presentate avvolte da un lungo mantello medievale, precedute dal ritmo dei tamburi di un abile gruppo folcloristico che ha dato vita ad un breve spettacolo di sbandieratori molto apprezzato dal pubblico.
Il netto punteggio (3-1) dell’incontro tra
Rebecchi Rivergaro e Zoppas Conegliano nasconde il durissimo combattimento che c’è stato su ogni pallone dall’inizio alla fine del match. Durante tutta la partita le attaccanti del Rivergaro sono state costrette agli straordinari per superare l’efficientissima difesa avversaria.
Conegliano si è infatti esibita in un impressionante numero di recuperi estremi, a volte al limite dell’incredibile, e in pericolosi attacchi. Le due squadre hanno così dato vita a scambi lunghi e spettacolari che hanno tenuto sulle spine i ben 1200 spettatori che hanno affollato il Palanguissola di Piacenza.
Dopo il primo parziale a favore di Conegliano, le due squadre si sono spesso alternate al comando nel corso dei successivi tre set. In ognuno di essi la Rebecchi ha conquistato la vittoria grazie a quel grande spirito di squadra che la contraddistingue e che le ha fatto trovare il carattere giusto per ribaltare la situazione proprio quando sembrava compromessa.
Lode dunque a tutto il collettivo: Drozina, positiva in ogni ruolo e sapiente in regia;
Molinengo, come sempre colonna portante della seconda linea; Nicolini, velocissima e sempre presente in ogni fase dell’incontro; Elli, esordiente da titolare in campionato, contratta all’inizio ma poi capace di far vedere buone cose anche a muro; Ginanneschi, sicura e solida in attacco e in ricezione; Przybysz , miglior giocatrice dell’incontro e top-scorer con 25 punti; Koleva, ormai tornata continua e molto incisiva anche dalla linea dei nove metri; Ghisleni e Roani, sempre pronte quando chiamate a entrare in campo.
