Riso Scotti Pavia: 1-3 al Mimmo Fusco contro Pomezia. Gonzalez torna in Portorico, si rivede Spinato
Autore: Lega Volley Femminile
3 Gennaio 2011

RDM POMEZIA ROMA – RISO SCOTTI 3-1 (19-25 ; 25-20; 25-19; 25-22)
RDM POMEZIA ROMA: Zanin, Luciana, Scarpellino, Fanella, Bragaglia, Chihab, Baldini, Casillo. Liberi: Krasteva, Ruzzini
Allenatore: Luca Cristofani
RISO SCOTTI PAVIA: Spinato, Kanoh, Cvetanovic, Bal, Frigo, Biccheri, Uceda, Mastrilli, Caroli, Corna. Libero: Poma
Allenatore: Mauro Fresa
Arbitri: Marco Zavater e Giampiero Perri

Un torneo ormai diventato tradizione. E’ partita oggi la diciottesima edizione del “Trofeo Città di Roma”, dal 1995 Memorial Mimmo Fusco, scelta fatta per ricordare la “voce” storica della pallavolo femminile sulle reti Rai che ci raccontò, con grande abilità e capacità di coinvolgimento, la vittoria al Mondiale 2002 di Lo Bianco e compagne. A questa edizione partecipano Spes Conegliano e Riso Scotti Pavia di serie A1, Biancoforno Santa Croce sull’Arno e RDM Pomezia Roma (padrona di casa) di A2. La prima semifinale vede impegnata proprio la formazione di Mauro Fresa contro le padrone di casa dell’RDM. Pavia è senza Gonzalez, tornata definitivamente nel campionato portoricano e di Jessenia Uceda, ai box per problemi muscolari. Le biancoblu, tra amichevoli e gare ufficiali, nella due giorni capitolina, cercano disperatamente la prima vittoria della stagione. Pomezia, priva a sua volta di Corjetanu, quinta nella classifica di A2 e dunque vagoncino di coda del trenino che oggi disputerebbe i playoff promozione, cerca il colpaccio contro una squadra di categoria superiore. Ne esce una partita con tante sbavature, qualche buono sprazzo di gioco soprattutto dei due opposti: Biccheri che parte fortissimo per poi calare alla distanza e Luciana che invece bombarda la metà campo pavese dall’inizio alla fine. Buon per la Riso Scotti che, a fine gara, coach Fresa specifichi come “usiamo questi Tornei per smaltire le tossine delle feste natalizie e per sperimentare qualcosa”, altrimenti ci sarebbe da preoccuparsi davvero. La matassa pavese appare infatti sempre più ingarbugliata (leggi: i soliti errori che si vedono da inizio stagione…) e i due “cambi” stranieri, annunciati in video dal tecnico bianco blu, devono davvero essere all’altezza della situazione. Domani finalina con il Biancoforno Santa Croce annichilito da Conegliano con un secco 3-0. Speriamo che sia la volta buona per cancellare quel desolante zero nella casellina delle vittorie. Non sarà campionato, ma se vincere aiuta a vincere, perdere aiuta a cosa?

I SET
Non c’è Corjetanu nella squadra di casa che parte con Zanin in palleggio e Do Carmo opposta, Bragaglia e Chihab al centro, Scarpellino e Fanella in banda con libero Krasteva. Fresa risponde con Spinato-Biccheri, Bal-Frigo, Kanoh-Cvetanovic e libero Poma. L’avvio è estremamente equilibrato con la Riso Scotti che trova subito un paio di punti di vantaggio grazie a Biccheri e li conserva fino alll’8-6. Con l’opposto pavese, Frigo trova un bel momento e la Riso Scotti allunga fino al 16-9. Pomezia soffre tanto in ricezione e Zanin fatica a costruire, così è il muro di Bragaglia a riportare Pomezia al 17-19. Sono ancora Frigo e Biccheri a pigiare sull’acceleratore (23-18) con Cvetanovic che chiude i conti per il 25-19. Un set con tantissimi errori e una Riso Scotti a corrente alternata, capace di buone giocate che purtroppo rimangono più frutto della singole qualità (vedi alcune ottime difese di Poma e attacchi di Frigo e Biccheri) che non di un vero e proprio gioco di squadra (il che spiega anche i frequenti passaggi a vuoto e le titubanze nei finali di set evidenziate in campionato).

II SET
Cvetanovic ha una fiammata ad inizio parziale che però si spegne subito davanti ad una Fanella in crescita costante e ad una Luciana che si fa sempre trovare pronta alle chiamate di Zanin (7-5). La partita è comunque equilibrata con il muro romano che ferma spesso gli attaccanti lombardi e con Pavia che risponde grazie alle grandi difese di Poma e Kanoh (11-11). Fanella in cattedra per l’allungo locale (17-12), Bragaglia fa quel che vuole contro un’evanescente Bal, ma l’RDM incappa in qualche errore di troppo (19-18). La Riso Scotti, che nel frattempo ha perso anche Frigo (distorsione alla caviglia dopo l’impatto con il seggiolone dell’arbitro nel disperato tentativo di inseguire una fast troppo…fast) spreca l’occasione per completare la rimonta proprio con la centrale turca e allora Scarpellino regala il 24-18 alle romane. Il pallonetto di Chihab cade al centro della metà campo pavese per l’1-1.

III SET
La Riso Scotti non c’è e la dimostrazione arriva anche dalla panchina. Frigo, inserita nel sestetto di partenza mentre ancora le stanno prestando le cure del caso, è costretta ad entrare per poi, ovviamente, lasciare subito il posto a Caroli sullo 0-0. L’avvio è ancora di Scarpellino che, con Fanella, proprizia l’8-4 RDM. Ci vuole davvero poco perché la stessa beacher lo trasformi in 11-4. Caroli (ben innescata da Corna subentrata in regia a Spinato dall’inizio del parziale) cerca di arginare la valanga romana e la Riso Scotti risale fino al 20-16. Bragaglia erige una diga, Luciana passa alla cassa, Chihab capitalizza il 25-19.

IV SET
La Riso Scotti sembra scuotersi con Cvetanovic a segno (2-4). Roma si aggrappa a Luciana e Fanella, Krasteva sbaglia qualcosa di troppo in ricezione e così Pavia riesce a mantenere il comando delle operazioni fino al 13-15 di Biccheri. Cvetanovic serve in rete, Biccheri pesta la linea dei tre metri e Bal non si intende con Corna (per lei a fine partita la conferma di coach Fresa: sarà la titolare fino alla fine della stagione) su una fast: un tris di errori che sono la fotografia dello spirito della metà campo pavese ma che vale soprattutto aggancio e sorpasso RDM (16-15). Luciana imperversa, Caroli e Biccheri cercano di replicare ma si va 24-19. Come sempre, quando ormai non c’è più nulla da perdere, la Riso Scotti cerca il miracolo: Cvetanovic in parallela, Bal con pallonetto e un buon colpo di Kanoh riportano le ospiti a meno due (24-22). Luciana però non spreca l’occasione successiva e condanna Pavia all’ennesimo 1-3. Il 2010 era finito così, il 2011 ricomincia ancora così…

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