Il Bisonte Firenze
23/11/2024
Il Bisonte pronto a sfidare Perugia in diretta Rai
La prima diretta Rai stagionale coincide con la sesta gara casalinga su otto per Il Bisonte Firenze: domani sera alle 20.30 a Palazzo Wanny arriva ...
LeggiRISO SCOTTI PAVIA 0 – DESPAR SIRIO PERUGIA 3
(21-25, 22-25; 20-25)
Uno sguardo, a volte, racconta più di molte parole. Quello di Nadia Terranova in sala stampa, al termine dell’anticipo della quinta giornata di campionato, non lascia dubbi e sintetizza, pur in tutta la sua bellezza, una cuocente delusione e un pizzico di rabbia, non solo per il risultato ma, probabilmente, anche per come è stato determinato.
La cronaca di questo insolito sabato di pallavolo è, infatti, quella di una sconfitta forse prevedibile ma evitabile; di un boccone amaro reso indigesto da alcuni ingredienti: su tutti scarsa convinzione e comportamento arrendevole.
Dall’altra parte della rete c’era un avversario blasonato (la Despar Perugia Campione d’Europa in carica) affamato di punti; un leone ferito che ha come artigli la nazionale statunitense Willoughby, l’ex azzurra Togut e la centrale ucraina Dushkyevich. Una formazione di tutto rispetto, che, non va dimenticato, Spinato e compagne hanno già battuto con un netto parziale, sempre al Ravizza, un paio di settimane prima (Coppa Italia, 3-0).
Nel primo set le ragazze di coach Milano volano a +4 (16-12) ma si fanno prima raggiungere e poi superare (17-18) con un preoccupante parziale di 1-6.
Horvath non trova spazi per le solite zampate vincenti; l’ottima finlandese Lethonen, dopo molte prestazioni extra eccellenti, “ritorna fra gli umani” apparendo meno incisiva e poco concentrata; Luna Carocci sembra aver mandato in campo una sosia che, di quel più che buon libero visto fin qui, ha solo la maglia (si riscatterà nel proseguo della gara, strappando qualche meritato applauso). Perugia chiude così 25-21.
Dolorosa replica nel secondo set: sempre a +4, sul 13-9, le pavesi peccano di poca lucidità e scarsa convizione: Perugia ringrazia, ribalta il distacco a proprio favore (19-15). Anche in questo scorcio di gara, imbarazzante il parziale: 1-9.
Un risultato che lascia ben poco spazio a giustificazioni e il set finisce, dopo un tentativo di recupero, 25 a 22 per Togut e compagne.
Nel terzo set le pavesi tengono il passo, punto a punto, fino al secondo time out; poi in campo c’ è solo Perugia: finisce così 25 a 20 per le ragazze di Chiappafreddi.
Il gm Poma, dopo la prima sconfitta casalinga (Pavia – Busto Arsizio 0-3), aveva trovato come giustificazione all’incapacità di concretizzare i vantaggi, la mancanza di “istinto killer” (“pallavolisticamente parlando”)
Oggi purtroppo è mancato molto altro.
E’ mancata, seppur in campo e artefice di 13 punti, Hanka Pachale, quella vera; la giocatrice d’esperienza, che vanta curriculum e vittorie internazionali; quella sfrontata e determinata attorno a cui si è costruita la squadra, la giocatrice dalla cui testa e dalle cui mani passa, nel bene e nel male, la salvezza di Pavia.
E’ mancato sopratutto, quella grinta e quella tenacia che hanno permesso alle ragazze di Poma di entrare nella storia della pallavolo.
E’ mancata quella passione che abbiamo visto negli occhi del “guerriero” Terranova in sala stampa, e che speriamo rivedere in campo, nella mente e nel cuore di tutte, già domenica contro la corazzata Foppapedretti.