Riso Scotti Pavia: non basta un grande cuore contro Perugia, ko al tie-break
Autore: Lega Volley Femminile
14 Marzo 2011

RISO SCOTTI PAVIA – DESPAR PERUGIA 2-3
21-25 25-23 27-25 20-25 7-15
RISO SCOTTI PAVIA: Corna 6, Brown 26, Kanoh 16, Uceda 12, Bal 2, Frigo 9, Fronza 1, Biccheri, Spinato. Ne: Mastrilli, Cvetanovic. Libero: Poma
All. Gianfranco Milano
DESPAR PERUGIA: Callegaro 2, Lukovic 17, Quaranta 33, Angeloni 13, Paraja 14, Leggeri 12, Rinieri 5, Ihnatsiuk. Ne: Sacco, Tomassi. Liberi: Arcangeli, Fartade
All. Zoran Terzic
Arbitri: Giulio Astengo di Genova e Marco Cerquoni di Torino

Peccato! L’ultimo treno utile per la salvezza passa, la Riso Scotti sembra poterci salire in corsa ma alla fine rimane a terra. Pavia però non si arrenderà finché la matematica non la condannerà, continuerà a lottare anche per cercare almeno di realizzare il piano B (cioè arrivare penultima e sperare nel ripescaggio) ma, in ogni caso, la situazione è sotto gli occhi di tutti: otto punti dal penultimo posto proprio della Despar, dieci dal primo utile per la salvezza occupato oggi dalla Liu Jo Modena e dalla Rebecchi Nordmeccanica Piacenza. In palio ce ne sono ancora 21: sarebbe un’impresa che rimarrebbe nella storia davvero. Anche contro Perugia comunque, la squadra di Gianfranco Milano mostra di avere una buona organizzazione di gioco pagando le ormai note carenze: i numeri, come spesso accade nello sport, non dicono tutto. Altrimenti non si spiegherebbe come mai la Riso Scotti perde una partita in cui riceve meglio (71% contro 67%) e fa più muri punto (14 a 12) anche se attacca con il 33% contro il 40%. I numeri non dicono che oltre alla ricezione ci vuole difesa per i break point, che a muro non esistono solo i punti diretti ma che occorre anche toccare e permettere la rigiocata… Se poi, per la serie piove sul bagnato, dopo la rescissione di contratto di un’autentica garanzia come Sara Caroli, ci si mette anche la sfortuna che toglie a coach Milano Marina Cvetanovic, cioè il braccio più potente a disposizione per il posto quattro, per un infortunio al dito, allora è proprio vero che quando una stagione nasce stortissima alle fondamenta, poi non ve va più bene una. Brown è l’unico terminale offensivo che da sufficienti garanzie ma i suoi 26 punti non bastano perché Annamaria Quaranta ne realizza ben 33 (con un 51% davvero importante), la diciottenne Lukovic 17 e la centrale Paraja 14. Se la prima è una certezza, le altre due sono “scommesse” finora vinte che, nonostante le difficoltà di casa Despar, tengono la barca umbra in perfetta linea di galleggiamento. Purtroppo Pavia, di scommesse, ne ha fatte tante e tutte insieme ed è inutile dire quante sono finite bene.

I SET
L’inizio di partita è estremamente equilibrato con parecchi errori di misura in entrambe le metà campo. La tensione per la posta in palio si taglierebbe con un coltello e la prima a dare un saggio delle proprie qualità è la spagnola Paraja che, con Lukovic, propizia il break ospite per l’8-12. Due muri della centrale di Asturias (spagnola come la rimpianta Fernandez) spingono la Despar al 9-16 con la Riso Scotti che fatica in contrattacco. I muri di Brown su Angeloni e di Bal su Lukovic sembrano regalare speranze a una Pavia che si riporta addirittura a meno uno sul 19-20. Leggeri dimostra cosa vuol dire essere stata campionessa del mondo, Quaranta inizia il suo “one man show” e Perugia arriva 20-23. Le due rivelazioni Lukovic e Paraja chiudono 21-25.

II SET
Sempre l’opposta serba di Terzic, con un buon momento di Angeloni, mette subito le ali alla Despar in avvio di seconda frazione (2-5). E’ splendida Paraja che domina sotto rete mentre Lukovic e Quaranta pungono con precisione chirurgica grazie al loro “mancino”: Pavia va sotto 10-17. Kanoh finalmente muove il punteggio pavese mandando in battuta la giovanissima Fronza (dentro per Bal sul 2-5, buono il suo impatto sul match) che ne uscirà nove turni dopo sul 20-17 Riso Scotti. Terzic si affida all’esperienza di un’altra campionessa del mondo come Simona Rinieri (per Quaranta) ed è proprio un ace della schiacciatrice ravennate a dire 20-20. Quaranta guadagna il centro del ring ma Brown risponde immediatamente (23-22). L’attacco di Lukovic si ferma sul nastro, Quaranta fa (annulla il primo set-point della Riso Scotti) e disfa (mette direttamente fuori il servizio) e Pavia agguanta un parziale che sembrava perso.

III SET
Sulle ali dell’entusiasmo derivante dalla rimonta del set precedente, le padrone di casa ripartono a razzo grazie a Frigo e Uceda (4-1). Quaranta è l’assicurazione sulla vita della Despar ma Kanoh trova un paio di colpi d’autore (9-5). La Riso Scotti raggiunge il massimo vantaggio sul 16-10 prima che la schiacciatrice ospite riduca il gap a due soli punti sul 17-15. Brown protegge la fuga biancoblu ma Leggeri scrive ancora 21-20. Sul 23-23 della solita, fantastica Quaranta inizia un finale vietato ai malati di cuore: inutile dire chi mette a segno il diagonale del set-point Perugia e altrettanto superfluo dire che è Brown ad annullarlo. Lukovic veste i panni di Penelope tessendo la tela del 24-25 ma disfandola al servizio (25-25). Quaranta spara in rete commettendo uno dei pochissimi errori di un pomeriggio magico, e Lukovic da seconda linea spara lunghissimo consegnando il 27-25 alla Riso Scotti.

IV SET
La reazione umbra è frutto di una collaborazione tra tutti gli attaccanti che Callegaro manda a segno prima del time-out tecnico (4-8). Kanoh dimezza ma Quaranta è immarcabile mentre Leggeri e Paraja chiudono ogni varco a rete (9-16). Ci vorrebbe una rimonta come quella del secondo parziale, un piccolo miracolo che Frigo e Kanoh sembrano poter realizzare quando il tabellone segna (15-18). Terzic si riaffida alla classe di Rinieri (per Angeloni) e ne ottiene subito l’ace che rilancia Perugia. Le stoccate mancine di Quaranta e Lukovic, i primi tempi di Paraja e le fast di Leggeri portano al 19-24. Chiude quest’ultima con una veloce da manuale.

V SET
Pavia è in riserva, il buio nella metà campo pavese continua e la ricezione paga dazio subendo un doppio ace da Quaranta e Paraja (2-5). Lukovic, Angeloni e Leggeri viaggiano con il vento in poppa ma sono due errori consecutivi di Kanoh a innalzare la Despar fino al 3-11. La giapponese di Pavia si riscatta immediatamente portando le padrone di casa al 6-11. Quaranta punge e mura (7-14), l’ace di Leggeri chiude i conti.

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