S.Bernardo Cuneo: in regia ci sarà Ludovica Dalia
Autore: Honda Olivero Cuneo
25 Luglio 2017

Ludovica Dalia, palleggio della S.Bernardo Cuneo

Federica Mastrodicasa, Floriana Bertone, Enrica Borgna, Maria Segura, Valentina Re ed Alessandra Baiocco: il roster della S.Bernardo Cuneo sta prendendo forma e aggiunge un nuovo importante tassello. Il ruolo di ‘regista’ della squadra di coach Salvagni sarà nelle mani di Ludovica Dalia. Palleggiatrice, classe 1984, Ludovica nasce a Roma e, non lontano dalla Capitale, tra Frascati e Rieti, inizia la sua carriera in Serie B1. Nel 2006 l’esordio in Serie A con i colori della Florens Castellana Grotte, fortemente voluta dal coach Donato Radogna che la chiamò alla sua corte. Nel 2008 la promozione in A1, poi il passaggio ad Urbino per il primo fortunato incontro con Salvagni: in terra marchigiana la grande gioia della Coppa CEV. Poi un lungo cammino tra i vari palazzetti d’Italia (Parma, Crema, Giaveno e Montichiari), sempre rigorosamente in serie A, e nelle aule universitarie sino al conseguimento della laurea in ingegneria gestionale. Dalla recente esperienza bresciana, Ludovica porta con sé una promozione ed una Final Four di Coppa Italia nel 2016.

«Dopo la favolosa stagione vissuta ad Urbino – commenta la Dalia – ho incontrato Francois (Salvagni, ndr) sempre nel ruolo di rivale: qui a Cuneo sarò nuovamente al suo fianco, conosco il suo metodo di lavoro e sono pronta per un’importante stagione. Cuneo è una neopromossa, ma tra le piazze pallavolistiche italiane di ‘neopromossa’ ha ben poco! E’ vero che la storia sportiva riguarda l’ambito maschile, ma il volley è ormai ben impresso nel DNA dei cittadini. L’organico mi sembra ben studiato ed attrezzato per la Serie: solo il campo, però, potrà emettere le sentenze. A tutte noi il dovere di portare a Cuneo professionalità, grinta ed ambizione, in un contesto regionale alla ribalta nazionale per il grande fermento. Sono felicissima di poter giocare in questa struttura, un vero e proprio gioiello, che a livello di prestazione potrà divenire il nostro settimo uomo in campo, accompagnata dalla cornice di pubblico che solo una Città di grande tradizione come Cuneo potrà regalarci».

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