Il Fenera Chieri ’76 ha scelto il capitano per la sua terza stagione in A2: è Sara De Lellis. Un’eredità importante da capitani – Chiara Burzio, Valentina Soriani, Natalia Serena – che a Chieri hanno lasciato il segno. Una sfida che la palleggiatrice biancoblù accetta con entusiasmo e tanta voglia di fare bene.
Sara, cosa significa per te essere capitano?
«Significa essere un esempio. Come mi piace essere la prima che arriva in palestra e l’ultima che va via, mi piace che le cose vengano fatte in un certo modo. Per me il capitano è una persona di presenza in campo e in tutte le cose che facciamo al di fuori, una persona che attraverso il suo comportamento dà un modo di essere alla squadra».
E cosa significa essere il capitano del Fenera Chieri ’76?
«Provo un orgoglio enorme. Mi è successo in passato di essere scelta come capitano dall’allenatore. Qui è la squadra stessa che mi ha scelto per portare avanti questo gruppo. Forse hanno visto in me una figura un po’ quadrata, d’ordine, per un mio modo di stare in palestra. Fatto sta che per me è già un piccolo traguardo, l’inizio di un qualcosa che mi trasmette tanta positività».
In che modo da capitano cercherai di incidere in positivo sulla stagione?
«Nel percorso di squadra che faremo ci saranno alti e bassi, vittorie e sconfitte. Ci saranno momenti in cui la squadra potrebbe avere un momento di distacco. Il mio compito sarà fare in modo che questo non succeda. Spero che le ragazze mi seguano in questo, mantenendo il collante che lega il gruppo».