Savino Del Bene Scandicci: 3-1 sulla Banca di Forlì
Autore: Lega Volley Femminile
12 Ottobre 2013

Savino Del Bene Scandicci 3
Banca Di Forlì 1
(30-28, 22-25, 27-25, 15-11)

Savino Del Bene Scandicci
1 Strobbe Marilyn 23,2 Bacciottini Barbara 1,3 Rania Valentina 11, 4 De Fonzo Silvia, 5 Fanzini Caterina (l), 6 Colzi Alessandra n.e, 7 Mazzini Fiamma 1, 11 Fiore Emanuela 11, 16 Taborelli Veronica 18, 18 Lapi Chiara 6. Coach: Marco Botti. Assistente: Korytova Svetlana

Banca Di Forlì
Ventura, Petrovikj, Valpiani, Guatelli, Paggi, Piolanti, Coriani (l), Segalina, Zardo (l), Lamprinidou, Bezarevic, Arrechea, Rosso. Coach: Marone. Assistente: Furgeri.

La trasferta di Forlì ha portato ancora maggiore autostima nelle file della Savino Del Bene. Il gruppo si sta amalgamando e i progressi in questi due mesi sono evidenti. Delle fiorentine piace soprattutto la voglia di lottare su ogni pallone, come dimostra la vittoria nel primo parziale per 30 – 28. Con una super Strobbe che regala il primo set alla compagine di coach Botti. La partita è amichevole e dopo il primo set i due allenatori già alle prese con formazioni rimaneggiate (Savino Del Bene senza i due liberi Lussane e Agresti) iniziano il valzer dei cambi.

La partita rimane sempre sul filo del rasoio e molto incerta ma dopo quattro set combattutissimi le fiorentine si portano a casa una vittoria che non fa punti ma morale e evidenzia i miglioramenti dall’inizio della preparazione. Un successo che è arrivato contro una formazione di A1 ampiamente rimaneggiata ma anche, come sottolineato, senza i nostri liberi sostituiti in maniera egregia da Fanzini che in un ruolo non suo ha evidenziato i progressi fisici dopo il brutto infortunio alla spalla di inizio anno. Continua così Caterina!

“Sono contento non certo per il risultato – commenta coach Botti – ma per i progressi che ci sono stati dall’inizio della stagione. Abbiamo ancora tanto da lavorare ma stiamo diventando un gruppo e questo per un allenatore è una nota molto positiva. Siamo più aggressivi e concentrati ma dobbiamo lavorare ancora molto”.

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