SAVINO DEL BENE SCANDICCI 3
IL BISONTE FIRENZE 0
SAVINO DEL BENE SCANDICCI: Carraro ne, Bricio 11, Stysiak 21, Malinov 6, Kąkolewska 6, Pietrini 9, Merlo (L1), Lubian ne, Slöetjes ne, Cardullo (L2) ne, Molinaro ne, Stevanović 10, Bosetti ne, Milenković ne. All. Mencarelli.
IL BISONTE FIRENZE: Santana 8, Alberti 1, Foecke 3, Degradi 4, Daalderop 2, De Nardi (L2) ne, Turco, Fahr 3, Dijkema 1, Nwakalor 9, Venturi (L1), Maglio 2. All. Caprara.
Arbitri: Braico – Sobrero.
Parziali: 25-18, 25-17, 25-20.
Note – durata set: 26’, 27’, 27’; muri punto: Scandicci 8, Il Bisonte 4; ace: Scandicci 5, Il Bisonte 1.
La Savino Del Bene vince una partita che praticamente non c’è mai stata, e fa suo l’ennesimo derby al cospetto di un Bisonte che ha potuto far poco per provare a contrastare le avversarie: fin da subito il sestetto scelto da Mencarelli ha sfruttato la sua enorme superiorità soprattutto in battuta e in ricezione, martellando costantemente e alzando un muro quasi invalicabile per le attaccanti di Caprara. Ne è venuto fuori un match in cui di fatto l’equilibrio non c’è mai stato, se non nella fase iniziale del terzo set: anche da queste sconfitte si può trarre qualcosa da imparare, ed è quello che sicuramente farà Il Bisonte, iniziando subito a concentrarsi sul prossimo match casalingo contro Bergamo.
Giovanni Caprara parte con Dijkema in regia, Nwakalor opposto, Degradi e Daalderop in banda, Alberti e Fahr al centro e Venturi libero, mentre Mencarelli risponde con Malinov in palleggio, Stysiak opposto, Pietrini e Bricio schiacciatrici laterali, Stevanović e Kąkolewska al centro e Merlo libero.
Il Bisonte parte bene tirando su molte palle in difesa (1-3), ma poi si presenta al servizio Stysiak e con tre ace consecutivi ribalta tutto (5-3), dando il la al primo allungo della Savino Del Bene firmato dal muro di Bricio (9-5): Caprara usa il suo primo time out, si va avanti col cambio palla fin quando la polacca non si ripresenta in battuta, propiziando un ulteriore allungo (15-9), poi sull’ace di Pietrini del 17-10 Caprara si gioca il secondo time out e cambia le bande (Santana e Foecke per Daalderop e Degradi) e Fahr (con Maglio), ma il margine è troppo ampio e Malinov mette giù di seconda il 25-18.
Nel secondo rimane in campo Maglio, ma l’inerzia resta in mano a Scandicci, che batte e riceve bene e non permette a Il Bisonte di organizzare il suo gioco (7-1): Caprara chiama entrambi i time out e inserisce Santana per Daalderop, ma le padrone di casa continuano a dominare con imbarazzante facilità, senza che le bisontine riescano ad opporre una minima resistenza (17-5) e nonostante una timida reazione d’orgoglio nel finale, è Stevanović a chiudere 25-17.
Nel terzo c’è ancora Santana, che insieme a Degradi prova a tenere su Il Bisonte (6-6), poi sull’8-6 la stessa Degradi lascia spazio a Foecke e sul 9-6 firmato Bricio Caprara chiama time out: Stysiak fa sempre male (12-8), entra Fahr per Alberti, ma ancora una volta Firenze non si avvicina più e un errore in battuta di Santana vale il definitivo 25-20.
LE PAROLE DI GIOVANNI CAPRARA – “La partita è stata fortemente condizionata dalla differenza in battuta e ricezione fra le due squadre, e di conseguenza dall’efficacia in attacco: loro giocavano sempre palla in mano e ci mettevano in difficoltà, noi giocavamo con palla staccata e quindi era più complicato, fra l’altro contro il muro alto. Ci sono però anche delle note positive, perché durante la partita siamo migliorati: l’unico rammarico è per la parte centrale del terzo set, quando eravamo punto a punto ma abbiamo commesso due o tre ingenuità che hanno condizionato il parziale. Le ragazze stavano interpretando meglio i colpi di attacco ma per giocarsela alla pari bisognava fare qualcosa che non abbiamo mai fatto, e quando fai cose nuove ci vuole del tempo per imparare: il mio obiettivo era che le ragazze rimanessero mentalmente nella partita proprio per imparare qualcosa, l’abbiamo parzialmente fatto ma non del tutto”.