Battaglia durissima al Palasport di Campanara, e Scavolini che la spunta solo al tie-break, lasciando al Rabita Baku il primo posto nella Pool E (a meno di un suicidio delle azere in casa con la Dinamo Bucarest il prossimo martedì: la stessa Scavolini, poi, si giocherà il secondo posto in Polonia contro l’Aluprof Bielsko Biala). La qualificazione al secondo turno di Champions League è comunque conquistata con un turno di anticipo. Le colibrì hanno sofferto una partenza poco brillante, della quale ha ampiamente approfittato la squadra azera, forte di una Mammadova stellare (8/12 nel primo set). Prese le misure alla fuoriclasse del Rabita, la Scavolini ha cominciato a macinare gioco e a difendere e a murare da par suo: nel quarto set, però, è tornata fuori Mammadova, spalleggiata dalle ottime Starovic e Glass. Alla Scavolini è mancato un nonnulla per riuscire a riequilibrare il parziale: dopo aver firmato in precedenza 3 ace, Flier ha sbagliato la battuta del 24-24. Conquistato il punto che cercava, il Rabita è sparito dal campo, mentre la Scavolini è stata brava a conservare la grinta giusta per strappare vittoria e qualificazione (con 10 punti la Scavolini è di sicuro davanti in classifica a Bergamo e Mulhouse, e quindi una delle migliori terze anche in caso di sconfitta nell’ultimo turno).
SCAVOLINI-RABITA BAKU 3-2
SCAVOLINI PESARO: S.Usic 18, Guiggi 14, Ferretti 2, Hooker 20, Manzano 9, Flier 19; De Gennaro (L), Olivotto. N.e. Mari, M. Usic, Pascucci, Saccomani. All. Tofoli. RABITA BAKU: Zhukova, Glass 11, Krsmanovic 10, Starovic 21, Mammadova 26, Golubovic 11; Popovic (L), Doganjic 2, Nenova 1. N.e. Ativi, D’Yachenko, Delic. All. Brdjovic. ARBITRI Rodriguez (Spagna) e Hranic (Croazia). NOTE Parziali 20-25 (25’), 25-21 (24’), 25-19 (23’), 23-25 (26’),15-6 (12’). Scavolini: battute sbagliate 7; battute vincenti 7; ricezione 48% (prf 31%); attacco 42%; errori 14; muri 14. Rabita: battute sbagliate 11; battute vincenti 4; ricezione 46% (prf 28%); attacco 44%; errori 26; muri 10.