In Pool Salvezza, la situazione legata all’ultima retrocessione si fa sempre più intricata: Pisa, Imola, Lecco, Albese e Casalmaggiore racchiuse in due punti
I Playoff Promozione Serie A2 Tigotà della Cbf Balducci Hr Macerata cominciano nel migliore dei modi. Nella Gara 1 di Semifinale, le arancionere di coach Lionetti superano 3-1 (25-23, 18-25, 25-20, 26-24) un’ottima Itas Trentino. Nonostante le pesanti assenze di Kosareva e Giuliani, le trentine buttano il cuore oltre l’ostacolo e giocano una gara attenta e grintosa, come dimostrano i soli due punti di differenza nel conteggio totale di fine match (94-92) e nel decisivo quarto parziale, perso 26-24. Merito di una bella prestazione di squadra ma anche dei 19 punti di Weske e dei 12 di Marconato (3 muri). Dall’altro lato del campo, lucida e cinica la formazione marchigiana, trascinata sicuramente dai 30 punti di una Decortes imprendibile, ma anche dagli ottimi ingressi di Battista, subentrata a Bulaich Simian e autrice di 14 punti, e di Busolini, 6 punti tra terzo e quarto set al posto di Caruso.
Perde invece il fattore campo la Futura Giovani Busto Arsizio, che al PalaBorsani cede 1-3 all’Akademia Sant’Anna Messina. Uno scontro dove a fare la differenza sono sicuramente il primo e l’ultimo set, vinti entrambi dalle siciliane 24-26 e 23-25. Nel mezzo, terminato 18-25 il secondo set, con le bustocche che si fanno preferire soltanto nella terza frazione (25-19). In una gara così equilibrata, determinanti sicuramente gli errori: la squadra di coach Beltrami regala praticamente un set alle avversarie facendone 25 contro i 16 delle ospiti. A referto, i 20 punti di Enneking e i 22 di Zanette vengono di fatto annullati dai 19 di Diop, dagli 11 di Vernon e dalla bella prova delle centrali di coach Bonafede, Modestino e Olivotto, sugli scudi con 15 (6 muri) e 12 (2 muri) punti a testa. Entrambe le Gara 2, già potenzialmente decisive essendo i confronti al meglio delle tre partite, si giocheranno mercoledì 9 aprile: fischio d’inizio alle 19 al PalaRescifina per Messina-Busto, partenza alle 20.30 a “Il T Quotidiano Arena” per Trento-Macerata.
Passando all’altra competizione della Serie A2 Tigotà, sarà un’ultima giornata di Pool Salvezza letteralmente incandescente quella che si vivrà domenica 13 aprile. Anche il penultimo turno non ha infatti risolto gli enigmi relativi all’ultima squadra che sarà costretta alla discesa in B1, ma anzi, se possibile, ha reso la corsa alla permanenza in Serie A ancora più incerta. Ben cinque squadre saranno infatti sul filo del rasoio: Pisa, Imola e Lecco, tutte a 36 punti, Albese, 35, e Casalmaggiore, al momento settima con 34.
Una situazione frutto dei risultati dei match del weekend. La Fgl-Zuma Castelfranco Pisa conserva il terzo posto vincendo lo scontro diretto al tie-break contro la Tecnoteam Albese Volley Como. Dopo due set ai vantaggi (26-24 e 28-30), le toscane vanno avanti 1-2, si fanno riprendere al quarto set ma poi la spuntano 13-15. Zuccarelli chiude a 23 punti, Salinas ne firma 20 ma la top scorer è tra le comasche, Grigolo con 24 punti. Parallelamente, doppio 1-3 esterno per la Clai Imola Volley e l’Orocash Picco Lecco in casa della Tenaglia Abruzzo Volley e dell’Imd Concorezzo. Sono i 17 punti di Stival e i 7 della classe ’06 Visentin a risultare determinanti per le imolesi, mentre coach Milano festeggia per merito della solita Amoruso, 27 punti, ben sostenuta da Mangani (20).
Importanti ma non utili per uscire dalla zona retrocessione i tre punti conquistati dalla Volleyball Casalmaggiore nel derby del PalaCoim contro la Trasporti Bressan Offanengo. Praticamente sempre in vantaggio le casalasche che, neanche a dirlo, trovano nella solita Montano Lucumì il perfetto terminale offensivo: 20 punti, top scorer ed MVP. Ottima al suo fianco Nwokoye, 13 punti con ben 7 muri, mentre l’unica in doppia cifra tra le neroverdi è Martinelli. Infine, secco 3-0 della Resinglass Olbia contro la Bam Mondovì, due squadre senza più nulla da chiedere alla propria stagione: Korhonen mette a terra 18 palloni e si prende il premio di MVP davanti ai 14 punti di Bosso tra le pumine.
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